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Le malattie renali

A cura di
Giovanni
Banfi

La descrizione delle principali sintomatologie delle malattie renali, utili per attuare la migliore prevenzione, a cura di un nostro nefrologo specialista.

I RENI, QUESTI SCONOSCIUTI     

Organi fondamentali per il buon funzionamento dell'organismo, i reni sono "crocevia" di numerosi e delicati processi: filtrano il sangue depurandolo dalle scorie che produciamo quotidianamente e che vengono eliminate con l'urina, mantengono costante la composizione chimica del sangue, producono sostanze che regolano il metabolismo osseo e la pressione arteriosa. Quando si ammalano, spesso senza dare sintomi, questo lavoro viene a mancare e l'organismo va incontro a disfunzioni che devono essere diagnosticate precocemente per evitarne la progressione e il peggioramento.      

IL PRINCIPALE FATTORE DI RISCHIO: LE MALATTIE SISTEMICHE

Le malattie renali possono colpire adulti e bambini. Le cause possono essere diverse, tuttavia il principale fattore di rischio è rappresentato da malattie metaboliche e degenerative come il diabete, l'elevato tasso di grassi nel sangue, l'ipertensione arteriosa, l'obesità, che producono un precoce invecchiamento di diversi organi, tra cui i reni.
Spesso, purtroppo, l'insufficienza renale non è accompagnata da disturbi specifici, se non in una fase avanzata. Per via di questo modo subdolo di evolvere, è bene che, chi soffre di queste malattie effettui controlli periodici della funzione renale, con esami del sangue e delle urine.
Una funzione renale alterata è un campanello d'allarme e un indice di particolare gravità della malattia sistemica stessa.

 

QUANDO I SINTOMI CI SONO 

Un dolore improvviso e intermittente al fianco, che può estendersi all'inguine dello stesso lato, con disturbi della minzione o presenza di urine torbide o rosse per presenza di sangue, è manifestazione di una colica renale, dovuta al tentativo di espulsione di concrezioni saline, cioè i calcoli, lungo le vie urinarie.  
Un dolore in sede lombare, accompagnato da sangue nelle urine, può essere sintomo di cisti nel rene, o, nei casi più gravi, di tumore.
Questi disturbi meritano un approfondimento diagnostico, che comprenda un semplice esame delle urine, sia chimico che microscopico, e un'ecografia renale.    

Altri sintomi di disfunzione renale sono gli edemi, cioè gonfiori agli arti inferiori, che si possono estendere anche al tronco e al volto, e che sono causati dall'accumulo di liquidi dovuto alla forte riduzione della quantità di urine emesse giornalmente. Gli edemi possono essere sintomi di nefriti, infiammazioni dei reni che possono essere croniche o viceversa curabili.
La nefrite può essere segnata anche da disturbi vaghi e passeggeri (febbre bassa e intermittente, stanchezza, dolori articolari). Anche in questi casi è bene non indugiare e fare gli approfondimenti clinici necessari presso ambulatori ospedalieri specializzati in nefrologia.
La tempestività nel riconoscere la malattia è infatti fondamentale per prevenire e curarne le complicazioni.

L'ALIMENTAZIONE   

Quando la perdita di funzione del rene è pari al 30-50% la diuresi aumenta, perché il rene è incapace di concentrare le urine. È importante allora bere molto, soprattutto in caso di perdite di liquidi (forte sudorazione, febbri prolungate, diarrea, ecc). Inoltre il rene "insufficiente" non riesce a eliminare alcuni elementi come i fosfati, di cui son ricche le proteine animali (latticini, carne, pesce).
È quindi necessario ridurne l'assunzione, perché l'accumulo del fosforo nel sangue porta a un progressivo e grave impoverimento del tessuto osseo.
Una dieta con poche proteine animali riduce anche l'accumulo di radicali acidi nel sangue, anch'essi dannosi al metabolismo osseo.       
Questi provvedimenti diventano sempre più importanti con il progredire dell'insufficienza renale.