Il tumore allo stomaco è conseguenza di una crescita incontrollata delle cellule delle pareti gastriche. Quali sono le cause, i sintomi e le terapie previste.
Cos’è il tumore allo stomaco?
Il tumore allo stomaco, il più comune dei quali è l’adenocarcinoma gastrico, è un tipo di tumore che deriva dalla crescita incontrollata delle cellule delle pareti gastriche.
Nove volte su dieci, questo tipo di tumore ha origine dalla mucosa, che è il rivestimento interno dello stomaco. Esistono tuttavia anche tipi più rari di tumori a carico dello stomaco, come ad esempio il linfoma gastrico, alla cui insorgenza può contribuire l’infezione di un batterio chiamato Helicobacter pylori.
Un altro tipo di tumore allo stomaco è il leiomiosarcoma. Si tratta di un cancro che colpisce le cellule del muscolo liscio della parete.
Diffusione del carcinoma gastrico
Secondo i dati dell’OMS, si tratta di uno dei tumori più diffusi al mondo, e su base mondiale si assesta su circa 1 milione di nuove diagnosi annualmente. La sua maggiore diffusione si ha in Asia, e colpisce maggiormente gli uomini rispetto alle donne.
L’Italia, sempre su base annuale, vede circa 8800 diagnosi per gli uomini, e 5.900 diagnosi per le donne. C’è da aggiungere che si sta verificando una diminuzione dei casi in particolare grazie ai miglioramenti nella diagnosi, grazie anche all’eradicazione dell’Helicobacter pylori attraverso gli antibiotici. Questa diminuzione è dovuta anche ad un intervento sui fattori di rischio sia alimentari sia di stili di vita come il fumo di sigaretta.
Quali sono i primi sintomi di un tumore allo stomaco?
Questa patologia inizia a manifestarsi con un insieme di sintomi che possono essere ricondotti anche ad altre patologie. Il paziente riferisce una cattiva digestione che persiste, a volte con sintomi di bruciore, a volte con sensazione di ripienezza precoce o inappetenza.
Possono essere presenti difficoltà nella deglutizione, vomito e nausea, e infine dolori addominali e all’altezza della parte alta dell’addome.
Sebbene questi sintomi non siano riconducibili in modo univoco ad un tumore gastrico, se dovessero presentarsi dovrebbero essere posti immediatamente all’attenzione del proprio medico curante, soprattutto nelle persone sopra i 50 anni di età.
Cause e principali fattori di rischio del cancro gastrico
Non è stata ravvisata una causa univoca, o un insieme di cause univoche, per l’insorgenza di questo tumore. È più opportuno quindi parlare di un insieme di fattori di rischio che possono determinare un aumento della probabilità di sviluppo del tumore allo stomaco.
Il primo fattore è l’età, dal momento che la gran parte dei casi vede l’insorgenza di questo tumore superati i 55 anni; un secondo fattore di rischio è l’infezione da Helicobacter pylori che può determinare lesioni a carico delle pareti dello stomaco. I pazienti che sviluppano una severa gastrite cronica atrofica, altra conseguenza di questa infezione, presentano un rischio maggiore di sviluppare il tumore allo stomaco.
La dieta gioca un ruolo da non sottovalutare, e rappresenta un fattore di rischio nei casi in cui si ha una frequente assunzione di alimenti industriali, carne salata e pesce salato, carne rossa, salumi.
La storia familiare può incidere sull’insorgenza, e chi fuma presenta un rischio quasi doppio di sviluppare questo tumore. L'obesità, in presenza di reflusso gastroesofageo, può essere un ulteriore fattore di rischio per tumori gastrici ed esofagei.
Come escludere il tumore allo stomaco?
Per escludere o, al contrario, confermare una diagnosi di tumore allo stomaco viene utilizzata una combinazione di esami, tra cui:
- esame fisico e anamnesi: il medico esamina il paziente per segni fisici e pone domande sulla storia medica personale e familiare
- gastroscopia con biopsie: per esaminare l’interno dello stomaco e prelevare campioni di tessuto per una biopsia. Durante una gastroscopia, possono essere prelevati piccoli campioni di tessuto sospetto e inviati a un laboratorio per l’analisi microscopica. I campioni di tessuto prelevati durante la biopsia vengono analizzati al microscopio per determinare se sono presenti cellule tumorali e il tipo di tumore
- esami di imaging: ecografia, tomografia computerizzata (TC), risonanza magnetica (RM) e scintigrafia ossea possono fornire immagini dettagliate dello stomaco e dei tessuti circostanti per identificare la presenza di tumori, il posizionamento e l’estensione.
Quanto tempo ci mette a svilupparsi un tumore allo stomaco?
Quello allo stomaco è un tumore che ha bisogno di diversi anni per svilupparsi, può quindi essere definito un tumore a crescita lenta.
Sintomi della fase avanzata
Quando il tumore allo stomaco è nella sua fase avanzata, sono presenti ulteriori e più specifici sintomi. il paziente infatti presenta sia perdita di peso non voluta che di appetito, lamenta astenia e gonfiore addominale; si può avere anemia con un forte abbassamento dell’emoglobina.
Tra gli altri sintomi della fase avanzata si può avere la presenza di feci nere e di sangue nelle feci.
Trattamenti per il tumore dello stomaco
I trattamenti per il tumore allo stomaco sono:
- chirurgia: è spesso il trattamento principale. Nelle fasi iniziali del tumore si procede con una resezione in endoscopia. Nelle fasi più avanzate può essere svolta una gastrectomia parziale o totale. È prevista, se necessaria, anche la rimozione dei linfonodi più prossimi alla massa tumorale
- chemioterapia: viene utilizzata per distruggere le cellule tumorali che potrebbero essere rimaste dopo l’intervento chirurgico o per ridurre le dimensioni del tumore prima dell'operazione. Nelle due occorrenze viene chiamata rispettivamente chemioterapia adiuvante e neoadiuvante
- radioterapia: può essere scelta in casi specifici, il più delle volte associata ad una chemioterapia definita, in questa circostanza, radio sensibilizzante. Ciò vuol dire che l’obiettivo di aumentare l’efficacia della radioterapia.
La radio chemioterapia viene svolta solitamente dopo intervento chirurgico, proprio per aumentare le possibilità di guarigione. La radioterapia, inoltre, può essere utilizzata quando il tumore è in fase avanzata, in fase terminale, per alleviare il dolore.
Si può guarire?
Si può guarire da un tumore allo stomaco quando si ha una diagnosi precoce e se avviene l’asportazione endoscopica o chirurgica. È proprio per questa ragione che appena si ravvisano alcuni dei sintomi indicati in precedenza, soprattutto nei casi in cui continuano a manifestarsi per diverse settimane, è necessario una immediata valutazione medica specialistica con successivo approfondimento diagnostico in base all’anamnesi e all’esame obiettivo.
Purtroppo la diagnosi è spesso tardiva, quando la malattia è già in stadio avanzato e, di conseguenza, la sopravvivenza è bassa. Nei casi in cui il tumore interessa invece esclusivamente fino alla sottomucosa dello stomaco, e in assenza di metastasi allo stomaco, la prognosi è favorevole.