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Pubblicato inPrincipi attivi e farmaci

Nebivololo: a cosa serve, effetti collaterali e dosaggio

Utilizzi per ipertensione e scompenso cardiaco, meccanismo d’azione, effetti collaterali e dosaggio del betabloccante.

nebivololo

Il nebivololo è un farmaco appartenente alla classe dei betabloccanti di terza generazione. Si tratta di un medicinale utilizzato principalmente nel trattamento dell’ipertensione arteriosa e dello scompenso cardiaco, caratterizzato da proprietà farmacologiche uniche che lo distinguono dai betabloccanti tradizionali.

Questo principio attivo presenta una doppia azione sul sistema cardiovascolare: oltre al classico blocco dei recettori beta-adrenergici, possiede anche proprietà vasodilatatrici mediate dalla produzione di ossido nitrico. Il nebivololo rappresenta un’evoluzione significativa nella terapia cardiovascolare moderna.

A cosa serve il nebivololo

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Il nebivololo trova applicazione nel trattamento di diverse condizioni cardiovascolari.

Ipertensione arteriosa

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Il farmaco è indicato per:

Scompenso cardiaco

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Nell’insufficienza cardiaca:

  • trattamento dello scompenso cardiaco stabile
  • miglioramento della funzione ventricolare sinistra
  • riduzione della mortalità cardiovascolare
  • incremento della tolleranza allo sforzo
  • prevenzione dei ricoveri ospedalieri.

Cardiopatia ischemica

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Nel paziente coronaropatico:

  • prevenzione secondaria dopo infarto miocardico
  • controllo dell’angina pectoris stabile
  • riduzione del rischio di eventi cardiovascolari maggiori
  • miglioramento della prognosi a lungo termine.

Disturbi del ritmo

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In alcune aritmie:

  • controllo della frequenza nella fibrillazione atriale
  • prevenzione delle tachicardie sopraventricolari
  • stabilizzazione del ritmo cardiaco
  • riduzione dei sintomi aritmici.

Come funziona il nebivololo

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Il meccanismo d’azione del nebivololo è caratterizzato da una duplice attività.

Blocco dei recettori beta-1

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L’azione betabloccante determina:

  • riduzione della frequenza cardiaca (effetto cronotropo negativo)
  • diminuzione della contrattilità miocardica (effetto inotropo negativo)
  • riduzione del consumo di ossigeno del miocardio
  • controllo della pressione arteriosa
  • protezione del cuore dalle catecolamine.

Proprietà vasodilatatrici

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Il nebivololo presenta anche:

  • stimolazione della produzione di ossido nitrico (NO)
  • vasodilatazione delle arterie periferiche
  • miglioramento della funzione endoteliale
  • riduzione delle resistenze vascolari periferiche
  • effetti antiossidanti e anti-infiammatori.

Selettività beta-1

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Caratteristiche di selettività:

  • alta selettività per i recettori beta-1 cardiaci
  • minore interferenza con i recettori beta-2 bronchiali
  • ridotto rischio di broncocostrizione
  • migliore tollerabilità nei pazienti con patologie respiratorie.

Dosaggio e modalità di assunzione

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Il dosaggio del nebivololo deve essere individualizzato in base alla condizione clinica.

Ipertensione arteriosa

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Per il controllo pressorio:

  • dose iniziale: 5 mg una volta al giorno
  • dose di mantenimento: 5-10 mg al giorno
  • aggiustamenti: ogni 1-2 settimane se necessario
  • dose massima: generalmente 10 mg al giorno.

Scompenso cardiaco

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Nel trattamento dell’insufficienza cardiaca:

  • dose iniziale: 1,25 mg una volta al giorno
  • titolazione graduale: raddoppio ogni 1-2 settimane
  • dose target: 10 mg una volta al giorno
  • monitoraggio clinico durante la titolazione.

Pazienti anziani

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Negli over 65:

  • dose iniziale ridotta: 2,5 mg al giorno
  • titolazione più lenta e prudente
  • monitoraggio intensivo della tollerabilità
  • adattamento in base alla risposta clinica.

Modalità di assunzione

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Per ottimizzare l’efficacia:

  • assunzione preferibilmente alla stessa ora ogni giorno
  • con o senza cibo (non influenza l’assorbimento)
  • deglutizione della compressa intera con acqua
  • non interrompere bruscamente il trattamento.

Effetti collaterali del nebivololo

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Il nebivololo può causare diversi effetti collaterali, generalmente dose-dipendenti.

Effetti cardiovascolari

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Gli effetti più comuni includono:

  • bradicardia (rallentamento della frequenza cardiaca)
  • ipotensione e vertigini ortostatiche
  • edema periferico (gonfiore di caviglie e piedi)
  • sensazione di freddo alle estremità
  • blocchi di conduzione cardiaca (rari).

Effetti sul sistema nervoso

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A livello neurologico:

Effetti respiratori

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Sul sistema respiratorio:

  • dispnea (difficoltà respiratoria) in soggetti predisposti
  • tosse secca occasionale
  • broncocostrizione (rara, più frequente con dosi elevate)
  • peggioramento dell’asma preesistente.

Effetti gastrointestinali

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A livello digestivo:

Effetti metabolici

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Sul metabolismo:

  • possibile mascheramento dei sintomi di ipoglicemia
  • lievi alterazioni del profilo lipidico
  • ridotta tolleranza al glucosio (rara)
  • alterazioni elettrolitiche occasionali.

Controindicazioni e precauzioni

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Il nebivololo presenta specifiche controindicazioni.

Controindicazioni assolute

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  • scompenso cardiaco acuto scompensato
  • shock cardiogeno
  • blocco atrioventricolare di II-III grado
  • bradicardia severa (<50 bpm)
  • ipotensione severa (PAS <90 mmHg)
  • asma bronchiale grave
  • feocromocitoma non trattato.

Precauzioni d’uso

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È necessaria particolare cautela in:

Monitoraggio durante la terapia

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Nel corso del trattamento è importante:

  • controllo regolare della frequenza cardiaca
  • monitoraggio della pressione arteriosa
  • valutazione della funzione cardiaca
  • controllo dei segni di scompenso
  • ECG periodici in pazienti a rischio.

Interazioni farmacologiche

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Il nebivololo può interagire con diversi farmaci.

Farmaci che potenziano l’effetto

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L’azione del nebivololo può essere aumentata da:

  • altri antipertensivi (effetto ipotensivo additivo)
  • antiaritmici di classe I (flecainide, propafenone)
  • calcio-antagonisti non diidropiridinici (verapamil, diltiazem)
  • anestetici generali
  • antidepressivi triciclici.

Farmaci che riducono l’efficacia

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L’effetto può essere diminuito da:

  • antinfiammatori (farmaci antinfiammatori non steroidei)
  • corticosteroidi sistemici
  • simpaticomimetici (adrenalina, noradrenalina)
  • alcuni antidepressivi.

Associazioni da monitorare

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Richiedono particolare attenzione:

  • insulina e antidiabetici orali (mascheramento ipoglicemia)
  • digitale (rischio di bradicardia eccessiva)
  • clonidina (rischio di ipertensione rebound)
  • ergotamina (vasocostrizione periferica).

Sospensione del nebivololo

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La sospensione del farmaco deve essere sempre graduale.

Rischi della sospensione brusca

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L’interruzione improvvisa può causare:

  • sindrome da rimbalzo con ipertensione severa
  • tachicardia e palpitazioni
  • peggioramento dell’angina pectoris
  • rischio di infarto miocardico
  • aritmie gravi.

Modalità di sospensione

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Per una sospensione sicura:

  • riduzione graduale della dose nell’arco di 1-2 settimane
  • monitoraggio clinico intensivo
  • controllo dei parametri cardiovascolari
  • eventuale sostituzione con altro farmaco
  • educazione del paziente sui rischi dell’interruzione.

Nebivololo in popolazioni speciali

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L’uso del nebivololo richiede attenzioni particolari in alcuni gruppi di pazienti:

Pazienti diabetici

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Nel diabete mellito:

  • possibile mascheramento dei sintomi di ipoglicemia
  • monitoraggio più frequente della glicemia
  • educazione sui segni alternativi di ipoglicemia
  • controllo dell’emoglobina glicata.

Pazienti con BPCO

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Nei pazienti con patologie respiratorie:

  • inizio con dosi minime (1,25-2,5 mg)
  • monitoraggio della funzione respiratoria
  • valutazione dei parametri spirometrici
  • sospensione se peggioramento significativo.

Pazienti anziani

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Negli over 75:

  • maggiore sensibilità agli effetti del farmaco
  • rischio aumentato di ipotensione ortostatica
  • monitoraggio dell’equilibrio e della deambulazione
  • attenzione alle interazioni farmacologiche.03

Il nebivololo rappresenta una terapia cardiovascolare avanzata che combina l’efficacia dei betabloccanti tradizionali con proprietà vasodilatatrici innovative, offrendo un profilo di tollerabilità superiore quando utilizzato appropriatamente sotto controllo medico specialistico.