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Pubblicato inSantagostinopedia

Il carcinoma. Tipi, diagnosi, terapie

Con il termine carcinoma si intende un tumore maligno che origina da una cellula epiteliale e che rappresenta il tipo di cancro più frequente.

Che tipo di tumore è il carcinoma?

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Il carcinoma è un tumore maligno che origina da una cellula di tipo epiteliale e che prolifera in modo incontrollato. Questo tipo di tumore ha un buon potere infiltrante, intaccando regioni anatomiche vicine, e metastatizzante, diffondendosi per mezzo del sangue e del circolo linfatico in altri tessuti e organi.

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Quali sono i sintomi di un carcinoma?

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I sintomi del carcinoma variano a seconda del tipo e dello stadio. Alcuni segnali di allarme possono manifestarsi precocemente, come la presenza di noduli non dolenti nella mammella, e richiedono una valutazione medica immediata. Altri sintomi possono essere perdita di peso, febbre, affaticamento, o inappetenza. Sintomi specifici possono indicare il tumore in sedi specifiche, come sangue nelle urine o nelle feci, alterazioni delle abitudini intestinali o dolore persistente.

I segnali d’allarme includono anche problemi di udito o vista, nausea ricorrente, tosse cronica, linfonodi ingrossati e cambiamenti nella pelle o cambiamenti relativi ai nei. La diagnosi precoce è essenziale per aumentare le possibilità di cura, e questi sintomi devono essere presi sul serio, anche se possono essere causati da altre condizioni.

La presenza dei segni generici indicati, come stanchezza, febbre o perdita di peso, richiede comunque ulteriori indagini per escludere la possibilità di un tumore.

Che differenza c’è tra carcinoma e melanoma?

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Alcuni tipi di carcinomi, a differenza di altri tumori a livello cutaneo, come il melanoma, danno raramente metastasi e quindi solitamente riescono a essere rimossi quando sono ancora localizzati.

Quali sono gli stadi di un carcinoma?

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Prognosi ed estensione tumorale sono descritte dal termine stadio. Ci sono quattro livelli di stadiazione:

  • stadio 1, quando il carcinoma è circoscritto alla zona da dove è originato
  • stadio 2, quando i tessuti circostanti sono interessati
  • stadio 3, quando oltre ai tessuti circostanti sono colpiti anche i vicini linfonodi
  • stadio 4, sono presenti metastasi, ovvero l’estensione interessa altre parti del corpo.

Il grado di aggressività di un carcinoma è un ulteriore parametro di classificazione. Questo parametro, indicato con la lettera G, varia da 1 a 4. Il grado 1 (G1) rappresenta un tumore altamente differenziato, in cui le cellule tumorali somigliano notevolmente a quelle normali del tessuto d’origine. Questi tumori crescono lentamente, mostrano bassa invasività e, se trattati tempestivamente, hanno una prognosi favorevole.

Al contrario, il grado 4 (G4) indica un tumore poco differenziato, in cui le cellule tumorali si discostano notevolmente da quelle normali, diventando quasi irriconoscibili. Questi tumori crescono e si diffondono rapidamente. Se la lettera G è seguita dalla lettera x (Gx), il grado di differenziazione non può essere determinato. I tumori ben differenziati sono meno aggressivi, mentre quelli poco differenziati sono altamente aggressivi, con una corrispondenza diretta tra grado di differenziazione e aggressività del tumore.

Cosa provoca il carcinoma?

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Il carcinoma si sviluppa a causa di mutazioni irreparabili nel DNA. In questo modo viene impedita la regolazione accurata dei processi di crescita, di divisione e di morte della cellula.

Per fornire un inquadramento generale, si può dire che il carcinoma può essere causato da diversi fattori, tra cui:

Alcuni stili di vita poco salutari possono favorire lo sviluppo del carcinoma, come una dieta ricca di cibi processati e povera di frutta, verdura e fibre, la mancanza di attività fisica regolare e l’eccessivo consumo di alcol. Inoltre, l’esposizione a sostanze tossiche sul luogo di lavoro o nell’ambiente circostante può aumentare il rischio di carcinoma. La genetica può anche giocare un ruolo, con alcuni tipi di carcinoma a spiccata predisposizione genetica come nei casi del tumore al colon,  del tumore ovarico o mammario.

Ridurre l’esposizione a questi fattori di rischio e adottare uno stile di vita sano, che comprenda una dieta equilibrata, l’esercizio fisico regolare e l’astensione dal fumo e dall’abuso di alcol, può contribuire significativamente a prevenire il carcinoma.

Differenti tipi di carcinoma

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Esistono differenti tipi di carcinoma. Questi si differenziano a seconda del tipo di cellula epiteliale da cui traggono origine, ad esempio:

  • Carcinoma a cellule basali, tumore localmente invasivo e ad accrescimento lento, che si manifesta con rare metastasi e si localizza prevalentemente nell’epidermide o nei follicoli piliferi. Colpiscono in genere il volto delle persone anziane
  • Carcinoma a cellule squamose, composto da elementi stratificati di epitelio squamoso. È la forma più frequente di carcinoma della cute, della mucosa orale, dell’esofago, della laringe, dei bronchi, del collo dell’utero e della vagina
  • C. a piccole cellule, tumore del polmone. Le cellule tumorali possono essere rotonde, ovoidali o fusiformi. È più frequente nei fumatori di sigarette. Dà metastasi precoci per cui è difficile da trattare, pur essendo sensibile alla radioterapia
  • Carcinoma del collo dell’utero è, come frequenza, il secondo tumore maligno femminile. Più spesso è un carcinoma a cellule squamose (95%), raramente un adenocarcinoma (5%)
  • C. dell’esofago, più frequente nell’uomo. Sembrano rivestire importanza eziologica la flogosi indotta dall’acalasia e dalle stenosi esofagee e l’irritazione cronica provocata dall’ingestione eccessiva di alcool
  • C. della prostata, raro prima dei 60 anni di età, metastatizza precocemente alle ossa della pelvi e localmente può dare un’ostruzione uretrale con conseguente insufficienza renale
  • C. della vulva, più frequente in età postmenopausale
  • Carcinoma dello stomaco, abbastanza frequente, si riscontra prevalentemente nei maschi oltre i 40 anni di età. È favorito dalla gastrite atrofica dell’anemia perniciosa, dalla gastrite cronica, dall’ulcera peptica e dall’acloridria.

Diagnosi

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Per diagnosticare un carcinoma è necessario che i medici facciano una biopsia nella zona sospetta. Questo permetterà di studiare e avere informazioni sia sulle caratteristiche cellulari che molecolari. Due parametri importanti nel valutare e descrivere un carcinoma sono la stadiazione (4 diversi livelli che riguardano: grandezza neoplasia, potere infiltrante, capacità metastatizzanti) e il grado (indice di quanto la neoplasia abbia determinato un cambiamento nell’aspetto morfologico delle cellule epiteliali andandone a modificare l’aspetto originale).

Quando il tumore è maligno?

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Un tumore diventa maligno nel momento in cui le cellule cominciano a replicarsi e a diffondersi in varie zone dell’organismo, muovendosi attraverso il sistema circolatorio, il flusso sanguigno e il sistema linfatico.

Qual è il carcinoma più aggressivo?

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Il carcinoma al seno triplo negativo. Il termine triplo negativo indica che questo tipo di tumore presenta cellule che non hanno, sulla superficie, i tre bersagli su cui punta la terapia:

  • recettore degli estrogeni
  • recettore dei progestinici
  • iperespressione di HER2.

HER2 è un gene che, nel dettaglio, viene definito oncogene, perché capace di determinare una crescita di cellule tumorali incontrollata.

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Come si cura il carcinoma?

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Il trattamento, la cura e la prognosi del carcinoma dipendono dal tipo di tumore, dallo stadio della malattia e dalle caratteristiche del paziente. I trattamenti principali includono:

  • chirurgia, che mira a rimuovere il tumore e il tessuto circostante
  • radioterapia, che utilizza radiazioni ad alta energia per danneggiare le cellule tumorali e impedire la loro crescita
  • chemioterapia, che utilizza farmaci per uccidere o rallentare la crescita delle cellule cancerose.

La più recente terapia oncologica sistemica è data dalla immunoterapia, e si divide in due forme: l’immunoterapia cellulare passiva e l’immunoterapia cellulare attiva. I farmaci immunoterapici sono ampiamente utilizzati per trattare diversi tumori solidi, da soli o in combinazione con la chemioterapia. Ma non sono efficaci contro i tumori del sangue e del midollo osseo. Un esempio di immunoterapia è la terapia CAR-T, che consiste nel somministrare al paziente cellule T modificate geneticamente per riconoscere e attaccare le cellule tumorali.