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Mal di testa frontale: che cos’è e come curarlo


Il mal di testa frontale è una delle forme di cefalea più comuni, caratterizzato da dolore ai lati del capo, all’altezza delle tempie e sulla regione frontale

Mal di testa frontale: di che si tratta

Il mal di testa frontale è una forma di cefalea piuttosto frequente che interessa la regione frontale, per l’appunto e l’area delle tempie. Può essere accompagnato o meno anche da altri sintomi quali nausea e/o vomito.

Può essere di natura tensiva, la cui durata e severità del dolore possono variare da caso a caso. Le cause di questo tipo di mal di testa sono molteplici: si va dallo stress, fino all’ansia passando per vere e proprie sindromi depressive

Altre cause all’origine di questo tipo di cefalea sono anche problematiche di natura muscolo-scheletrica a livello del collo, posture scorrette, digiuno o disidratazione.

Questo mal di testa è caratterizzato solitamente da un dolore che riguarda entrambi i lati del capo, quasi come fosse stretto in una morsa. Il dolore è generalmente lieve o moderato, anche se persistente. Può durare da un minimo di mezz’ora fino anche a diversi giorni

Per trattare queste forme di cefalea vengono utilizzati antidolorifici comuni, quali ibuprofene e paracetamolo. Certamente, anche uno stile di vita sano fatto di un’alimentazione corretta e un buon equilibrio sonno-veglia può essere un valido fattore di prevenzione.

Il mal di testa frontale può anche essere la conseguenza di una sinusite acuta, determinata nella maggior parte dei casi da raffreddore o sindrome influenzale. In questi casi, il dolore alla testa può essere associato a indolenzimento oculare.

I pazienti descrivono il dolore come pulsante e costante, localizzato non solo a livello frontale, ma anche all’altezza degli occhi e delle guance. Si manifesta in maniera più intensa nelle prime ore del giorno.

Quali sono le cause del mal di testa frontale?

Alcune delle cause del mal di testa frontale le abbiamo già accennate. In molti casi, il dolore può essere innescato dall’astenopia, ossia l’affaticamento degli occhi, dovuto, ad esempio, alle molte ore trascorse davanti allo schermo di un computer o in luoghi particolarmente luminosi.

Come abbiamo visto, la sinusite è un’altra delle cause principali. 

Quando il mal di testa ha natura muscolo-tensiva, può essere causato e accentuato da stress emotivo, depressione, ansia e posture scorrette assunte in maniera persistente.

Anche difetti della vista non trattati e corretti con lenti o occhiali possono portare all’insorgere del mal di testa frontale, così come i disturbi del sonno o, ancora, l’eccessiva disidratazione.

Possono causare cefalea anche i livelli anomali della glicemia tipici dei pazienti che soffrono di diabete di tipo I e II, gli squilibri di tipo ormonale (gravidanza, ciclo mestruale) e i disturbi che interessano la tiroide.

Costituiscono fattori di rischio per il mal di testa, infine, l’abuso di alcol, il fumo e una alimentazione scorretta.

In alcuni casi, il mal di testa frontale può essere uno dei sintomi di condizioni cliniche più severe quali vasculiti, aneurismi o emorragie. Per questa ragione, è importante prestare molta attenzione ad alcune caratteristiche del dolore, come l’insorgenza spontanea e improvvisa, che richiedono il consulto tempestivo del medico.

Quando bisogna preoccuparsi?

Ci sono alcuni campanelli d’allarme che rendono necessario il consulto tempestivo del medico, in quanto potrebbero essere il segnale di una condizione clinica più severa. 

Si tratta dei casi in cui il mal di testa si presenta con un dolore ad insorgenza post traumatica o improvvisa, quando il dolore ha una forte intensità o non risponde alle normali terapie analgesiche

Devono destare preoccupazione anche quelle cefalee associate ad altre manifestazioni sintomatologiche quali febbre, disturbi della vista, deficit di tipo neurologico e ipertensione grave

Cosa prendere per il mal di testa frontale?

Innanzitutto, il mal di testa si può combattere adottando dei comportamenti di prevenzione e stili di vita appropriati.

Abbiamo visto come un buon equilibrio sonno-veglia sia fondamentale nella prevenzione delle cefalee, per cui è necessario dormire almeno sette ore a notte. 

In uno stile di vita sano, inoltre, è compresa una regolare attività fisica. Un altro aspetto chiave è la corretta postura nel corso delle normali attività quotidiane. 

Altri fattori di rischio che andrebbero limitati se non eliminati sono l’alcol, il fumo e la caffeina.

È molto importante, poi, mantenersi costantemente idratati e assumere almeno due litri di acqua al giorno. 

Va gestito anche l’utilizzo dei dispositivi mobili e limitata l’esposizione alla luce blu tipica degli schermi digitali come quelli di smartphone, computer, tablet e televisioni. 

Rappresenta un fattore di rischio per la cefalea e, di conseguenza, andrebbe limitata anche l’esposizione a fonti luminose particolarmente intense, odori e rumori particolarmente forti.

Infine, stress e ansia, che possono contribuire all’insorgere del mal di testa, andrebbero ridotti ricorrendo a tecniche di respirazione e rilassamento.

Per quanto riguarda le terapie farmacologiche utilizzate per il trattamento del mal di testa frontale, solitamente vengono prescritti antidolorifici o, in caso di dolore medio o lieve, antinfiammatori non steroidei (FANS)