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L'insufficienza cardiaca

A cura di
Bruno
Andreuzzi

L'insufficienza cardiaca si verifica quando diminuisce la capacità del cuore di riempirsi e/o di pompare il sangue

CHE COS'È L'INSUFFICIENZA CARDIACA?

L'insufficienza cardiaca si verifica quando diminuisce la capacità del cuore di riempirsi e/o di pompare il sangue.

È attualmente molto più frequente, rispetto al passato, perché ora si curano meglio molte malattie del cuore che in passato portavano spesso rapidamente a morte (per esempio l'infarto), ma senza riuscire a guarirle; inoltre, con l'avanzare dell'età media della popolazione, tutti i cosiddetti “fattori di rischio” hanno più tempo per logorare il cuore. 

QUALI SONO I SINTOMI?

È caratterizzata da sintomi di 2 tipi: 

  • da ritenzione di liquidi (difficoltà nel respiro, gonfiore degli arti inferiori, sensazione di gonfiore addominale);
  • da “bassa portata” cioè dalla incapacità del cuore a pompare una sufficiente quantità di sangue (stanchezza, affaticabilità).

QUALI SONO LE CAUSE?

Può essere il punto di arrivo di ogni malattia cardiaca (come l'infarto), talora essere conseguenza di un danno tossico al cuore (per esempio alcool o alcuni farmaci antitumorali), a volte può non avere una causa evidente (in tal caso si tratta di un indebolimento “spontaneo” del muscolo cardiaco).

COME AVVIENE LA DIAGNOSI?

Vi sono vari modi per valutare la funzione cardiaca, ma non esiste un esame specifico per l'insufficienza cardiaca: è una diagnosi che si basa sulla integrazione di vari esami, ma soprattutto su un'accurata raccolta della storia clinica, su una corretta interpretazione dei sintomi e su un attento esame obiettivo.

COME SI CURA?

Esistono varie classificazioni della insufficienza cardiaca; quelle più usate sono la “classe NYHA” che valuta i sintomi, da I (molto sfumati) a IV (molto intensi) e soprattutto la “ACC-AHA” che invece definisce la progressione della malattia, da stadio A (in cui vi è solo il rischio di sviluppare la insufficienza cardiaca) fino allo stadio D (in cui non c'è più risposta alle cure “convenzionali”, famaci o interventi chirurgici, ma si deve ricorrere al trapianto di cuore od all'impianto di una pompa meccanica che aiuti il cuore a pompare il sangue).

Essendo l'insufficienza cardiaca il possibile punto di arrivo di ogni malattia di cuore, la prima cura è quella di prevenire e curare le malattie cardiache prima che arrivino al danno irreversibile del cuore. Ma anche una volta che la insufficienza cardiaca si sia stabilita, esistono molte cure a disposizione: è però necessaria una grande collaborazione tra medico e paziente per poter ottenere dei buoni risultati ed è necessario un grosso impegno da parte del malato.