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Pubblicato inPrincipi attivi e farmaci

Famotidina: cos’è, a cosa serve e come funziona

La Famotidina è un antagonista dei recettori H2 dell’istamina utilizzato per trattare disturbi gastrointestinali correlati all’acidità gastrica come l’ulcera peptica e il reflusso gastroesofageo. È ben tollerata con meno effetti collaterali e interazioni farmacologiche rispetto ad altri farmaci della stessa classe

famotidina

La Famotidina è un farmaco appartenente alla classe degli antagonisti dei recettori H2 dell’istamina, ampiamente utilizzato per il trattamento e la prevenzione di disturbi gastrointestinali correlati all’acidità gastrica.

Sviluppata negli anni ’80, rappresenta un’opzione terapeutica importante per condizioni come l’ulcera peptica, la malattia da reflusso gastroesofageo e altri disturbi in cui l’eccessiva produzione di acido gastrico gioca un ruolo patogenetico.

In questo articolo esploreremo cos’è la Famotidina, il suo meccanismo d’azione, le indicazioni terapeutiche, i dosaggi consigliati, i potenziali effetti collaterali e le controindicazioni.

Cos’è e a cosa serve

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La Famotidina è un antagonista competitivo dei recettori H2 dell’istamina, appartenente alla famiglia dei farmaci anti-ulcera e anti-acidi. Dal punto di vista chimico, è la N-(aminosulfonil)-3-[[[2-[(diaminometilene)amino]-4-tiazolil]metil]tio]propanimidamide, caratterizzata da un’elevata selettività per i recettori H2 e una potenza significativamente maggiore rispetto ad altri farmaci della stessa classe, come la cimetidina e la ranitidina.

La Famotidina è disponibile in diverse formulazioni:

  • Compresse orali (10, 20 e 40 mg)
  • Compresse effervescenti o masticabili
  • Sospensione orale
  • Preparati iniettabili per uso endovenoso (solo in ambito ospedaliero)

Le principali indicazioni terapeutiche della Famotidina includono:

1. Trattamento dell’ulcera peptica

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  • Ulcera duodenale: Trattamento dell’ulcera duodenale attiva e terapia di mantenimento per prevenire le recidive
  • Ulcera gastrica: Trattamento dell’ulcera gastrica benigna attiva

2. Malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE)

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  • Trattamento dei sintomi della MRGE come pirosi (bruciore retrosternale) e rigurgito acido
  • Trattamento dell’esofagite da reflusso e delle sue complicanze

3. Sindrome di Zollinger-Ellison e altre condizioni ipersecretorie

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  • Trattamento della sindrome di Zollinger-Ellison, una rara condizione caratterizzata da ipersecrezione acida causata da un gastrinoma
  • Altre condizioni ipersecretorie come la mastocitosi sistemica

4. Prevenzione dell’ulcera da stress

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  • Profilassi dell’ulcera da stress nei pazienti critici a rischio (es. pazienti con gravi ustioni, trauma cranico, sepsi)

5. Uso over-the-counter (OTC)

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In alcuni paesi, la Famotidina a basso dosaggio (10 mg) è disponibile senza prescrizione medica per:

  • Trattamento a breve termine dei sintomi da iperacidità (bruciore di stomaco, indigestione acida)
  • Prevenzione dei sintomi se assunta prima dei pasti che potrebbero causare disturbi digestivi

6. Altre indicazioni

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  • Prevenzione dell’aspirazione acida durante l’anestesia (sindrome di Mendelson)
  • Componente della terapia di eradicazione dell’Helicobacter pylori in combinazione con antibiotici e inibitori della pompa protonica
  • Trattamento delle reazioni allergiche cutanee (come componente, insieme agli antistaminici H1, dei protocolli per l’orticaria)

La Famotidina si distingue dagli altri antagonisti dei recettori H2 per la minore incidenza di interazioni farmacologiche e per il favorevole profilo di sicurezza, che ne permette l’uso anche in popolazioni particolari come anziani e pazienti con insufficienza renale (con opportuni aggiustamenti del dosaggio).

Meccanismo d’azione

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Per comprendere come agisce la Famotidina, è necessario conoscere il ruolo dell’istamina nella secrezione acida gastrica e come i recettori H2 partecipano a questo processo fisiologico.

Secrezione acida gastrica e ruolo dell’istamina

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La secrezione di acido nello stomaco è regolata da un complesso sistema che coinvolge diversi stimoli neurologici, ormonali e paracrini:

  • Istamina: Rilasciata dalle cellule enterocromaffini (ECL) della mucosa gastrica
  • Gastrina: Prodotta dalle cellule G dell’antro gastrico
  • Acetilcolina: Rilasciata dalle terminazioni nervose vagali

Questi tre principali stimolanti agiscono sulle cellule parietali della mucosa gastrica attraverso recettori specifici:

  • L’istamina si lega ai recettori H2
  • La gastrina ai recettori CCK-B
  • L’acetilcolina ai recettori muscarinici M3

L’attivazione di questi recettori porta all’attivazione della pompa protonica (H+/K+-ATPasi), che secerne ioni idrogeno nel lume gastrico, creando l’ambiente acido necessario per la digestione.

Azione specifica sui recettori H2

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La Famotidina agisce come antagonista competitivo e selettivo dei recettori H2 dell’istamina:

  • Si lega con alta affinità ai recettori H2 situati sulla membrana basolaterale delle cellule parietali gastriche
  • Blocca il legame dell’istamina ai recettori H2, impedendo l’attivazione dell’adenilato ciclasi
  • Previene l’aumento di AMP ciclico (cAMP) intracellulare
  • Inibisce l’attivazione della protein-chinasi A (PKA)
  • Blocca l’inserimento delle pompe protoniche (H+/K+-ATPasi) nella membrana apicale delle cellule parietali
  • Riduce significativamente la secrezione di acido cloridrico nel lume gastrico

La Famotidina è efficace nell’inibire sia la secrezione acida basale che quella stimolata da diversi fattori (cibo, caffeina, alcol, stress).

Caratteristiche farmacologiche distintive

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Rispetto ad altri antagonisti dei recettori H2, la Famotidina presenta alcune caratteristiche farmacologiche rilevanti:

  • Potenza: 20-50 volte più potente della cimetidina e 7-10 volte più potente della ranitidina nell’inibire la secrezione acida
  • Selettività: Alta selettività per i recettori H2 rispetto agli altri sottotipi di recettori dell’istamina (H1, H3, H4)
  • Durata d’azione: 10-12 ore, permettendo la somministrazione due volte al giorno
  • Biodisponibilità orale: 40-45%, non significativamente influenzata dal cibo
  • Metabolismo: Principalmente eliminata immodificata attraverso i reni, con minimo metabolismo epatico
  • Interazioni farmacologiche: Minima interferenza con il sistema del citocromo P450, risultando in poche interazioni farmacologiche significative rispetto ad altri antagonisti H2

Effetti sulla secrezione acida gastrica

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L’inibizione della secrezione acida prodotta dalla Famotidina è:

  • Dose-dipendente: Maggiore inibizione con dosi più elevate
  • Più efficace sulla secrezione notturna: Particolarmente utile quando assunta prima di coricarsi
  • Meno efficace degli inibitori della pompa protonica (IPP): Riduce la secrezione acida del 60-70% rispetto al 90-95% degli IPP
  • Caratterizzata da sviluppo limitato di tolleranza: Minore tendenza a perdere efficacia con l’uso prolungato rispetto alla cimetidina

Altri effetti farmacologici

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Oltre all’effetto sulla secrezione acida, la Famotidina:

  • Riduce il volume del succo gastrico
  • Aumenta leggermente il pH gastrico (tipicamente a 4-5)
  • Diminuisce l’attività della pepsina (la cui attività ottimale richiede un pH basso)
  • Ha effetti minimi sulla secrezione di fattore intrinseco e sull’assorbimento della vitamina B12
  • Non influenza significativamente lo svuotamento gastrico
  • Non ha effetti clinicamente rilevanti sui recettori H1 (a differenza di altri antistaminici non causa sedazione)

Dosaggi consigliati

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Il dosaggio della Famotidina varia in base all’indicazione terapeutica, all’età del paziente e alla presenza di condizioni come l’insufficienza renale. È importante seguire le indicazioni del medico o le istruzioni riportate sul foglietto illustrativo per i prodotti da banco.

Dosaggio negli adulti

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1. Ulcera duodenale attiva:

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  • Trattamento: 40 mg una volta al giorno alla sera oppure 20 mg due volte al giorno
  • Durata standard: 4-8 settimane
  • Terapia di mantenimento: 20 mg una volta al giorno alla sera

2. Ulcera gastrica benigna:

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  • Trattamento: 40 mg una volta al giorno alla sera
  • Durata standard: 8 settimane

3. Malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE):

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  • Trattamento dei sintomi: 20 mg due volte al giorno
  • Trattamento dell’esofagite da reflusso: 20-40 mg due volte al giorno
  • Durata standard: 6-12 settimane

4. Sindrome di Zollinger-Ellison:

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  • Dosaggio iniziale: 20 mg ogni 6 ore
  • Aggiustamento: Fino a 160-240 mg/die in dosi divise in casi gravi
  • Durata: Trattamento a lungo termine in base alla risposta clinica

5. Uso OTC (automedicazione):

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  • Trattamento del bruciore di stomaco occasionale: 10 mg al bisogno, fino a 2 volte al giorno
  • Prevenzione: 10 mg 15-60 minuti prima di pasti che potrebbero causare disturbi
  • Durata massima consigliata senza consulto medico: 2 settimane

Dosaggio nei bambini

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La sicurezza e l’efficacia nei bambini non sono state completamente stabilite per tutte le indicazioni. Tuttavia, quando prescritto:

Bambini di età ≥1 anno:

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  • Malattia da reflusso gastroesofageo e ulcera: 0,5 mg/kg/dose, fino a 40 mg due volte al giorno
  • Bruciore di stomaco e indigestione acida (≥12 anni): Come per gli adulti

Neonati e lattanti (<1 anno):

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  • L’uso non è generalmente raccomandato se non sotto stretta supervisione medica

Dosaggio in popolazioni speciali:

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Anziani:

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  • Non è generalmente necessario un aggiustamento del dosaggio se la funzionalità renale è normale
  • Monitorare attentamente per possibili effetti collaterali neurologici

Insufficienza renale:

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  • Clearance della creatinina <50 ml/min: Ridurre la dose del 50% o aumentare l’intervallo di somministrazione a 36-48 ore
  • Pazienti in emodialisi: Somministrare la dose dopo la dialisi

Insufficienza epatica:

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  • Non è generalmente necessario un aggiustamento del dosaggio

Modalità di somministrazione:

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  • Via orale: Le compresse possono essere assunte indipendentemente dai pasti
  • Compresse masticabili/effervescenti: Masticare completamente o dissolvere in acqua prima dell’assunzione
  • Via endovenosa (in ambito ospedaliero):
    • Iniezione lenta (non meno di 2 minuti)
    • Infusione diluita in 15-30 minuti

Durata del trattamento:

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  • Condizioni acute (bruciore di stomaco occasionale, indigestione): 1-2 settimane
  • Ulcera peptica: 4-8 settimane per il trattamento attivo, possibile terapia di mantenimento
  • MRGE cronica: 6-12 settimane iniziali, possibile terapia a lungo termine
  • Condizioni ipersecretorie: Trattamento a lungo termine, spesso per anni

Effetti collaterali

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La Famotidina è generalmente ben tollerata dalla maggior parte dei pazienti, con un profilo di sicurezza favorevole rispetto ad altri antagonisti dei recettori H2. Tuttavia, come tutti i farmaci, può causare effetti indesiderati.

Effetti collaterali comuni (incidenza 1-10%):

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Effetti collaterali meno comuni (incidenza 0,1-1%):

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Effetti collaterali rari (incidenza <0,1%):

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Effetti collaterali associati all’uso prolungato:

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  • Ipergastrinemia: Aumento dei livelli sierici di gastrina per feedback negativo
  • Malassorbimento di vitamina B12: Raro, ma possibile con l’uso prolungato (>3 anni)
  • Aumento del rischio di infezioni enteriche: Come Clostridium difficile, dovuto alla riduzione dell’effetto battericida dell’acido gastrico
  • Pneumonia acquisita in comunità: Associazione suggerita da alcuni studi epidemiologici
  • Ipersensibilità crociata: Nei pazienti con allergia a altri antagonisti H2

Fattori di rischio per effetti collaterali:

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  • Età avanzata: Maggior rischio di effetti neurologici come confusione e allucinazioni
  • Insufficienza renale: Accumulo del farmaco con possibile aumento degli effetti collaterali
  • Uso concomitante di farmaci che prolungano il QT: Aumento del rischio di aritmie
  • Polimorfismi genetici: Variazioni nella risposta e negli effetti collaterali in base al metabolismo individuale

Differenze rispetto ad altri antagonisti H2:

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La Famotidina ha generalmente meno effetti collaterali rispetto ad altri antagonisti dei recettori H2, in particolare:

  • Minore interazione con il sistema del citocromo P450: Meno interazioni farmacologiche rispetto alla cimetidina
  • Effetto antiandrogenico minimo: Minore incidenza di ginecomastia e impotenza rispetto alla cimetidina
  • Minore passaggio della barriera ematoencefalica: Meno effetti collaterali neurologici rispetto ad altri antagonisti H2

Controindicazioni

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Sebbene la Famotidina sia generalmente considerata sicura per la maggior parte dei pazienti, esistono alcune situazioni in cui il suo uso è controindicato o richiede particolare cautela.

Controindicazioni assolute:

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  • Ipersensibilità nota alla Famotidina o ad altri antagonisti dei recettori H2
  • Porfiria acuta: Potenziale peggioramento degli attacchi

Controindicazioni relative (richiedono cautela e valutazione del rapporto rischio-beneficio):

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Precauzioni speciali:

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Sintomi di allarme che richiedono indagini:

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L’uso della Famotidina non deve ritardare la diagnosi di condizioni potenzialmente gravi. Sintomi che richiedono valutazione medica includono:

Alterazione dei risultati di test diagnostici:

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La Famotidina può interferire con alcuni test diagnostici:

  • Test cutanei per allergie: Falsi negativi se il test viene eseguito durante il trattamento
  • Test della secrezione acida gastrica: Risultati alterati
  • Test per Helicobacter pylori: Possibili falsi negativi (sospendere il farmaco 14 giorni prima del test)

Uso concomitante con inibitori della pompa protonica (IPP):

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  • L’uso contemporaneo di Famotidina e IPP generalmente non aggiunge benefici significativi
  • Potenziale aumento degli effetti collaterali senza miglioramento dell’efficacia

Interazioni farmacologiche significative:

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La Famotidina ha meno interazioni farmacologiche rispetto ad altri antagonisti H2, ma è importante considerare:

Farmaci che richiedono acidità gastrica per l’assorbimento:

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  • Ketoconazolo, itraconazolo
  • Sali di ferro
  • Atazanavir
  • Effetto: Ridotto assorbimento
  • Gestione: Separare la somministrazione di almeno 2 ore

Farmaci con escrezione renale competitiva:

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  • Procainamide
  • Metformina
  • Effetto: Potenziale aumento dei livelli plasmatici
  • Gestione: Monitoraggio e possibile aggiustamento della dose

Farmaci che prolungano l’intervallo QT:

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  • Antiaritmici di classe IA e III
  • Alcuni antipsicotici
  • Alcuni antibiotici
  • Effetto: Aumento del rischio di aritmie
  • Gestione: Evitare l’uso concomitante o monitorare attentamente

Considerazioni in popolazioni speciali:

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Anziani:

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  • Maggiore sensibilità agli effetti neurologici
  • Potenziale necessità di riduzione del dosaggio in presenza di declino della funzionalità renale correlato all’età
  • Maggiore rischio di interazioni farmacologiche a causa della frequente politerapia

Pazienti pediatrici:

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  • Dati limitati sulla sicurezza a lungo termine
  • Usare con cautela, particolarmente nei bambini molto piccoli
  • Considerare altre opzioni terapeutiche quando possibile

Gravidanza:

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  • Categoria B secondo la classificazione FDA (gli studi sugli animali non hanno mostrato rischi per il feto, ma non ci sono studi adeguati nelle donne in gravidanza)
  • Usare solo se chiaramente necessario, preferibilmente dopo il primo trimestre

Allattamento:

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  • La Famotidina passa nel latte materno in piccole quantità
  • Considerare il rapporto rischio-beneficio