Cerca nel sito
Chiudi

La gravidanza


La gravidanza è uno dei momenti più delicati nella vita di un donna. Ecco cosa c'è da sapere, e quali sono le informazioni più importanti per chi aspetta un bambino.

Gravidanza: di cosa si tratta?

La gravidanza è quella condizione fisiologica della donna che inizia con il concepimento del feto e prosegue con il suo sviluppo, fino al parto.

Durante la gestazione, nella donna intervengono cambiamenti fisici e ormonali, dovuti alla crescita del feto, alla formazione della placenta e del liquido amniotico, e delle membrane. I tessuti della gestante trattengono più liquidi e si forma una certa quantità di adipe, che porta a un graduale aumento del peso corporeo, di solito tra i 9 e i 12 kg. 

Anche il seno e le mammelle subiscono cambiamenti, con aumento di volume e l’inizio di una lieve secrezione liquida. È possibile fare una distinzione tra gravidanza:

  • A termine, quando il parto avviene tra la 37° e la 41° settimana
  • Pretermine, quando il parto è prematuro e avviene prima della 37° settimana
  • Protratta, in cui il parto avviene dopo la 42° settimana.

Quali sono le tappe della gestazione?

Il periodo della gravidanza può essere suddiviso in base ai momenti più salienti della crescita del bambino, nelle quali intervengono cambiamenti molto importanti non solo per il feto ma anche per la madre. Ecco le tappe principali della gestazione, il cosiddetto calendario della gravidanza:

  • Concepimento: la fase in cui l’ovulo della donna è fecondato dagli spermatozoi e va incontro a una serie di divisioni cellulari, muovendosi verso l’utero, dove aderisce e penetra nell’endometrio. Da questo momento inizia lo sviluppo del feto.
  • 1 - 8 settimane: nell'embrione si formano gli organi principali. La mamma può avvertire nausea, irritabilità stanchezza e gonfiore al seno
  • 8 - 13 settimane: si differenziano gli organi sessuali nel feto, il corpo della madre inizia a cambiare
  • 13 - 17 settimane: il feto è completamente formato
  • 17 - 21 settimane: si iniziano ad avvertire i primi movimenti del bambino
  • 21 - 26 settimane: la pancia della gestante inizia a essere di dimensioni notevoli, e si iniziano a sentire le prime contrazioni uterine. In questo periodo il bambino raddoppia di peso e inizia a fare i primi movimenti respiratori.
  • 26 settimane: il bambino inizia a crescere sempre di più
  • 30 - 35 settimane: il bambino inizia lentamente a posizionarsi in attesa del parto
  • 35 - 40 settimane: il bambino raggiunge il completo sviluppo e si assesta nella posizione capovolta, con la testa incanalata nella cavità pelvica. 

Quali sono i sintomi della gravidanza?

Il primo sintomo della gravidanza, e anche quello più affidabile, è il ritardo del ciclo mestruale, almeno nelle donne che hanno un ciclo regolare, e la sua conseguente sospensione. Tra gli altri sintomi più comuni, figurano:

Come faccio a sapere quando sono rimasta incinta?

Come abbiamo visto nel paragrafo precedente, i primi mesi della gravidanza sono caratterizzati da alcuni sintomi generici che possono essere dovuti a una varietà di altre cause. Ma come si fa a riconoscere la gravidanza? L’unico modo per avere la certezza di essere incinte è fare il test di gravidanza o sottoporsi agli esami strumentali, come l’ecografia, nell’ambito della visita ginecologica.

Gravidanza: calcolo settimane

La gravidanza dura in media 40 settimane, più precisamente, come accennato nei paragrafi precedenti, la sua durata fisiologica va dalle 37 alle 42 settimane. Per fare il calcolo delle settimane di gravidanza, e determinare approssimativamente la settimana in cui ci si trova e la data del parto, si utilizza come riferimento la data dell’ultima mestruazione. 

Alcuni strumenti utili a questo scopo possono essere il regolo ostetrico, uno strumento di misurazione, utilizzato da ginecologi e ostetrici, che consiste in una sorta di goniometro suddiviso in base alle 40 settimane di gestazione. Esistono, inoltre, moltissime App e siti web che permettono di tenere il conto delle settimane, e attraverso le quali è possibile seguire la crescita del feto, registrare i sintomi e i cambiamenti del corpo della madre.

Quali sono le settimane più critiche in gravidanza?

Il periodo più critico della gravidanza è costituito dalle prime 12 settimane, quando il corpo della gestante inizia a cambiare e nel feto iniziano a formarsi gli organi. Nel primo trimestre, infatti, circa il 15% delle gravidanze si interrompe e c’è un maggior rischio di danni a carico del feto. Per questo motivo, si preferisce annunciare la gravidanza alla fine del terzo mese, quando l'ovulo fecondato è bene impiantato, e la gravidanza è avviata senza particolari problemi.

A cosa stare attenti nei primi mesi di gravidanza?

Nei primi mesi di gravidanza è possibile adottare alcune precauzioni per evitare o diminuire il rischio di un aborto. È di fondamentale importanza seguire i consigli del ginecologo, soprattutto in caso di problemi che potrebbero costituire un pericolo per la continuazione della gravidanza. In generale, il consiglio di massima è quello di condurre uno stile di vita sano e:

  • Evitare fumo e alcol
  • Evitare l’uso di farmaci, eccetto quelli prescritti dal medico
  • Avere un’alimentazione sana
  • Riposare e assecondare i propri bisogni fisiologici.

Quali esami fare in gravidanza?

Durante la gravidanza, in generale, i controlli sono consigliati una volta ogni mese o ogni mese e mezzo. Questi hanno lo scopo di rilevare eventuali anomalie o malformazioni nel feto, e individuare patologie o alterazioni nella madre che possono essere potenzialmente dannose anche per il bambino. Tra i principali esami da fare in gravidanza figurano:

Diagnosi prenatale

Uno degli strumenti fondamentali per una gravidanza serena e un sano sviluppo del feto è la diagnosi prenatale. Questa consiste nella possibilità di diagnosticare precocemente malattie cromosomiche nel feto, e quando possibile, intervenire, prima del parto. Gli esami per la diagnosi prenatale comprendono:

  • Test del DNA fetale: un esame non invasivo che analizza il DNA del feto presente nel sangue materno, al fine di rilevare alcune anomalie relative a specifici cromosomi, come il cromosomi 21, 18, 13 e i cromosomi sessuali
  • Screening del primo trimestre (bitest o ultrascreen): viene effettuato in due momenti diversi, alla 10° settimana e tra la 12° e 13° settimana. Si avvale dell’esame della traslucenza nucale per individuare eventuali anomalie cromosomiche mediante l’esame del liquido nella nuca del feto 
  • Villocentesi: è un esame invasivo che consiste nel prelievo di una piccola quantità di tessuto dalla placenta, e viene effettuato tra la 11° e la 13° settimana, per diagnosticare eventuali patologie genetiche o cromosomiche
  • Amniocentesi, consiste nel prelievo attraverso l’addome del liquido amniotico, e viene eseguito tra la 15° e la 17° settimana. Anche questo è un esame invasivo, utile per la diagnosi di patologie cromosomiche.