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Pubblicato inPatologie

La sinusite

La sinusite è una infiammazione, di tipo acuto o cronica, a carico della mucosa che riveste i seni paranasali. In che modo può essere trattata?

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Che cos’è la sinusite?

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Il termine sinusite indica un’infiammazione a carico dei seni paranasali, delle cavità presenti nelle ossa craniche comprese tra la radice del naso ed estese appena sotto e sopra gli occhi. I seni paranasali sono in comunicazione con il naso per mezzo degli osti, dei condotti grazie ai quali il muco secreto dalla mucosa arriva al naso.

La sinusite causa il restringimento degli osti e un aumento della produzione di muco, ostacolandone il drenaggio. Di solito, il seno paranasale più colpito è quello mascellare.

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Tipi di sinusite

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Non tutte le sinusiti sono uguali. Possono variare in base ai sintomi, alla durata e alla causa dell’infiammazione.
Vediamo insieme le principali classificazioni.

In base ai sintomi e alla durata In base alla causa
  • Acuta, quando l’infiammazione dura tra le 2 e le 3 settimane
  • Subacuta, se dura fino ai 3 mesi
  • Cronica, con durata superiore ai 3 mesi. Spesso l’infiammazione cronicizza per via di infezioni precedenti non curate in modo opportuno
  • Ricorrente, quando nell’arco di un anno si verificano 2 o 3 episodi importanti
  • Rinogena, quando l’ingresso d’aria nella cavità nasale è ridotto o bloccato. Il ristagno del muco favorisce così la proliferazione di microrganismi, con l’infezione che si sovrappone all’infiammazione
  • Odontogena, conseguenza di patologie dentali di natura infettiva, quando ad esempio un dente mascellare è interessato da ascesso.

Inoltre, se il paziente riferisce naso chiuso, specie in assenza di raffreddore, è possibile che si tratti di una rinite allergica. Si deve allora parlare di rinosinusite.

Che sintomi determina la sinusite?

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L’infiammazione dei seni paranasali non deve essere confusa con il raffreddore i cui sintomi possono essere starnuti, una consistente produzione di muco, il mal di testa e una diffusa sensazione di stanchezza.

I sintomi della sinusite possono essere:

Quest’ultima si caratterizza per la produzione di una secrezione nasale giallo-verdastra contenente pus. Nei bambini più piccoli si hanno sintomi quali tosse, che non presenta miglioramenti dopo 7 giorni, naso chiuso, rinorrea e una leggera febbre. Nei bambini più grandi sono inoltre presenti dolore ai denti, mal d’orecchie, gonfiore del viso e alitosi.

Con la sinusite è presente dolore al volto. Sono interessati soprattutto la fronte e le zone sopra e sotto gli occhi oltre alla mascella.

Che cosa provoca la sinusite?

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Questo tipo di infiammazione può comparire per una serie di cause anche molto diverse tra loro.
Tra le principali cause indichiamo:

  • infezioni nella cavità nasale di natura batterica, virale o micotica, dovuta quindi all’azione di funghi. Non bisogna poi trascurare le infezioni dentarie, per le quali è buona norma una sana prevenzione, che interessano l’arcata superiore. In questo secondo caso si parla di sinusite mascellare
  • eventi traumatici che hanno determinato la frattura delle ossa che delimitano i seni paranasali
  • difetti anatomici quali una deviazione del setto nasale
  • immunodeficienza, ovvero un abbassamento delle difese immunitarie
  • condizioni mediche di particolare importanza e dal ventaglio molto ampio. Si va dai polipi nasali all’asma, oppure la fibrosi cistica e il reflusso gastroesofageo.

sinusite, come fare prevenzione

Quando preoccuparsi?

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La sinusite può diventare un problema quando:

  • i sintomi persistono per più di 10 giorni
  • la febbre è alta e persistente
  • il dolore facciale è molto intenso
  • si ha difficoltà a respirare (quando la congestione nasale è così grave da interferire con il sonno o con le attività quotidiane)
  • si nota sangue nel muco nasale

In questi casi, e se si soffre di sinusiti frequenti, è necessario consultare il proprio medico e procedere con un approfondimento diagnostico.

Come viene diagnosticata la sinusite?

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La diagnosi si basa, primariamente, sui sintomi riferiti dal paziente e sull’anamnesi. Viene quindi svolto un esame obiettivo che interessa il naso e le aree poste sopra i seni paranasali e la dentatura.

Gli esami strumentali previsti sono una radiografia dei seni nasali e dentale, un’eventuale videoendoscopia nasale o una tomografia computerizzata (TC) che interessi il massiccio facciale. Esame colturale, del muco, con antibiogramma servono a conoscere in modo univoco l’agente infettivo.

La sinusite guarisce da sola?

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In molti casi la sinusite acuta, ovvero quella che insorge dopo un raffreddore o un’infezione virale, può migliorare spontaneamente senza bisogno di cure particolari. Il sistema immunitario, infatti, tende a risolvere l’infiammazione dei seni paranasali nel giro di una o due settimane.

I casi di sinusite cronica richiedono un trattamento adeguato.

Trattamento della sinusite

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Per trattare la sinusite è necessario rivolgersi a un medico per identificare la causa scatenante e ricevere la terapia più adatta. La sinusite, infatti, non guarisce da sola. Il medico dispone di diversi rimedi farmacologici per risolvere questa infiammazione.

Trattamento Descrizione
Antibiotici In assenza di complicazioni, si prescrivono antibiotici specifici come amoxicillina clavulanato o doxiciclina, per un massimo di 7 giorni.
Antinfiammatori Per ridurre la flogosi vengono usati principi attivi come paracetamolo o ibuprofene, con durata limitata per evitare effetti collaterali.
Decongestionanti e antistaminici Possono essere adottati decongestionanti nasali (es. pseudoefedrina) nei casi di sinusite con muco; in presenza di fattori allergici si ricorre ad antistaminici.
Rimedi naturali Lavaggi nasali con soluzione salina, massaggi delle zone dolorose e cure termali possono aiutare ad alleviare i sintomi.

Ricorso alla chirurgia

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La chirurgia per la sinusite viene presa in considerazione solo quando le terapie farmacologiche non portano benefici o quando la malattia diventa cronica e compromette in modo significativo la qualità di vita. In genere, si ricorre all’intervento in presenza di:

  • sinusite cronica che non migliora con antibiotici, cortisonici o altri trattamenti medici
  • ostruzioni anatomiche (come deviazione del setto nasale, polipi nasali o restringimenti) che impediscono il corretto drenaggio dei seni paranasali
  • complicanze come infezioni ricorrenti, dolore persistente o estensione dell’infiammazione verso occhi e cervello
  • riduzione marcata della respirazione nasale che limita le attività quotidiane.

L’intervento più comune è la chirurgia endoscopica nasale funzionale (FESS), una tecnica mini-invasiva che permette di ripristinare la ventilazione e il drenaggio naturale dei seni paranasali.

Cosa non fare se si ha la sinusite?

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Ci sono alcuni comportamenti che possono aggravare i sintomi o rallentare la guarigione, e che pertanto dovrebbero essere evitati. Non bisogna abusare di decongestionanti nasali spray, perché un uso prolungato peggiora la congestione. È sconsigliato anche fumare o esporsi a fumo passivo, in quanto irrita le vie respiratorie.

Bisogna poi evitare sbalzi di temperatura e ambienti troppo secchi aiuta a non peggiorare l’infiammazione. Non vanno assolutamente assunti antibiotici senza prescrizione medica: la sinusite non è sempre di origine batterica e l’uso inappropriato può causare resistenze. Infine, non trascurare i sintomi quando diventano persistenti o gravi: febbre alta, dolore intenso o disturbi visivi richiedono un controllo medico tempestivo.

Cosa succede se la sinusite non viene trattata?

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Anche nelle sinusiti con sintomi lievi, è fondamentale un trattamento adeguato per evitare complicazioni.
Le sinusiti avanzate possono causare problemi oculari, richiedendo un intervento chirurgico per prevenire danni irreversibili alle strutture orbitarie, con il rischio di cecità.

In altri casi, si possono sviluppare complicanze craniche ed endocraniche, come meningiti o ascessi cerebrali.

Infine, anche le orecchie possono essere colpite, poiché i condotti di Eustachio, che collegano naso e orecchio medio, possono risentire dell’infiammazione.