Cerca nel sito
Chiudi

Il dolore al petto. Tipologie, cause e interventi

A cura di
Bruno
Andreuzzi

Il dolore al petto può avere diverse specifiche manifestazioni e cause altrettanto varie. In ogni caso si tratta di un sintomo che richiede attenta valutazione.

Come si può definire il dolore al petto?

Il dolore al petto è un dolore toracico anteriore. Può avere varie caratteristiche: puntorio, oppressivo, urente, e può avere durata varabile: da pochi secondi ad ore o giorni. Il dolore al petto è un sintomo che può essere determinato da diverse cause, in alcuni casi molto gravi.

Tra le cause più comuni che possono determinare il dolore antero-toracico ci sono patologie a carico del cuore, dell’aorta e dei polmoni. Tale dolore può inoltre essere dovuto a malattie addominali: gastro-esofagee o del pancreas. Altre cause sono le malattie di ossa ed articolazioni, compresa la colonna vertebrale.

In quale zona del torace può manifestarsi?

Il torace anteriore, o petto, è un’area del corpo umano particolarmente ampia, che spazia dalla regione superiore addominale fino alla base del collo ed il dolore si può localizzare in ogni sua parte. Può quindi essere centrale, laterale, o ripercuotersi alla schiena.

A cosa sono dovuti i dolori al petto?

I dolori al petto, come accennato prima, possono presentarsi per diverse patologie di natura organica. Talora può anche essere dovuto ad ansia o attacchi di panico; in tal caso spesso è dovuto a contrazione dolorosa dei muscoli toracici.

Quando le cause sono di natura organica, possono essere molteplici.

Dolore al petto e cardiopatie

Sono diverse le patologie a carico del cuore che possono determinare il dolore toracico:

  • malattie delle coronarie, che provocano l’angina pectoris o l’infarto, dovuti di solito alla incrostazione di questi vasi causata dalla aterosclerosi; più raramente è determinato da uno spasmo del vaso, da iper-reattività. Questi processi riducono o interrompono il flusso di sangue al muscolo, che quindi va in sofferenza
  • miocardite: infiammazione del muscolo cardiaco, di solito causata da infezioni virali o batteriche, talora da una reazione autoimmunitaria, cioè da un attacco degli anticorpi contro il muscolo del cuore
  • alcune malattie delle valvole, ad esempio stenosi aortica, o del muscolo, cardiomiopatia ipertrofica, che comportano ispessimento del cuore, il quale necessita di una fornitura di sangue superiore al normale, per cui si verifica una discrepanza fra fornitura di sangue e richieste del cuore che quindi va in sofferenza.

In questi casi si associa al dolore la fatica a respirare, ovvero dispnea.

Va ricordata anche la pericardite, che consiste in una infiammazione del pericardio, il tessuto che avvolge il cuore. In tal caso non si verifica mancanza di fiato, ma il respiro può accentuare il dolore.

Dolore al petto e patologia dell’aorta

Una delle cause più gravi di dolore al petto è la marcata dilatazione dell’aorta e la sua eventuale rottura, che prende nome di dissecazione: evento a mortalità molto alta, che spesso deve essere trattato con un intervento chirurgico d’ emergenza.

Dolore al petto e patologie dei polmoni

Le patologie a carico dei polmoni che più frequentemente possono determinare dolore al petto (ma spesso provocano dolore toracico anche posteriore) sono:

  • pleurite: infiammazione delle membrane che rivestono i polmoni e la parete toracica, chiamate pleura; può causare dolore toracico acuto, accentuato dalla respirazione
  • polmonite: infezione dei tessuti polmonari causata da batteri, virus o funghi; in questo caso si associano febbre, tosse, respiro affannoso
  • infarto da embolia polmonare: conseguenza di un coagulo di sangue che si stacca da un grosso coagulo a monte, solitamente dalle gambe,  definita quindi trombosi degli arti inferiori, e raggiunge i polmoni, bloccando il flusso di sangue; anche in questo caso si associa mancanza di fiato, talora molto intensa
  • pneumotorace: si verifica quando c’è una perdita di aria dai polmoni nella cavità pleurica. Il polmone si collassa non essendo più sostenuto dal vuoto d’aria nella cavità pleurica, che lo fa aderire alle pareti del torace; spesso si associa respiro affannoso
  • ipertensione polmonare primitiva: un aumento della pressione nelle arterie polmonari causato da una malattia delle arterie dei polmoni. Il meccanismo è spesso da discrepanza, come nel caso delle malattie valvolari
  • asma: patologia cronica delle vie respiratorie, i bronchi, che ostacola il passaggio dell’aria, con mancanza di fiato; il dolore è in genere dovuto allo sforzo dei muscoli respiratori.

Altre cause di dolore antero-toracico

Tra le ulteriori cause che possono determinare dolore toracico si possono indicare patologie gastroesofagee quali l’ulcera peptica, l’ernia iatale e la malattia da reflusso gastroesofageo; in tal caso spesso il dolore è legato all’alimentazione.

Anche la pancreatite, così come calcoli biliari, possono dare dolore al petto. Naturalmente anche le fratture delle ossa toraciche portano dolore al petto.

Quando preoccuparsi per i dolori al petto?

Un dolore toracico richiede sempre una attenta valutazione da parte del medico, potendo, come si è visto, essere dovuto a gravi malattie.

Quali esami possono essere prescritti?

Quando un paziente lamenta dolori al petto, il medico può prescrivere una serie di esami per identificare la causa sottostante. La scelta degli esami da fare si basa sulla storia clinica, sulle caratteristiche del dolore e sugli eventuali disturbi associati, sull’esame obiettivo.

In ogni caso si prescrivono diversi esami, per evitare che possa sfuggire qualcosa: radiografia del torace, elettrocardiogramma ed esami del sangue completi sono in genere sempre eseguiti. In caso di dolore intenso e soggetto in gravi condizioni, un esame possibile è la angio-TAC toracica per la “tripla esclusione” (triple rule-out) che indaga vasi polmonari, coronarie ed aorta.

Se si sospetta una causa cardiaca, si esegue in genere un elettrocardiogramma ed eventualmente un ecocardiogramma; a seguire, si può richiedere prova da sforzo, angio-TAC coronarica, coronarografia. Se si sospetta una causa aortica, in particolare nei soggetti con pressione alta, ancora ecocardiogramma, spesso seguito dalla angio-TAC, che permette una accurata visualizzazione del vaso.

Per le sospette cause polmonari, oltre alla radiografia, si può richiedere una TAC polmonare e la spirometria; nel caso il sospetto sia una embolia polmonare, si fa l’ecocardiogramma e la angio-TAC polmonare. Se si sospetta una origine addominale, un’eco addominale o una gastroscopia.

Cosa fare per il dolore al petto?

Il trattamento dipende dalla causa sottostante. Spesso è farmacologico: ad esempio per miocardite, pericardite, pleurite, broncopolmonite, asma, disturbi gastroesofagei.

In altri casi, oltre alla terapia farmacologica può essere necessario ricorrere ad interventi invasivi, ovvero: angioplastica coronarica o bypass per l’angina e l’infarto; riparazione o sostituzione della aorta, in caso vi sia una marcata dilatazione o in caso di rottura; drenaggio dell’aria dal cavo pleurico, nel caso di pneumotorace.

Per le dolorose fratture costali talora si ricorre ad una fasciatura; in caso vi sia però una perforazione del polmone, l’intervento chirurgico si impone.