- Che cos’è la menopausa?
- Quali sono i primi sintomi della menopausa?
- Come si fa a sapere quando si va in menopausa?
- Quali sono le tre fasi della menopausa?
- Come si presentano le ultime mestruazioni prima della menopausa?
- Forme di menopausa
- Che problemi può dare la menopausa?
- Cosa bisogna fare quando si entra in menopausa?
- Le possibili terapie
Che cos’è la menopausa?
↑ topLa menopausa è la fase fisiologica di transizione nella vita della donna, in cui viene a cessare la funzione mestruale.
Insorge tra i 45-53 anni, non appena l’ovaio diventa atrofico e cessa di rispondere alla stimolazione delle gonadotropine, gli ormoni che regolano le funzioni riproduttive degli organi genitali femminili e maschili.
Molte donne sperimentano esperienze simili, come le vampate di calore e gli sbalzi d’umore; tuttavia è bene ricordare che i sintomi possono essere estremamente variabili e che ogni donna vive in modo soggettivo questo delicato ma fisiologico passaggio.
Alcune cattive abitudini e stili di vita possono anticipare l’età della menopausa, tra cui:
- il fumo di sigaretta, sia il numero di sigarette fumate che il tempo di esposizione al fumo
- il peso corporeo ridotto rispetto al peso ideale, l’alimentazione ricca di grassi, povera di vitamine e sali minerali
- e l’abuso di alcool.
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Quali sono i primi sintomi della menopausa?
↑ topI sintomi della menopausa che ne indicano l’inizio e che sono riconducibili all’assenza di estrogeni, comprendono:
- Sensazioni improvvise di calore, accompagnate da rossore al viso e al tronco
- Secchezza vaginale
- Sudorazione notturna
- Osteoporosi
- Insonnia
I sintomi tardivi sono:
- atrofia vaginale – quindi il dolore durante rapporti sessuali (dispareunia)
- dolori alle articolazioni
- disturbi urinari, come l’incontinenza
Come si fa a sapere quando si va in menopausa?
↑ topSolitamente una donna ha la certezza di essere in menopausa nel momento in cui sono trascorsi almeno 12 mesi dall’ultima mestruazione, ma per una diagnosi certa è necessario monitorare i livelli di alcuni ormoni femminili:
- Gli estrogeni, la loro concentrazione tende a diminuire nel tempo a causa della mancata presenza dei follicoli ovarici
- L’ormone follicolo stimolante, la cui concentrazione tende invece ad aumentare nel tempo
Prima dell’ ultima mestruazione la donna attraversa un periodo chiamato perimenopausa. Questo è un periodo di transizione che precede appunto la menopausa e dura, nella maggior parte dei casi, dai 5 ai 7 anni, in altri casi anche solo un paio di mesi. Questa fase è caratterizzata da una sintomatologia estremamente variabile:
- irregolarità mestruale
- cicli che si avvicinano o saltano
- flussi mestruali abbondanti e dolorosi.
In questo periodo la possibilità di avere una gravidanza si riduce ma non è esclusa: pertanto è necessario continuare a far uso di anticoncezionali.
Quali sono le tre fasi della menopausa?
↑ topIl periodo della vita della donna in cui la funzione riproduttiva e la produzione degli ormoni ovarici cessano gradualmente è detta climaterio. Essa si divide in tre fasi.
- Pre-menopausa: questa fase inizia molto prima della menopausa vera e propria e può durare da alcuni mesi a diversi anni. Le ovaie iniziano a ridurre la produzione di estrogeni e progesterone, causando irregolarità nei cicli mestruali. Possono iniziare a presentarsi sintomi come vampate di calore e sbalzi d’umore, in particolare quando ci si avvicina all’inizio della menoausa (perimenopausa)
- Menopausa: la menopausa si verifica quando la donna ha avuto 12 mesi consecutivi senza mestruazioni. Questo momento segna la fine della fertilità e la conclusione della pre-menopausa. È il punto in cui i livelli di estrogeni sono significativamente ridotti. I sintomi iniziati durante la perimenopausa possono continuare
- Post-menopausa: questa fase inizia subito dopo la menopausa e continua per il resto della vita di una donna. Durante la post-menopausa, i sintomi della menopausa possono diminuire, ma le donne possono affrontare nuove sfide legate alla riduzione degli estrogeni, come un aumento del rischio di osteoporosi e malattie cardiovascolari
Come si presentano le ultime mestruazioni prima della menopausa?
↑ topLe ultime mestruazioni prima della menopausa (perimenopausa) sono spesso precedute da un periodo di irregolarità nel ciclo mestruale.
Le mestruazioni possono essere più brevi, più lunghe, più abbondanti o più leggere del solito. L’intervallo tra i cicli può variare, con ritardi significativi o mestruazioni ravvicinate (ogni 20-25 giorni) e alcune donne possono sperimentare salti nei cicli mestruali.
Forme di menopausa
↑ topOltre a quella fisiologica, possono presentarsi in particolari circostanze altre forme di menopausa.
- Menopausa artificiale: forma provocata da ipofisectomia (rimozione chirurgica dell’ipofisi, la principale ghiandola endocrina), ovariectomia (rimozione chirurgica di una o entrambe le ovaie), irradiazione o chemioterapia
- Menopausa maschile o climaterio: periodo della vita critico nell’uomo, corrispondente a quello del climaterio nella donna, ma meno definito. Ai cambiamenti del sistema endocrino si affiancano segni e sintomi somatici e psicologici. È spesso caratterizzato dalla necessità di svegliarsi di notte per urinare (nicturia), affaticamento, indecisione, diminuzione delle pulsioni sessuali e impotenza erettile ed eiaculatoria di vario grado
- Menopausa prematura o precoce: prematura interruzione della funzionalità ovarica ciclica. Se ciò non è dovuto a una malattia sistemica, a grave malnutrizione o a cause endocrine note, come un tumore distruttivo dell’ipofisi, le cause sono ignote. Questa forma di menopausa può manifestarsi prima dei 40 anni o tra i 40 e 45 anni
- Menopausa tardiva: si ha quanto la menopausa tende ad arrivare dopo i 53 anni
Che problemi può dare la menopausa?
↑ topLa menopausa non è una malattia, ma un passaggio fisiologico complesso che determina numerosi cambiamenti a livello fisico e psicologico nella donna. Possono verificarsi alcuni problemi, tra i quali:
- Ansia
- Artralgia
- Aumento del peso corporeo
- Aumento del colesterolo
- Calo della libido e del desiderio sessuale
- Calo dell’umore
- Cefalea
- Deficit di memoria e di concentrazione
- Dolori muscolare
- Irritabilità
- Palpitazioni
- Rischio di malattia coronaria
- Secchezza della vagina
- Secchezza di pelle e capelli
- Sudorazione notturna
- Osteoporosi
- Vampate di calore
Cosa bisogna fare quando si entra in menopausa?
↑ topQuando si entra in menopausa è necessario:
- Ridurre l’apporto calorico
- Aumentare l’attività fisica
Inoltre, insieme al proprio ginecologo è necessario valutare insieme:
- Una terapia ormonale sostitutiva
- Terapie non ormonali quali l’utilizzo di gel riequilibranti vaginali non ormonali, fitoestrogeni, integratori di calcio e vitamina D, sedativi
Ogni donna vive questo periodo in modo diverso; molte donne sperimentano sintomi simili, ma il modo in cui la menopausa viene vissuta dipende anche dalla consapevolezza e dalla tranquillità nell’attraversare questo momento.
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Le possibili terapie
↑ topLa cosiddetta terapia naturale utilizza i fitoestrogeni, che hanno un’azione simile a quella degli estrogeni. Sono presenti in molti tipi di piante: gli isoflavoni derivano dalla soia, i cumestani si trovano nel trifoglio rosso e nei germogli, i Lignani nei semi di lino e in alcuni cereali. Tuttavia, gli esiti della ricerca su questa tipologia di terapia sono contrastanti.
La terapia ormonale, TOS, è in grado invece di contrastare in modo efficace i sintomi più fastidiosi come le vampate di calore, le sudorazioni notturne, l’insonnia e tutti i disturbi precoci dovuti alla carenza di estrogeni. Inoltre, dimezza l’esposizione al rischio di patologie cardiovascolari che purtroppo rappresenta la prima causa di morte dopo i 50 anni, proprio come negli uomini. La terapia ormonale altresì non aumenta la probabilità di essere colpite da tumori, purché la si inizi presto, tra i 45 ed i 60 anni di età.
Esistono più tipi di terapie ormonali: il cerotto, la pillola e le terapie somministrabili per via vaginale.
La TOS è controindicata in tutte le donne che hanno contratto un tumore al seno, all’utero o alle ovaie, in donne con pregresse trombosi, embolie, emicrania con aura ed epatopatie. In generale, è bene discutere della possibilità di avviare una terapia ormonale con il proprio medico, perché non sempre è necessaria o efficace.
Secchezza vaginale
↑ topL’’atrofia vulvo-vaginale successiva alla diminuzione degli estrogeni può generare fastidi e disturbi; in particolare può essere causa di secchezza vaginale. Le terapie sono numerose:
- lubrificanti
- idratanti
- terapia ormonale
- laser-terapia vaginale (non dolorosa, senza effetti collaterali, valida alternativa alle terapie ormonali)
Il laser migliora la secchezza e il bruciore vaginale e riduce il dolore durante i rapporti sessuali, stimolando la produzione di collagene e di fibre elastiche.
La scheda si basa sulle informazioni contenute nel “Dizionario Medico” di Antonio Cancellara (Verduci Editore)