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Il carcinoma. Tipi, diagnosi, terapie


Con il termine carcinoma si intende un tumore maligno che origina da una cellula epiteliale, rappresenta il tipo di cancro più frequente. Dai sintomi al trattamento, tutto quello che c'è da sapere

Che tipo di tumore è il carcinoma?

Il carcinoma è un tumore maligno che origina da una cellula di tipo epiteliale e che prolifera in modo incontrollato. Questo tipo di tumore ha un buon potere infiltrante, intaccando regioni anatomiche vicine, e metastatizzante, diffondendosi per mezzo del sangue e del circolo linfatico in altri tessuti e organi.

Quali sono i sintomi di un carcinoma?

I sintomi del carcinoma variano a seconda del tipo e dello stadio. Alcuni segnali di allarme possono manifestarsi precocemente, come la presenza di noduli non dolenti nella mammella, e richiedono una valutazione medica immediata. Altri sintomi possono essere perdita di peso, febbre, affaticamento, o inappetenza. Sintomi specifici possono indicare il tumore in sedi specifiche, come sangue nelle urine o nelle feci, alterazioni delle abitudini intestinali o dolore persistente.

I segnali d’allarme includono anche problemi di udito o vista, nausea ricorrente, tosse cronica, linfonodi ingrossati e cambiamenti nella pelle o cambiamenti relativi ai nei. La diagnosi precoce è essenziale per aumentare le possibilità di cura, e questi sintomi devono essere presi sul serio, anche se possono essere causati da altre condizioni.

La presenza dei segni generici indicati, come stanchezza, febbre o perdita di peso, richiede comunque ulteriori indagini per escludere la possibilità di un tumore.

Che differenza c’è tra carcinoma e melanoma?

Alcuni tipi di carcinomi, a differenza di altri tumori a livello cutaneo, come il melanoma, danno raramente metastasi e quindi solitamente riescono a essere rimossi quando sono ancora localizzati.

Quali sono gli stadi di un carcinoma?

Prognosi ed estensione tumorale sono descritte dal termine stadio. Ci sono quattro livelli di stadiazione:

  • stadio 1, quando il carcinoma è circoscritto alla zona da dove è originato
  • stadio 2, quando i tessuti circostanti sono interessati
  • stadio 3, quando oltre ai tessuti circostanti sono colpiti anche i vicini linfonodi
  • stadio 4, sono presenti metastasi, ovvero l’estensione interessa altre parti del corpo.

Il grado di aggressività di un carcinoma è un ulteriore parametro di classificazione. Questo parametro, indicato con la lettera G, varia da 1 a 4. Il grado 1 (G1) rappresenta un tumore altamente differenziato, in cui le cellule tumorali somigliano notevolmente a quelle normali del tessuto d'origine. Questi tumori crescono lentamente, mostrano bassa invasività e, se trattati tempestivamente, hanno una prognosi favorevole.

Al contrario, il grado 4 (G4) indica un tumore poco differenziato, in cui le cellule tumorali si discostano notevolmente da quelle normali, diventando quasi irriconoscibili. Questi tumori crescono e si diffondono rapidamente. Se la lettera G è seguita dalla lettera x (Gx), il grado di differenziazione non può essere determinato. I tumori ben differenziati sono meno aggressivi, mentre quelli poco differenziati sono altamente aggressivi, con una corrispondenza diretta tra grado di differenziazione e aggressività del tumore.

Cosa provoca il carcinoma?

Il carcinoma si sviluppa a causa di mutazioni irreparabili nel DNA. In questo modo viene impedita la regolazione accurata dei processi di crescita, di divisione e di morte della cellula.

Per fornire un inquadramento generale, si può dire che il carcinoma può essere causato da diversi fattori, tra cui:

Alcuni stili di vita poco salutari possono favorire lo sviluppo del carcinoma, come una dieta ricca di cibi processati e povera di frutta, verdura e fibre, la mancanza di attività fisica regolare e l’eccessivo consumo di alcol. Inoltre, l’esposizione a sostanze tossiche sul luogo di lavoro o nell’ambiente circostante può aumentare il rischio di carcinoma. La genetica può anche giocare un ruolo, con alcuni tipi di carcinoma a spiccata predisposizione genetica come nei casi del tumore al colon,  del tumore ovarico o mammario.

Ridurre l’esposizione a questi fattori di rischio e adottare uno stile di vita sano, che comprenda una dieta equilibrata, l’esercizio fisico regolare e l’astensione dal fumo e dall’abuso di alcol, può contribuire significativamente a prevenire il carcinoma.

Differenti tipi di carcinoma

Esistono differenti tipi di carcinoma. Questi si differenziano a seconda del tipo di cellula epiteliale da cui traggono origine, ad esempio:

  • Carcinoma a cellule basali, tumore localmente invasivo e ad accrescimento lento, che si manifesta con rare metastasi e si localizza prevalentemente nell’epidermide o nei follicoli piliferi. Colpiscono in genere il volto delle persone anziane
  • Carcinoma a cellule squamose, composto da elementi stratificati di epitelio squamoso. È la forma più frequente di carcinoma della cute, della mucosa orale, dell’esofago, della laringe, dei bronchi, del collo dell’utero e della vagina
  • C. a piccole cellule, tumore del polmone. Le cellule tumorali possono essere rotonde, ovoidali o fusiformi. È più frequente nei fumatori di sigarette. Dà metastasi precoci per cui è difficile da trattare, pur essendo sensibile alla radioterapia
  • Carcinoma del collo dell’utero è, come frequenza, il secondo tumore maligno femminile. Più spesso è un carcinoma a cellule squamose (95%), raramente un adenocarcinoma (5%)
  • C. dell’esofago, più frequente nell’uomo. Sembrano rivestire importanza eziologica la flogosi indotta dall’acalasia e dalle stenosi esofagee e l’irritazione cronica provocata dall’ingestione eccessiva di alcool
  • C. della prostata, raro prima dei 60 anni di età, metastatizza precocemente alle ossa della pelvi e localmente può dare un’ostruzione uretrale con conseguente insufficienza renale
  • C. della vulva, più frequente in età postmenopausale
  • Carcinoma dello stomaco, abbastanza frequente, si riscontra prevalentemente nei maschi oltre i 40 anni di età. È favorito dalla gastrite atrofica dell’anemia perniciosa, dalla gastrite cronica, dall’ulcera peptica e dall’acloridria.

Diagnosi

Per diagnosticare un carcinoma è necessario che i medici facciano una biopsia nella zona sospetta. Questo permetterà di studiare e avere informazioni sia sulle caratteristiche cellulari che molecolari. Due parametri importanti nel valutare e descrivere un carcinoma sono la stadiazione (4 diversi livelli che riguardano: grandezza neoplasia, potere infiltrante, capacità metastatizzanti) e il grado (indice di quanto la neoplasia abbia determinato un cambiamento nell'aspetto morfologico delle cellule epiteliali andandone a modificare l'aspetto originale).

Quando il tumore è maligno?

Un tumore diventa maligno nel momento in cui le cellule cominciano a replicarsi e a diffondersi in varie zone dell'organismo, muovendosi attraverso il sistema circolatorio, il flusso sanguigno e il sistema linfatico.

Qual è il carcinoma più aggressivo?

Il carcinoma al seno triplo negativo. Il termine triplo negativo indica che questo tipo di tumore presenta cellule che non hanno, sulla superficie, i tre bersagli su cui punta la terapia:

  • recettore degli estrogeni
  • recettore dei progestinici
  • iperespressione di HER2.

HER2 è un gene che, nel dettaglio, viene definito oncogene, perché capace di determinare una crescita di cellule tumorali incontrollata.

Come si cura il carcinoma?

Il trattamento, la cura e la prognosi del carcinoma dipendono dal tipo di tumore, dallo stadio della malattia e dalle caratteristiche del paziente. I trattamenti principali includono:

  • chirurgia, che mira a rimuovere il tumore e il tessuto circostante
  • radioterapia, che utilizza radiazioni ad alta energia per danneggiare le cellule tumorali e impedire la loro crescita
  • chemioterapia, che utilizza farmaci per uccidere o rallentare la crescita delle cellule cancerose.

La più recente terapia oncologica sistemica è data dalla immunoterapia, e si divide in due forme: l’immunoterapia cellulare passiva e l’immunoterapia cellulare attiva. I farmaci immunoterapici sono ampiamente utilizzati per trattare diversi tumori solidi, da soli o in combinazione con la chemioterapia. Ma non sono efficaci contro i tumori del sangue e del midollo osseo. Un esempio di immunoterapia è la terapia CAR-T, che consiste nel somministrare al paziente cellule T modificate geneticamente per riconoscere e attaccare le cellule tumorali.