Labirintite, di cosa si tratta?
Il termine labirintite indica una infiammazione del labirinto, una struttura che si trova nell’orecchio interno. L’orecchio interno presenta una struttura particolare in cui sono presenti:
- il labirinto osseo, delle cavità che si trovano all’interno dell’osso temporale che si dividono in parte vestibolare, o posteriore, e una parte acustica, o anteriore, composta dalla coclea, chiamata anche chiocciola ossea, e dall’acquedotto della chiocciola stessa
- il labirinto membranoso, un complesso di organi cavi che contengono un liquido chiamato endolinfa.
Tra i due labirinti si trova lo spazio perilinfatico che contiene un liquido chiamato perilinfa. Il sistema vestibolare e la coclea risultano collegati al cervello per mezzo del nervo vestibolococleare. Il nervo uditivo, che è un ramo del nervo vestibolococleare, trasporta al cervello i segnali sonori, e un secondo nervo trasporta i segnali dell’equilibrio. Come sarà approfondito, non c’è una sola causa scatenante per questa infiammazione.
Quali sono i sintomi della labirintite?
Il paziente affetto da labirintite presenta sintomi quali:
- vertigini
- acufeni
- riduzione dell’udito
- disturbi nell’equilibrio
- problemi di postura.
Questa infiammazione può determinare alcuni sintomi ulteriori:
Cosa fa scatenare la labirintite?
Le cause della labirintite possono essere diverse. A seconda dei fattori eziologici si ha:
- l. acuta non suppurativa, infiammazione acuta a carico dell’orecchio interno che si verifica in seguito ad una infezione delle vie respiratorie. Si caratterizza per intensa vertigine, tinnito forte, nistagmo e andatura barcollante
- l. circoscritta che, insieme ad una vertigine transitoria, presenta una fistola tra orecchio medio e orecchio interno. La fistola può essere causata da colesteatoma, un tipo di otite media cronica, o avvenire accidentalmente nel contesto di un intervento chirurgico alla mastoide. Viene impropriamente indefinita perilabirintite
- l. cronica, che accade dopo l’erosione della capsula labirintica ossea, nella maggior parte dei casi il canale semicircolare laterale. Gli episodi di vertigine sono permanenti
- l. endolinfatica virale, dovuta a infezioni di natura virale quali morbillo e parotite epidemica. Si caratterizza per improvvisa sordità
- l. sierosa, un tipo non suppurativo che accade per lo più tra fessura dell’orecchio medio e labirinto periotico. Si localizza nei canali semicircolari laterali
- l. suppurativa, che consiste in una infezione dell’orecchio interno dovuta a microrganismi piogeni. Determina sordità
- l. traumatica che, in altri termini, è la complicanza di un trauma cranico in cui la linea della frattura attraversa l’orecchio interno. Può verificarsi anche come complicanza di un intervento chirurgico auricolare.
Che differenza c’è tra cervicale e labirintite?
Sebbene i sintomi possano essere simili e, in alcuni casi, sovrapporsi, la cervicale va tenuta distinta dalla labirintite.
La cervicale, o cervicalgia, è infatti un dolore che origina tra le vertebre C1 e C7, che compongono il rachide cervicale. È un dolore che interessa quindi il collo; l’orecchio interno e le sue strutture non sono affatto coinvolte.
Come si fa a capire se si ha la labirintite?
Una diagnosi di labirintite avviene nel contesto di una visita presso l’otorinolaringoiatra. Gli esami previsti per una valutazione delle condizioni dell’orecchio interno sono:
Si tratta di esami che si considerano necessari affinché sia esclusa l’eventualità di patologie più importanti. Tra gli altri esami che potrebbero essere richiesti si segnalano:
- test calorico con acqua fredda, o prova termica vestibolare, durante il quale il canale uditivo esterno è irrorato con aria fredda oppure calda, utile a capire se il disturbo risulta presente in entrambe le orecchie
- esame audiometrico, utile per rilevare l’eventualità della perdita di udito.
Cosa fare per far passare la labirintite?
La labirintite può essere curata nel momento in cui la causa scatenante è opportunamente curata e risolta. Si può tuttavia intervenire sui segni e sui sintomi di questa particolare infiammazione:
- una labirintite batterica può essere trattata con gli antibiotici
- la labirintite virale, specie in forma lieve, trova risoluzione con farmaci antivirali
- nausea e vomito richiedono farmaci antiemetici
- le vertigini sono trattate con farmaci anticolinergici.
Si aggiunge inoltre che l’infiammazione può essere curata con gli steroidi. Quando invece il disturbo ha origine da uno stato d’ansia o da una condizione di depressione, i farmaci prescritti possono essere le benzodiazepine o gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina. Tutti i farmaci indicati nei diversi approcci terapeutici vanno assunti sotto prescrizione e osservazione medica.
Possibili complicanze della labirintite
Al netto della eziologia specifica, la labirintite può determinare in chi ne soffre una sindrome ansiosa, dati i sintomi, fino a causare veri e propri attacchi di panico, tremori e palpitazioni.
In questo modo si corre il rischio di innescare un circolo vizioso, che deve essere immediatamente affrontato, per intervenire sulle cause fisiologiche della infiammazione.
Quanto dura la labirintite da stress?
Non c’è un termine temporale entro cui i sintomi della labirintite da stress scompaiono. Importa piuttosto lavorare sulle cause dello stress, anche per mezzo di un percorso terapeutico.
Si può anche ricorrere ai cosiddetti rimedi della nonna, che in ogni caso non sostituiscono il parere del medico e una adeguata terapia. Rimedi quali piante con azione sedativa, come ad esempio la passiflora o la valeriana, da assumere in forma di tisane. Per le vertigini e la nausea aiuta la radice di zenzero.