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L'oliguria


Con il termine oliguria ci si riferisce a un’escrezione di urina in quantità inferiore a un valore giornaliero di 400-500 ml. Tutto quello che c'è da sapere su questo disturbo delle funzioni urinarie

Che cos'è l'oliguria?

L'oliguria è un disturbo che determina, rispetto alla norma, una diminuzione di produzione dell'urina. Si tratta di una condizione che può essere scatenata da diverse cause e che, in determinate condizioni, può risultare anche pericolosa per la vita di chi ne è affetto.

Quali possono essere le cause di oliguria?

La scarsa produzione di urina è un sintomo che si può verificare in presenza di diverse condizioni o patologie. Talvolta la sua insorgenza è una risposta fisiologica, del tutto reversibile, che l’organismo mette in atto quando, a fronte di una scarsità di liquidi, ha necessità di risparmiare quelli disponibili riducendo al minimo la minzione. In altri casi è dovuta a disfunzioni che riguardano i reni e le vie urinarie.

Le cause dell’oliguria possono essere classificate in tre gruppi: cause pre-renali, renali e post-renali.

Le cause pre-renali, correlate alla perfusione renale, includono: 

Tra le patologie che possono essere associate all’oliguria ci sono anche:

Fra le cause renali, legate dunque a un danno renale (insufficienza renale acuta), vi sono:

  • Necrosi tubulare acuta
  • Nefriti interstiziali acute
  • Glomerulonefriti acute
  • Vasculite

Infine, sono dette cause post-renali o ostruttive quelle associate a un’ostruzione monolaterale o bilaterale in qualsiasi punto delle vie escretrici, che si presenta fluttuante o, spesso, come anuria completa alternata a periodi di poliuria, dolore, segni di infezione del tratto urinario. L’ostruzione può essere dovuta a:

  • Neoplasia vescicale, uterina o rettale
  • Ipertrofia prostatica
  • Calcolosi ureterale
  • Idronefrosi o stenosi ureterale in rene unico
  • Fibrosi retroperitoneale
  • Assunzione di alcuni farmaci

Quanta pipì si dovrebbe fare in 24 ore?

Nell’arco di una giornata, una persona adulta dovrebbe produrre un volume di urina compreso tra i 1000 e i 2000 ml; questi valori possono subire delle leggere modifiche sulla base di fattori come la dieta e le condizioni ambientali.

Si inizia tuttavia a parlare di oliguria quando la produzione scende al di sotto di circa 500 ml di urina al giorno.

Si usa invece il termine di poliuria per descrivere l'aumento del volume delle urine, quando la diuresi supera i 2000-2500 ml al giorno.

Cosa succede se non si fa pipì per un giorno?

In una giornata è necessario urinare più volte in modo da eliminare scorie, batteri e sostanze acide perché, nel caso in cui queste dovessero rimanere troppo a lungo a contatto con le pareti del tratto urinario e della vescica, potrebbero causare cistiti, infezioni ricorrenti e danni.

Quando preoccuparsi dell'urina?

Cosa fare quando ci si accorge di una condizione di oliguria? Il consiglio è sempre quello di contattare il proprio medico per indagarne le possibili cause. È assolutamente necessario farlo, in particolare, quando la scarsa escrezione di urine si associa ad altri sintomi come:

  • Febbre alta
  • Polso accelerato
  • Capogiri e vertigini

Come si diagnostica l'oliguria?

Un corretto iter diagnostico prevede sempre un’accurata anamnesi durante la quale il medico accerta lo stato di salute e della storia clinica del paziente.

L’attenzione è rivolta in particolar modo ad aspetti come l’eventuale presenza di malattie croniche (quali pressione alta, patologie cardiache, diabete, malattie autoimmuni…), la storia familiare del soggetto e l’assunzione di farmaci (per rilevare eventuali molecole tossiche per il rene).

La diagnosi di oliguria viene effettuata poi misurando la quantità di urina che rimane all'interno della vescica dopo la minzione. Le procedure che il medico va a eseguire sono:

  • Inserire un catetere vescicale per misurare la quantità di urina in uscita
  • Eseguire un'ecografia della vescica per verificare la quantità di urina rimasta al suo interno (volume residuo post-minzionale). 
  • Misurare la concentrazione di creatinina, urea e livelli di elettroliti e sodio urinario
  • Calcolare la frazione di escrezione del sodio nel caso in cui non si capisca se la causa del problema sia di tipo renale o prerenale

Altre indagini possono comprendere l’ecocolor-doppler renale per valutare la perfusione renale e TC dell’addome per analizzare i reni.

Oliguria: rimedi e cure

La terapia per l’oliguria prevede il trattamento della causa scatenante identificata: il ripristino della volemia, la regolarizzazione della gittata cardiaca oppure la rimozione dell’ostruzione.

In particolare, alcuni interventi per trattare l’oliguria possono essere:

  • La somministrazione di liquidi per endovena per correggere una condizione di disidratazione
  • L’utilizzo di diuretici qualora la terapia di infusione di fluidi non fosse sufficiente a riattivare la regolare diuresi
  • La correzione della cateterizzazione, qualora la causa di ostruzione sia un’occlusione del catetere
  • Cure farmacologiche o chirurgiche qualora la causa del disturbo sia l’esistenza di un tumore o di calcoli
  • Terapia sostitutiva renale nei soggetti affetti da insufficienza renale non reversibile

 

La scheda si basa sulle informazioni contenute nel "Dizionario Medico" di Antonio Cancellara (Verduci Editore)