Skip to content
Pubblicato inSintomi

La galattorrea

La galattorrea è una condizione che comporta la fuoriuscita di liquido dai capezzoli mammari. Quando può verificarsi e come si tratta?

Cos’è la galattorrea e come si cura?

↑ top

Per galattorrea s’intende la fuoriuscita dai capezzoli mammari di una secrezione sierosa, lattescente o lattea nelle donne in età fertile – non nelle donne in post menopausa – al di fuori del periodo dell’allattamento e negli uomini in determinate condizioni patologiche.

La secrezione può essere simile, per composizione, al latte umano normale – anche se con variazioni quantitative dei componenti – oppure al colostro (la prima secrezione mammaria che compare dopo il parto). La sua fuoriuscita può essere spontanea o talmente scarsa da richiedere la spremitura del capezzolo.

La secrezione dal capezzolo è il terzo disturbo a carico della mammella più comune nelle donne, dopo il dolore al seno e la massa mammaria. Durante l’età fertile, fino all’80% delle donne può infatti riferire un episodio di secrezione dal capezzolo. La maggior parte delle secrezioni dal capezzolo è di origine benigna.

L’obiettivo primario della valutazione e del trattamento della galattorrea è quello di differenziare le pazienti con secrezione benigna da quelle che hanno una secrezione patologica (papilloma sottostante, una lesione ad alto rischio o un tumore maligno) e avviare conseguentemente piani terapeutici mirati.

Prenota una visita ginecologica

Tipi di secrezione

↑ top

Cosa vuol dire quando esce liquido dal seno? In base alle caratteristiche con cui si manifesta la perdita di liquido dal capezzolo, si può distinguere tra:

  • secrezione normale, ovvero produzione di latte (allattamento): i normali prodotti secretori del seno sono latte e colostro. Durante la gravidanza e nel periodo postpartum, le ghiandole mammarie si sviluppano e producono latte in risposta a una serie di forze fisiche e biochimiche. La secrezione di latte può continuare per almeno sei mesi dopo il parto o dopo la cessazione dell’allattamento al seno
  • secrezione fisiologica dal capezzolo (galattorrea)  
  • secrezione patologica (sospetta) dal capezzolo. 

Secrezione fisiologica dal capezzolo (galattorrea)

↑ top

La secrezione fisiologica dal capezzolo o galattorrea è definita come secrezione fisiologica dal capezzolo non correlata alla gravidanza o all’allattamento. Si manifesta solitamente come secrezione lattiginosa (biancastra o chiara) bilaterale del capezzolo che coinvolge più dotti, può tuttavia essere anche unilaterale, giallastra, verde, marrone o grigia, ma non sieroematica, non è mai, cioè, tinta di sangue.

Cause e sintomi

↑ top

La galattorrea può comparire in pazienti di qualsiasi età e di entrambi i sessi. Nel 24% circa delle donne è la manifestazione clinica della iperprolattinemia (eccesso dell’ormone prolattina nel sangue), che può essere secondaria a:

Nel 46% dei casi di pazienti con galattorrea, tuttavia, si sono osservati valori di prolattina normali e la comparsa di galattorrea come persistenza di secrezione lattea successiva alla risoluzione di una preesistente iperprolattinemia, molto comune dopo l’allattamento o l’assunzione di farmaci induttori di iperprolattinemia. In questi casi, in assenza di iperprolattinemia, la galattorrea non deve far pensare a una patologia sottostante e in evoluzione. La galattorrea spesso si accompagna a irregolarità dei flussi mestruali e in particolare all’amenorrea, l’assenza dei flussi. Si parla in questo caso di sindrome amenorrea-galattorrea.  Gli studiosi che si sono occupati di questa condizione hanno categorizzato tre grandi sindromi:

  • sindrome di Chiari-Frommel: si manifesta in donne che hanno partorito di recente, con galattorrea e amenorrea che possono perdurare anche molti mesi dopo la gravidanza e lo svezzamento. Non sono presenti patologie diencefalo-ipofisarie, si riscontrano bassi valori di gonadotropine e talvolta l’aumento della prolattina
  • sindrome di Ahumada-del Castillo e sindrome di Forbes-Albright: in questi casi, l’associazione galattorrea-amenorrea è favorita da un adenoma ipofisario noto come adenoma cromofobo
  • sindrome di Zondek-Bromberg-Rozin: una condizione piuttosto rara, che non si associa a precedenti gravidanze o patologie diencefalo-ipofisarie e implica la comparsa di galattorrea, eccessive perdite ematiche dall’utero (menometrorragia), ipertiroidismo, ipoglicemia, ipergonadotropinemia.

Galattorrea e iperprolattinemia

↑ top

La galattorrea, più spesso la cefalea, i disturbi del ritmo mestruale e della fertilità si associano frequentemente a iperprolattinemia. Come si è visto, però, nella galattorrea l’iperprolattinemia a volte è assente e la concentrazione sierica della prolattina è normale. Viceversa si può avere una condizione di iperprolattinemia senza galattorrea. Nel maschio l’iperprolattinemia – associata raramente a galattorrea – causa:

Diagnosi e trattamento

↑ top

La galattorrea associata a iperprolattinemia va ulteriormente indagata tramite un’analisi dei sintomi, un esame obiettivo nonché esami strumentali e di laboratorio al fine di impostare una corretta terapia. Il dosaggio della prolattina va confermato e se i valori sono elevati non bisogna escludere la presenza di un adenoma ipofisario, che va ricercato con una risonanza magnetica della regione ipotalamo-pituitaria senza e con mezzo di contrasto. L’esame clinico cercherà di evidenziare anche la presenza di:

  • disturbi della visione (diplopia, riduzione del campo visivo)
  • esiti di traumi toracici
  • cefalea
  • malattie renali
  • disturbi a carico della tiroide
  • ipogonadismo
  • assunzione di farmaci che possono correlare con elevazione dei valori della prolattina.

Altri esami di laboratorio valuteranno i valori di ACTH, IGF-1, FSH, LH, TSH, FT4, T4. Oltre agli esami di laboratorio e agli esami neuroradiologici, l’ecografia mammaria e la mammografia restano esami di riferimento per lo studio della mammella e delle sue patologie.

In caso di galattorrea associata a iperprolattinemia la cabergolina è il farmaco di scelta per risolvere la sintomatologia. La galattorrea non associata a iperprolattinemia non richiede di solito un trattamento farmacologico. Se fastidiosa, viene trattata con basse dosi di agonisti della dopamina

Prenota una visita ginecologica

Secrezione patologica (sospetta) del capezzolo

↑ top

La secrezione di fluidi diversi dal latte può essere dovuta a un processo patologico nel seno. Generalmente è unilaterale e localizzata in un unico dotto, persistente e spontanea. Può essere sierosa (chiara o gialla), ematica o sieroematica.  Le cause più comuni della secrezione patologica del capezzolo includono:

  • papilloma: la causa più comune di secrezione patologica dal capezzolo è un papilloma benigno (52-57% dei casi), ovvero una crescita papillare epiteliale del rivestimento del dotto mammario. La secrezione associata a un papilloma può variare da chiara a sanguinante. I papillomi solitari possono occasionalmente (15-20% dei casi) ospitare aree di atipia o di carcinoma duttale in situ (DCIS) 
  • ectasia del dotto: l’ectasia (ovvero dilatazione) del dotto è un’altra causa benigna e comune di secrezione patologica del capezzolo, si osserva in circa il 14-33% dei casi patologici di secrezione del capezzolo
  • cancro: il cancro riguarda il 5-20% dei casi di secrezione patologica dal capezzolo. Il tumore maligno più comune associato alla secrezione dal capezzolo in assenza di altri reperti è il DCIS. 
  • infezione: una infezione dei dotti e della ghiandola mammaria possono portare a mastite e questa può causare una secrezione purulenta del capezzolo (mastite periduttale).