In cosa consiste la visita endocrinologica?
La visita endocrinologica è un controllo specialistico condotto da un medico endocrinologo, ovvero uno specialista che si occupa dello studio e della cura delle patologie legate al sistema ormonale. Questo tipo di visita ha l’obiettivo di valutare il corretto funzionamento delle ghiandole endocrine, come tiroide, ipofisi, surreni, ovaie e testicoli, che producono ormoni fondamentali per regolare metabolismo, crescita, riproduzione e molte altre funzioni vitali.
Quando è necessaria la visita endocrinologica in gravidanza?
La visita endocrinologica in gravidanza può rivelarsi fondamentale in diversi casi. Durante la gestazione, infatti, il corpo della donna subisce profondi cambiamenti ormonali per sostenere lo sviluppo del feto e garantire il corretto andamento della gravidanza.
In presenza di alterazioni ormonali, in particolare a carico della tiroide o in situazioni come il diabete gestazionale, il supporto dell’endocrinologo diventa essenziale. Questa visita è indicata in caso di diagnosi nota di ipotiroidismo, ipertiroidismo, diabete, ovaio policistico o altre condizioni endocrine, ma anche quando emergono sintomi sospetti come:
Inoltre, un consulto può essere raccomandato se si ha una familiarità con disturbi endocrini, oppure se si è riscontrata una patologia ormonale in precedenti gravidanze.
Effettuare una prima visita in gravidanza consente di valutare tempestivamente eventuali disfunzioni e stabilire un piano di trattamento sicuro ed efficace. Il monitoraggio prosegue, se necessario, anche nel post-parto, fase in cui la rapida variazione dei livelli ormonali può provocare nuovi squilibri, soprattutto in pazienti già fragili dal punto di vista endocrino.
Come si svolge la prima visita endocrinologica in gravidanza?
Durante la prima visita endocrinologica, lo specialista raccoglie informazioni sulla storia clinica e familiare della paziente, sulle eventuali gravidanze precedenti, su disturbi già diagnosticati o sintomi in corso. Successivamente, il medico procede con un’esame obiettivo, osservando segni clinici che potrebbero indicare alterazioni endocrine (gonfiore del collo, variazioni del peso corporeo, tachicardia, alterazioni cutanee o altri elementi significativi).
In base al quadro emerso, può prescrivere esami specifici del sangue per valutare i livelli ormonali, come TSH, FT3, FT4 per la tiroide, e, se necessario, esami più approfonditi come il dosaggio di anticorpi o un’ecografia tiroidea. L’obiettivo della prima visita è duplice: da un lato, stabilire se ci siano condizioni da trattare o monitorare; dall’altro, pianificare un percorso di controlli periodici, adattando eventuali terapie ormonali in corso alle nuove esigenze della gravidanza.
Come prepararsi all’esame?
Non è necessaria una preparazione particolare per la visita, ma è sempre utile portare con sé eventuali esami precedenti o prescrizioni mediche, per agevolare una valutazione accurata (esami del sangue recenti, ecografie, referti medici precedenti, eventuali terapie già in corso e l’elenco dei farmaci assunti). È utile anche annotare sintomi percepiti, anche quelli lievi come stanchezza persistente, ansia, variazioni del peso corporeo, tremori o intolleranza al caldo e al freddo. Questi dettagli possono offrire all’endocrinologo indizi preziosi per orientare correttamente la valutazione.