- Cos’è la psoriasi?
- Come si manifesta? Sintomi e segni
- Dove colpisce la psoriasi?
- Qual è il motivo per cui viene la psoriasi? Cause e fattori di rischio
- Quante forme di psoriasi esistono?
- Psoriasi a placche (volgare)
- Psoriasi guttata (o eruttiva)
- Psoriasi seborroica
- Psoriasi inversa
- Psoriasi eritrodermica
- Psoriasi pustolosa
- Psoriasi palmo-plantare
- Psoriasi del cuoio capelluto
- Onicopatia psoriasica
- Artropatia psoriasica
- Psoriasi oculare o palpebrale
- Come si fa la diagnosi?
- Chi soffre di psoriasi vive di meno?
- Trattamenti e terapie
- Cosa si rischia con la psoriasi?
Cos’è la psoriasi?
↑ topLa psoriasi è una malattia di tipo infiammatorio a carico della pelle dall’andamento cronico e tendente a ripresentarsi. Non è contagiosa né causata da infezioni. Provoca prurito che può essere lieve o forte e colpisce uomini e donne allo stesso modo, senza dipendere dall’età.
Le ricadute possono essere causate da diversi fattori come lo stress, i traumi alla pelle, alcuni farmaci o infezioni. Dal 5% al 30% dei pazienti può sviluppare l’artrite psoriasica, una forma di artrite che causa infiammazione alle articolazioni.
Non è pericolosa per la vita, ma può peggiorare la qualità della vita stessa del paziente. I problemi più comuni sono l’autostima e l’immagine di sé. Inoltre richiede tempo per le cure quotidiane, sia per il trattamento delle lesioni su pelle e cuoio capelluto, sia per la necessità di prestare più attenzione a vestiti e lenzuola.
Questa patologia infiammatoria si manifesta principalmente in due momenti della vita. La prima fascia d’età va dai 20 ai 30 anni, ed è il periodo più comune per l’esordio della malattia. La seconda fascia d’età si colloca tra i 50 e i 60 anni, quando si registra un secondo picco. Nei bambini è piuttosto rara. Quando compare prima dei 15 anni, spesso si presenta in forme più gravi rispetto agli adulti.
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Come si manifesta? Sintomi e segni
↑ topLa principale manifestazione della psoriasi è rappresentata dalle papule, definibili come lesioni a carico della cute o delle mucose. Queste sono in rilievo, solide e hanno una consistenza e un colore che possono variare. Un altro segno è rappresentato dalle placche di colore rosso e dai margini piuttosto netti.
Queste chiazze di tipo eritematoso risultano ricoperte da squame di colore biancastro. Queste lesioni possono risultare asintomatiche o, al contrario, determinare un prurito, come si accennava, sia lieve che intenso.
I principali segni e sintomi sono, quindi:
- l’insorgenza di papule e placche
- la presenza di eritemi, ovvero degli arrossamenti della cute
- bruciore.
Il soggetto avverte quindi una sensazione di tensione nella cute e può manifestarsi una desquamazione nelle zone in cui sono presenti le lesioni.
L’iperproliferazione dei cheratinociti
↑ topL’insorgenza dei sintomi è determinata da una iperproliferazione dei cheratinociti dell’epidermide. I cheratinociti sono cellule che costituiscono l’epidermide, lo strato più superficiale della pelle, per il 90%. Sono i responsabili della sintesi della cheratina, proteina fibrosa che ha la funzione di tollerare stimoli meccanici, anche importanti. Aumenta dunque la resistenza della pelle.
L’iperproliferazione dei cheratinociti, che accade contestualmente all’infiammazione tanto dell’epidermide quanto del derma, è la causa della manifestazione dei sintomi tipici di questa dermatosi, le placche e la desquamazione. Il ricambio delle cellule della cute si verifica con rapidità, tra i 3 e i 7 giorni, rispetto ai 28 giorni fisiologici.
Dove colpisce la psoriasi?
↑ topLe placche dovute alla psoriasi tendono a presentarsi su:
- ginocchia
- zona sacrale
- gomiti
- mani
- piedi
- cuoio capelluto.
Possono essere interessate anche le labbra e la bocca, le orecchie, le palpebre e le unghie. Infine, le placche possono manifestarsi nelle zone in cui siano presenti delle pieghe della pelle.
Qual è il motivo per cui viene la psoriasi? Cause e fattori di rischio
↑ topAttualmente non si conoscono cause univoche e certe per l’insorgenza della psoriasi. È stato riconosciuto un ruolo riconducibile ad una predisposizione genetica e ad una alterata funzionalità del sistema immunitario.
L’iperproliferazione dei cheratinociti sembra essere attivata da specifici tipi di linfociti T, ovvero Th1 e Th 17. L’attività di questi linfociti è a sua volta promossa dalle cellule dendritiche, che reagiscono in modo inappropriato agli antigeni self. Questi sono un tipo di proteina del sistema immunitario che può essere riconosciuta come potenzialmente pericolosa oppure estranea. In estrema sintesi, la psoriasi presenta una dinamica da patologia autoimmune.
Accanto al fattore genetico c’è poi un insieme di fattori ambientali, di abitudini e comportamenti che hanno un ruolo scatenante rispetto alla psoriasi:
- stress, sia fisico che psichico
- traumi di tipo meccanico, ferite casuali o ferite chirurgiche.
- infezioni, possono incidere sull’insorgenza. Specie se si tratta di infezioni dovute a streptococco e da virus che appartengono alla famiglia dell’herpes, come herpes Zoster, Epstein Barr o citomegalovirus.
Incidono negativamente anche alcune abitudini che dovrebbero essere eliminate, come fumo, eccessiva esposizione solare, abuso di alcol.
Fattori di rischio e comorbilità
↑ topAlla psoriasi è associata l’artrite psoriasica in circa 1 caso su 3, una forma di artropatia di tipo infiammatorio che determina gonfiore, dolore e rigidità delle articolazioni.
La psoriasi non colpisce in senso stretto altri organi. È più opportuno parlare di comorbidità, quindi concomitanza con ulteriori patologie. I pazienti che soffrono del mordo di Crohn hanno un rischio più elevato di sviluppare questa dermatosi. Altre patologie metaboliche associate possono essere:
È stato rilevato anche un aumento del rischio di ipertensione, con un associato rischio di sviluppo di patologie cardiovascolari.
Quante forme di psoriasi esistono?
↑ topLa psoriasi può presentarsi sotto diverse forme. Vediamo quali sono e quanto sono diffuse.
Psoriasi a placche (volgare)
↑ topDefinita anche a psoriasi a chiazze o volgare, è la forma più comune, rappresentando l’80% dei casi. Si manifesta in età adulta e interessa:
- parte bassa della schiena
- ginocchia
- gomiti
- cuoio capelluto.
Esordisce con papule che, una volta estese, diventano chiazze rosse e in rilievo, sopra le quali si formano squame dal colore bianco argento. Se grattate via, queste lesioni sono soggette a sanguinamento.

Psoriasi guttata (o eruttiva)
↑ topIn questa tipologia, le papule hanno la forma di una goccia (dal latino gutta = goccia). Compare nel periodo dell’infanzia e dell’adolescenza, generalmente dopo un’infezione da Streptococco, di solito a carico delle tonsille. Le lesioni interessano nella maggior parte dei casi il tronco, per poi estendersi a mani, piedi, viso e cuoio capelluto. Tra i sintomi correlati figurano:
Psoriasi seborroica
↑ topÈ una forma molto comune, detta anche sebopsoriasi. Le lesioni caratteristiche sono molto simili a quelle della dermatite seborroica, ma dall’aspetto più secco. Interessano zone cutanee che non sono quelle della dermatite.
Psoriasi inversa
↑ topÈ detta anche psoriasi fissurale. Le chiazze sono lucide, rossastre e dai margini ben definiti. Si manifestano tipicamente nelle pieghe della cute, solitamente a livello di:
- zona genitale
- inguine
- zona sottomammaria
- piega ascellare
- piega interglutea.
Dato il tipo di area interessata, le papule macerano. I soggetti colpiti soffrono di diabete, obesità o sono anziani. È un tipo di psoriasi estremamente resistente ai trattamenti.
Psoriasi eritrodermica
↑ topSi tratta di una forma grave in cui circa è interessato da eritema ed esfoliazione circa l’80% della superficie del corpo. È spesso l’evoluzione di una psoriasi non trattata in modo adeguato, e causata da:
- stress
- farmaci
- malattie.
Si presenta con dolore, gonfiore e prurito. Nella psoriasi eritrodermica, la funzione della barriera cutanea è gravemente alterata, con il rischio di perdita di calore e liquidi, e conseguente disidratazione. Può dare esito a infezioni secondarie che richiedono l’ospedalizzazione.
Psoriasi pustolosa
↑ topCome indica il nome, in questo tipo compaiono pustole che contengono pus. Può essere localizzata o generalizzata. La forma localizzata si manifesta generalmente a carico dei palmi delle mani e nella zona plantare. La psoriasi pustolosa generalizzata è una forma grave e rara, in cui le lesioni interessano gran parte della superficie corporea. Si possono riscontrare:
- parestesie
- febbre
- prurito
- disidratazione.
Psoriasi palmo-plantare
↑ topQuesto tipo, come indica lo stesso termine, interessa il palmo delle mani e la pianta dei piedi, o entrambe contemporaneamente. Si manifesta con:
- eritema
- squame
- ispessimenti cutanee
- fissurazioni anche molto dolorose.
È una tipologia debilitante che può interferire con la deambulazione e le normali attività quotidiane.
Psoriasi del cuoio capelluto
↑ topÈ spesso confusa con la dermatite seborroica o con la forfora. Si caratterizza per la presenza di chiazze localizzate unicamente sullo scalpo, che nel tempo si ispessiscono e si scrostano. Può talvolta estendersi alla fronte, alla nuca e alle orecchie. La psoriasi del cuoio capelluto non determina la perdita dei capelli, ma può provocare prurito intenso.
Onicopatia psoriasica
↑ topQuesto tipo interessa le unghie di mani e piedi, e si presenta con:
- infossamenti puntiformi della lamina ungueale
- striature longitudinali
- macchie di colore giallo
- ispessimento dell’unghia.
Artropatia psoriasica
↑ topL’artropatia psoriasica, o artrite psoriasica, è una forma di artrite infiammatoria che colpisce di solito l’articolazione sacro-iliaca e le articolazioni di piedi e mani. Può interessare anche altre articolazioni come gomiti, polsi, caviglie e ginocchia. È associata, nelle forme precoci, a tendinite ed entesite, ovvero infiammazioni a carico dei tessuti connettivi di tendini e articolazioni.
Un segno tipico di questa patologia è la dattilite, un’infiammazione dolorosa delle articolazioni di uno o più dita delle mani, che produce un intenso gonfiore.
Psoriasi oculare o palpebrale
↑ topQuesta tipologia, come indica il nome, colpisce gli occhi. Non è molto diffusa e può presentarsi a carico di:
- palpebre
- ciglia
- ghiandole sebacee delle palpebre
- superficie dell’occhio
- alcune parti dell’occhio stesso.
Si manifesta generalmente con sintomi e segni come:
- arrossamento oculare
- placche nell’area perioculare
- prurito
- dolore
- fastidio quando si muovono gli occhi
- gonfiore e deformità delle palpebre.
Se non trattata, può provocare danni permanenti e perdita della vista.
Come si fa la diagnosi?
↑ topUna diagnosi di psoriasi avviene nel corso di una visita dal medico o dallo specialista dermatologo, attraverso un esame fisico e obiettivo.
Solitamente viene cercato il segno di Auspitz. Con questo termine si intende la manifestazione puntiforme di emorragie una volta che sia stata grattata la pelle, in modo delicato, interessata dalla psoriasi, per eliminare lo strato più esterno.
È possibile, anche se accade raramente, che sia prelevato un campione della pelle per effettuare un esame di laboratorio, nello specifico una biopsia della pelle.
Chi soffre di psoriasi vive di meno?
↑ topUno studio pubblicato sulla rivista JAMA Dermatology ha posto in evidenza un leggero aumento del rischio di cancro, in chi soffre di psoriasi, segnatamente del carcinoma dei linfomi e dei cheratinociti. Tuttavia, questo è evidenziato solo nei casi in cui non è stata svolta una terapia biologica, o non vi è diagnosi di artrite psoriasica.
Sempre su Jama Dermatology è stata pubblicata una meta-analisi da cui si evince che i pazienti con forma grave di psoriasi incorrono nel rischio di avere un tumore maggiore del 22%.
Trattamenti e terapie
↑ topLa scelta della terapia dipende da estensione, localizzazione, comorbidità e risposta ai trattamenti precedenti. Un approccio combinato o sequenziale può migliorare l’efficacia e ridurre gli effetti collaterali. Le terapie disponibili si dividono in tre grandi categorie: topiche, sistemiche e fototerapiche:
- terapie topiche sono usate nei casi lievi e includono corticosteroidi, analoghi della vitamina D (come calcipotriolo), catrame, acido salicilico ed emollienti. Hanno una azione locale e riducono l’infiammazione e la proliferazione cellulare
- terapie sistemiche vengono prescritte nei casi moderati-gravi e comprendono farmaci tradizionali come metotrexato, ciclosporina e acitretina. Agiscono sul sistema immunitario bloccando specifici mediatori dell’infiammazione.
- fototerapia (UVB a banda stretta o PUVA) sfrutta i raggi ultravioletti per rallentare la crescita delle cellule cutanee. È indicata per psoriasi estese o refrattarie alle terapie topiche.
Farmaci biologici
↑ topI farmaci biologici sono una delle terapie più avanzate per la psoriasi moderata o grave. A differenza dei farmaci tradizionali, che agiscono su tutto l’organismo, i biologici sono progettati per intervenire in modo mirato sui meccanismi immunologici che causano l’infiammazione cutanea. In pratica, bloccano specifiche molecole — come il TNF-alfa o alcune interleuchine — che giocano un ruolo centrale nello sviluppo delle lesioni.
Vengono somministrati per via sottocutanea o endovenosa, con una frequenza che varia da una volta alla settimana a una volta ogni tre mesi, a seconda del principio attivo. Offrono risultati significativi: molti pazienti osservano un miglioramento rapido e duraturo della pelle, oltre a una migliore qualità di vita.
Esistono diversi tipi di biologici, classificati in base al bersaglio immunologico:
- Anti-TNF (come adalimumab, etanercept): agiscono sul fattore di necrosi tumorale alfa
- Anti-IL-12/23 (ustekinumab): bloccano due interleuchine coinvolte nell’attivazione dei linfociti T
- Anti-IL-17 (secukinumab, ixekizumab): inibiscono una citochina chiave nell’infiammazione psoriasica
- Anti-IL-23 (guselkumab, risankizumab): tra i più recenti, offrono efficacia elevata e buona tollerabilità.
Quali sono i cibi da evitare per la psoriasi?
↑ topIn presenza di psoriasi, si consiglia di limitare o evitare alcuni alimenti, ritenuti in grado di aumentare l’infiammazione. Questi includono zuccheri aggiunti, carboidrati raffinati, oli raffinati, insaccati e hamburger e alcol.
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Cosa si rischia con la psoriasi?
↑ topSe trascurata o non trattata, la psoriasi può determinare una serie di conseguenze quali:
- peggioramento dei sintomi, fino a incidere negativamente sulla qualità della vita
- aggravamento delle lesioni cutanee, con placche più estese e spesse e maggiormente distribuite sulla pelle
- infezioni a carico della cute, dal momento che la cute stessa risulta essere più suscettibile alle infezioni batteriche, fungine o virali. Questa eventualità richiederebbe trattamenti aggiuntivi.
Non va trascurato l’impatto psicologico, dal momento che il paziente può subire conseguenze negative e significative sulla propria salute mentale e sul benessere emotivo. In particolare, molto spesso si ha una riduzione della propria autostima, ad esempio, o interferenze nei rapporti sociali.