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Colesterolo Ldl, ecco cos’è il colesterolo “cattivo”


Tutto quello che c’e da sapere sul colesterolo Ldl, noto anche come colesterolo “cattivo” in quanto responsabile dell’aumento del rischio cardiovascolare

Il colesterolo Ldl è una lipoproteina a bassa densità, che può essere dannosa per il nostro organismo se presente in elevate quantità. Viene definito anche “cattivo”, per distinguerlo dal colesterolo Hdl (lipoproteine ad alta densità o colesterolo “buono”), in quanto è responsabile della formazione di placche, della possibilità di sviluppare aterosclerosi e patologie cardiovascolari.

Per queste ragioni, è importante monitorare i livelli di concentrazione nel sangue. Vediamo allora in cosa consiste l’esame del colesterolo Ldl, quando e perché viene prescritto dal medico.

Quando e perché fare le analisi del colesterolo Ldl?

La concentrazione ematica di colesterolo Ldl si misura per valutare il rischio cardiovascolare. Quando questa lipoproteina è presenta in quantità eccessiva nei vasi sanguigni, infatti, può comportare il serio rischio di sviluppare placche aterosclerotiche inficiando, di conseguenza, il regolare flusso sanguigno.

Il medico può prescrivere questo esame anche per valutare l’efficacia dei trattamenti terapeutici per contrastare il colesterolo alto e tenerlo sotto controllo.

Oltre a queste ragioni, gli esami del sangue per il colesterolo Ldl vengono effettuati a scopo di:

Sebbene le istituzioni sanitarie raccomandino le analisi del colesterolo Ldl anche agli adulti sani, esistono specifici fattori di rischio che rendono questo esame assolutamente necessario, quali:

Gli esami relativi al profilo lipidico sono, inoltre, raccomandati dall’American Academy of Pediatrics, almeno una volta, anche:

  • Ai bambini tra i 9 e gli 11 anni, senza fattori di rischio
  • Tra i 17 e i 21, anche per soggetti che non presentano fattori di rischio

Qual è il campione richiesto per il test?

Il campione di sangue richiesto per effettuare il test del colesterolo Ldl può essere quello venoso o, in alternativa, ottenuto tramite un pungidito.

Come ci si prepara all’esame?

L’unico requisito richiesto per poter effettuare questo esame è il digiuno, da osservare nelle 9-12 ore che precedono il prelievo. L’unica eccezione può riguardare i soggetti compresi tra i 2 e i 24 anni che, però, non presentino fattori di rischio cardiovascolare.

Quanto dovrebbe essere il colesterolo Ldl?

Il colesterolo Ldl può essere misurato direttamente oppure ottenuto conoscendo i risultati delle altre componenti del profilo lipidico. In questo caso, esiste una specifica formula utilizzata dalla maggior parte dei laboratori di analisi per ricavare la concentrazione di lipoproteine a bassa densità. Si tratta della formula di Freidewald tramite la quale il colesterolo Ldl viene ricavato sottraendo al colesterolo totale il colesterolo Hdl e i trigliceridi totali fratto cinque che, al contrario di Ldl, vengono misurati direttamente.

Nel caso in cui, però, i livelli dei trigliceridi superino una certa soglia, il calcolo del valore reale di Ldl diventa meno attendibile. In questa circostanza, quindi, è più opportuno effettuare un test diretto per misurare la quantità di colesterolo Ldl nel sangue.

Una volta compreso come può essere calcolata questa componente del profilo lipidico, vediamo quali dovrebbero essere i suoi valori ideali.

Innanzitutto, bisogna specificare che la valutazione dei valori dipende dalla presenza o meno di fattori di rischio vascolare nel soggetto che effettua il test. Per cui:

  • In caso di alto rischio cardiovascolare, sono considerati ottimali valori inferiori ai 70 milligrammi per decilitro
  • Per un soggetto a rischio medio, i valori dovrebbero essere inferiori ai 100 mg/dL
  • In persone sane che non presentano fattori di rischio, i valori ottimali dovrebbero essere compresi tra i 100 e i 129 mg/dL

Sono considerati valori borderline quelli compresi tra i 130 e i 160 mg/dL, elevati quelli tra i 160 e i 190, molto elevati quelli superiori ai 190 mg/dL.

I valori di riferimento degli esami di laboratorio possono variare a seconda della metodologia di analisi dei campioni, quelli indicati in questa scheda hanno uno scopo puramente informativo. Fai sempre riferimento alle indicazioni riportate sul tuo referto.

Cosa significa avere il colesterolo Ldl alto?

Quando il colesterolo Ldl è presente in quantità eccessive all’interno dell’organismo tende a depositarsi sulle pareti arteriose provocando un loro progressivo indurimento e ispessimento (aterosclerosi). 

Ecco perché a livelli elevati di Ldl-C nel sangue è associato un incremento del rischio cardiovascolare. Sul lungo termine, infatti, l’aterosclerosi può comportare la formazione di placche che ostacolano il regolare flusso del sangue nei vasi. 

L’ostruzione dei vasi sanguigni, a seconda della loro collocazione, può provocare:

Altre informazioni utili da sapere

I valori ematici di colesterolo Ldl tendono ad abbassarsi momentaneamente dopo un infarto o durante un evento che comporti un forte stress per l’organismo, come possono essere un intervento chirurgico o un incidente. O, ancora, nel corso della fase acuta di una patologia. In questi casi, dunque, sarebbe opportuno aspettare prima di sottoporsi agli esami del sangue.

Ldl-C, viceversa, aumenta nel corso di una gravidanza. Per questa ragione, occorre sottoporsi alle analisi dopo il parto (almeno sei settimane dopo) per avere un risultato più attendibile.

Per una corretta valutazione clinica del paziente, occorre informare il medico di tutte le terapie farmacologiche che si stanno seguendo. Alcuni farmaci, infatti, sono in grado di aumentare o diminuire la concentrazione di Ldl. 

Al contrario del colesterolo alto, valori bassi di Ldl non costituiscono generalmente fonte di preoccupazione, ma possono essere indicatori di condizioni di ipertiroidismo, infiammazioni o infezioni o anche una carenza di lipoproteine dovuta a fattori genetici.