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Pubblicato inSalute

I capperi: a cosa fanno bene

I capperi non sono solo un condimento: possiedono proprietà antiossidanti, digestive e vasoprotettive. Scopri benefici, controindicazioni e come integrarli nella dieta

capperi proprietà

I capperi sono piccoli boccioli floreali della pianta Capparis spinosa, usati da secoli nella cucina mediterranea. Noti per il loro gusto pungente e aromatico, i capperi non sono solo un ingrediente saporito: apportano numerosi benefici alla salute grazie alle loro proprietà nutrizionali e antiossidanti.

Ma a cosa fanno bene i capperi, esattamente? E ci sono controindicazioni nel caso di un loro consumo regolare? In questo articolo approfondiamo tutte le caratteristiche nutrizionali, i benefici e le cautele da osservare nell’assunzione di questi curiosi alimenti.

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Capperi: cosa sono e quali sono le caratteristiche botaniche

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I capperi sono i boccioli non ancora sbocciati della pianta del cappero, raccolti a mano e successivamente messi sotto sale o conservati in salamoia. Originaria dell’area mediterranea, la Capparis spinosa è una pianta resistente alla siccità, nota per la sua capacità di crescere anche in terreni rocciosi e poveri.

Oltre all’impiego gastronomico, i capperi hanno una lunga tradizione nella medicina popolare, utilizzati per favorire la digestione e trattare reumatismi, problemi epatici e disturbi della pelle.

Capperi: valori nutrizionali

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I capperi sono alimenti poco calorici ma ricchi di sostanze fitochimiche utili all’organismo. Ecco una panoramica sui principali nutrienti per 100 g di prodotto (in salamoia):

Il contenuto di vitamina K e flavonoidi antiossidanti come la quercetina e la rutina conferisce ai capperi un importante ruolo protettivo contro infiammazione e stress ossidativo.

Capperi benefici per la salute

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Azione antiossidante e anti-infiammatoria

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I capperi sono ricchi di flavonoidi, in particolare quercetina e rutina, che proteggono le cellule dallo stress ossidativo. Queste sostanze aiutano a prevenire l’invecchiamento cellulare, contribuiscono alla salute cardiovascolare e svolgono un’azione antinfiammatoria naturale.

Supporto al sistema cardiovascolare

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Grazie al contenuto di rutina, un glicoside che rafforza i capillari e migliora la circolazione, i capperi possono aiutare a ridurre il rischio di fragilità vascolare, gonfiori e micro-emorragie. Alcuni studi indicano che la rutina contribuisce a ridurre la pressione arteriosa e i livelli di colesterolo LDL.

Salute delle ossa e coagulazione del sangue

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I capperi contengono vitamina K, che favorisce la coagulazione del sangue e partecipa alla mineralizzazione ossea, aiutando a prevenire condizioni come l’osteoporosi, soprattutto in età avanzata.

Miglioramento della digestione

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Nella tradizione popolare, i capperi sono considerati un rimedio digestivo. Hanno proprietà carminative e epatoprotettive, aiutano cioè a ridurre i gas intestinali e sostenere il fegato nel suo lavoro di detossificazione.

Azione diuretica e depurativa

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I capperi stimolano la diuresi e possono essere utili per chi soffre di ritenzione idrica o ha bisogno di depurare l’organismo. Il contenuto in fibre, inoltre, favorisce la regolarità intestinale.

Che vitamina hanno i capperi?

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I capperi sono una discreta fonte di vitamina K, presente in quantità pari a circa il 20% del fabbisogno giornaliero con una porzione da 100 grammi. Contengono anche vitamina C e vitamina A in tracce, con un effetto antiossidante aggiuntivo.

Quanto ferro contengono i capperi?

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Una porzione da 100 g di capperi contiene circa 1,7 mg di ferro, pari a circa il 10% del fabbisogno giornaliero di un adulto. Sebbene non siano tra le fonti principali di ferro, contribuiscono comunque all’apporto totale quotidiano, soprattutto se inseriti in una dieta varia.

Capperi: controindicazioni e quando evitarli

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Sebbene i capperi siano generalmente sicuri per la maggior parte delle persone, ci sono alcune controindicazioni da tenere presenti, soprattutto legate al loro alto contenuto di sodio.

Pressione alta e problemi renali

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I capperi conservati in salamoia o sotto sale possono contenere quantità elevate di sodio. Un consumo eccessivo può contribuire all’aumento della pressione arteriosa e causare ritenzione idrica, aggravando condizioni cardiovascolari o renali. Chi ha la pressione alta dovrebbe limitarne l’assunzione o preferire capperi sciacquati bene o dissalati.

Terapia con anticoagulanti

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A causa del contenuto di vitamina K, i capperi possono interferire con farmaci anticoagulanti come il warfarin, influenzando il tempo di coagulazione. È consigliato consultare il proprio medico se si segue questo tipo di terapia.

 Allergie o intolleranze

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Raramente, i capperi possono scatenare reazioni allergiche o intolleranze, soprattutto in persone sensibili a piante appartenenti alla stessa famiglia (Capparaceae). I sintomi possono includere prurito, orticaria o problemi digestivi.

Come si mangiano i capperi?

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I capperi si utilizzano comunemente come condimento o ingrediente aromatizzante in numerose ricette. Si possono consumare:

  • Al naturale (dopo dissalatura o risciacquo)

  • In salamoia (vanno risciacquati per eliminare l’eccesso di sale)

  • Sotto aceto (più delicati, ma con un sapore più pungente)

  • Fritti o essiccati (ottimi come guarnizione croccante)

Sono perfetti per insaporire piatti a base di:

  • Carne o pesce (es. vitello tonnato, pollo alla cacciatora, filetti di tonno)

  • Pasta (es. spaghetti con acciughe e capperi)

  • Verdure (peperonata, caponata, insalate)

  • Salse e tapenade (purea di olive e capperi)

Per moderare il contenuto di sodio, puoi dissalare i capperi lasciandoli in acqua fredda per 15–20 minuti e poi sciacquandoli sotto acqua corrente.

Quanti capperi si possono mangiare al giorno?

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Non esiste una dose “limite” ufficiale, ma in linea generale è consigliabile:

  • Non superare 15-20 g al giorno di capperi conservati (pari a circa 1 cucchiaio)

  • Sceglierli ben risciacquati o dissalati, soprattutto se si segue una dieta iposodica

  • Evitare l’uso quotidiano se si hanno problemi di pressione alta, reni o cuore

In assenza di particolari patologie, i capperi sono sicuri e salutari, se inseriti in una dieta varia ed equilibrata.

Curiosità: perché i capperi sono piccanti?

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Il sapore pungente dei capperi deriva dalla presenza di glucosinolati e enzimi che, al momento della rottura del bocciolo, si trasformano in composti aromatici come il metil-isotiocianato, responsabile del retrogusto piccante.

Questo meccanismo è simile a quello che avviene nella senape o nel rafano, ed è una forma di difesa naturale della pianta.

I capperi fanno bene alla pelle?

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Sebbene non siano un alimento “cosmetico” diretto, il contenuto di antiossidanti (quercetina, vitamina C, rutina) può contribuire alla salute della pelle, contrastando i radicali liberi responsabili dell’invecchiamento cutaneo. Inoltre, nella medicina tradizionale, gli estratti di cappero sono stati utilizzati per trattare dermatiti e arrossamenti, anche se mancano prove cliniche solide.

Domande frequenti

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A cosa fanno bene i capperi?

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I capperi aiutano a migliorare la circolazione, proteggono i vasi sanguigni, favoriscono la digestione e hanno proprietà antiossidanti e antinfiammatorie.

Che vitamina hanno i capperi?

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Principalmente vitamina K, ma anche piccole quantità di vitamina C, A ed E.

Quanto ferro contengono?

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Circa 1,7 mg per 100 g, un contributo discreto all’apporto giornaliero di ferro.

Quando non mangiare i capperi?

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In caso di ipertensione, problemi renali, terapia anticoagulante o allergia. In questi casi è meglio ridurre o evitare il consumo.

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Considerazioni

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I capperi non sono solo un condimento saporito: rappresentano un alimento con notevoli benefici per la salute, grazie alla loro azione antiossidante, circolatoria e digestiva. Tuttavia, è importante fare attenzione al sodio contenuto nelle conserve e valutare eventuali controindicazioni individuali.

Consumati con moderazione, i capperi possono essere un alleato gustoso e salutare in cucina, perfetto per esaltare i tuoi piatti e sostenere il tuo benessere.