- Che cos’è il bruciore alle gambe?
- Bruciore alle gambe: da cosa dipende?
- 1. Cause neurologiche
- 2. Cause vascolari
- 3. Cause muscolari o scheletriche
- 4. Cause dermatologiche
- 5. Cause metaboliche o sistemiche
- Bruciore alle gambe di notte: un disturbo frequente
- Bruciore localizzato: cosce, ginocchia, polpacci e piedi
- Bruciore alle gambe e sintomi associati
- Bruciore alle gambe e COVID-19
- Cosa fare in caso di bruciore alle gambe
- Diagnosi: a chi rivolgersi e quali esami fare
- Quando preoccuparsi
- Un segnale da non trascurare
Che cos’è il bruciore alle gambe?
↑ topIl bruciore alle gambe è un sintomo molto comune, ma altrettanto aspecifico: può manifestarsi come una sensazione di calore, formicolio o pizzicore, talvolta accompagnata da prurito, intorpidimento, dolore o crampi. Può colpire una sola gamba o entrambe, e localizzarsi dal ginocchio in giù, sulle cosce, o anche solo ai piedi.
In alcuni casi si presenta solo di notte, disturbando il riposo. In altri, il bruciore si accentua durante la giornata o a seguito di uno sforzo fisico. Le cause possono essere molteplici: vascolari, neurologiche, muscolari, metaboliche o dermatologiche, ma anche legate a stili di vita, stress o patologie sistemiche come il diabete.
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Bruciore alle gambe: da cosa dipende?
↑ topIl bruciore alle gambe non è una malattia in sé, ma il sintomo di un disturbo sottostante. Le principali cause possono essere suddivise in:
1. Cause neurologiche
↑ top- Neuropatie periferiche: tipiche nei pazienti con diabete mellito, ma anche in caso di abuso di alcol, carenze vitaminiche (soprattutto B12) o chemioterapia.
- Sciatalgia e ernia del disco: la compressione del nervo sciatico può causare bruciore irradiato lungo la gamba.
- Sindrome delle gambe senza riposo: spesso notturna, si accompagna a una sensazione di bruciore, formicolio o impulso irrefrenabile a muovere le gambe.
- Sclerosi multipla o malattie demielinizzanti: causano sintomi sensitivi tra cui bruciore.
2. Cause vascolari
↑ top- Insufficienza venosa cronica: i disturbi della circolazione nelle vene delle gambe provocano pesantezza, gonfiore e bruciore, soprattutto serale.
- Trombosi venosa profonda (TVP): può causare calore e dolore localizzato, spesso associati a gonfiore di un solo arto.
- Arteriopatia periferica: legata all’aterosclerosi, riduce il flusso sanguigno, provocando dolore e bruciore soprattutto durante la camminata.
3. Cause muscolari o scheletriche
↑ top- Sforzi eccessivi, allenamenti intensi, microtraumi muscolari o crampi possono essere responsabili di sensazioni urenti.
- Anche problemi posturali o artrosi lombare possono generare irradiazioni nervose dolorose.
4. Cause dermatologiche
↑ top- Eczema, dermatiti o psoriasi possono provocare prurito e bruciore, talvolta localizzati a livello delle cosce o dei polpacci.
- Infezioni cutanee come la cellulite batterica si manifestano con bruciore, arrossamento e calore localizzato.
5. Cause metaboliche o sistemiche
↑ top- Diabete: la neuropatia diabetica è una delle cause più comuni di bruciore alle gambe e ai piedi.
- Ipotiroidismo: può causare dolori muscolari, formicolii e bruciore.
- Carenze nutrizionali, in particolare di vitamine del gruppo B, ferro o magnesio.
- Malattie autoimmuni come il lupus o l’artrite reumatoide.
Bruciore alle gambe di notte: un disturbo frequente
↑ topIl bruciore notturno alle gambe è spesso segnale di neuropatia, insufficienza venosa o sindrome delle gambe senza riposo. Quest’ultima condizione colpisce soprattutto le donne e si manifesta con formicolio, calore e fastidio, alleviati temporaneamente dal movimento.
Anche la cattiva circolazione contribuisce a peggiorare i sintomi di sera, quando la postura supina riduce il ritorno venoso. In questi casi è consigliato tenere le gambe sollevate e migliorare lo stile di vita con alimentazione equilibrata e attività fisica.
Bruciore localizzato: cosce, ginocchia, polpacci e piedi
↑ topLa localizzazione del sintomo può fornire indizi importanti sulla causa:
- Bruciore alle cosce: può derivare da meralgia parestesica, una compressione del nervo cutaneo femorale laterale.
- Dal ginocchio in giù: potrebbe trattarsi di neuropatia diabetica, vasculopatia periferica o problemi posturali.
- Ai piedi: comune nei diabetici, o nei soggetti con scarso ritorno venoso. Può associarsi a gonfiore o cambiamento di colore.
- Ai polpacci: tipico nelle insufficienze venose, specialmente dopo una giornata in piedi.
Bruciore alle gambe e sintomi associati
↑ topIl bruciore può presentarsi isolato o accompagnato da altri disturbi che ne guidano l’inquadramento diagnostico:
- Formicolii o intorpidimento: tipici delle neuropatie periferiche.
- Dolore e crampi muscolari: frequenti in caso di affaticamento, carenze elettrolitiche o problemi muscolari.
- Prurito e arrossamento cutaneo: suggeriscono un’origine dermatologica o allergica.
- Gonfiore alle gambe e ai piedi: spesso causato da problemi circolatori.
- Pelle calda o dolorante al tatto: può indicare trombosi venosa profonda o infezione cutanea.
- Debolezza muscolare o difficoltà di movimento: presenti in caso di compressione nervosa.
Il bruciore, se ricorrente o persistente, può influenzare negativamente la qualità del sonno e la vita quotidiana, generando ansia, difficoltà di concentrazione e irritabilità.
Bruciore alle gambe e COVID-19
↑ topDurante e dopo l’infezione da SARS-CoV-2, diversi pazienti hanno riportato parestesie e sensazione di bruciore agli arti inferiori. Questo fenomeno può essere legato a:
- Infiammazione dei nervi periferici (neuropatia post-virale)
- Problemi circolatori e microtrombi
- Effetti collaterali di trattamenti farmacologici
- Long Covid e disfunzioni autonome
Se il bruciore compare dopo la guarigione dal Covid, è consigliabile riferirlo al proprio medico, soprattutto in presenza di altri sintomi neurologici.
Cosa fare in caso di bruciore alle gambe
↑ topLe strategie dipendono dalla causa sottostante, ma alcuni accorgimenti generali possono dare sollievo:
Rimedi immediati
↑ top- Impacchi freschi o pediluvi rilassanti
- Sollevare le gambe per migliorare il ritorno venoso
- Movimenti leggeri e stretching per stimolare la circolazione
- Massaggi delicati con creme lenitive o antinfiammatorie
- Indossare calze a compressione graduata in caso di insufficienza venosa
Cambiamenti nello stile di vita
↑ top- Ridurre il consumo di alcol, caffeina e fumo
- Curare la postura durante la giornata
- Evitare sedentarietà o immobilità prolungata
- Seguire una dieta equilibrata, ricca di vitamine del gruppo B, ferro e magnesio
Fitoterapia e integratori
↑ topIn alcuni casi, l’utilizzo di integratori neuroprotettivi o vasoprotettori (es. acido alfa-lipoico, vitamina B12, ginkgo biloba, centella asiatica) può aiutare, ma solo se consigliato da un medico.
Diagnosi: a chi rivolgersi e quali esami fare
↑ topIn caso di bruciore persistente o ricorrente, è opportuno rivolgersi al medico di base, che potrà indirizzare verso lo specialista più adatto (neurologo, angiologo, reumatologo, dermatologo, endocrinologo).
Gli esami utili comprendono:
- Esami del sangue (emocromo, glicemia, B12, TSH, markers infiammatori)
- Elettromiografia (EMG) per indagare le neuropatie
- Eco-color doppler degli arti inferiori per valutare il sistema venoso
- Risonanza magnetica o TC in caso di sospetta compressione radicolare
- Test allergologici o dermatologici se la causa è cutanea
Quando preoccuparsi
↑ topIl bruciore alle gambe richiede valutazione medica urgente se associato a:
- Perdita di forza o difficoltà a camminare
- Gonfiore improvviso e unilaterale con dolore acuto
- Comparsa improvvisa dopo un trauma o intervento chirurgico
- Febbre o segni di infezione cutanea
- Sintomi neurologici gravi come incontinenza o difficoltà a parlare
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Un segnale da non trascurare
↑ topIl bruciore alle gambe è un sintomo da non sottovalutare, soprattutto se compare con regolarità o si accompagna ad altri segnali. Le cause possono essere molteplici, e solo un’accurata valutazione medica permette di individuare l’origine del disturbo e iniziare un trattamento efficace.
Adottare buone abitudini di vita, prevenire la sedentarietà, curare la postura e rivolgersi a uno specialista in caso di persistenza dei sintomi è il primo passo per tornare a stare meglio.