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La vitiligine, o dermatosi acquisita


Con il termine vitiligine ci si riferisce a una dermatosi acquisita, a eziologia sconosciuta, caratterizzata da chiazze acromiche circondate, di solito, da una zona ipercromica (leucomelanodermia).

Cosa è la vitiligine?

La vitiligine è una malattia molto comune che colpisce persone con tutti i tipi di pelle, pur risultando maggiormente visibile negli individui con una carnagione scura. Si tratta di una dermatosi acquisita, la cui eziologia è sconosciuta, caratterizzara da chiazze acromiche circondate, solitamente, da una zona ipercromica (leucomelanodermia).

Le chiazze acromiche, che compaiono molto spesso in forma bilaterale e simmetrica, si localizzano inizialmente in alcune parti del corpo quali il dorso delle mani, gli avambracci, il volto e i genitali, ma in seguito possono interessare qualsiasi zona cutanea, comprese le pieghe. I peli delle chiazze sono privi di pigmento e il cuoio capelluto può essere compromesso con ciocche di capelli bianchi. L’esposizione al sole provoca un intenso eritema delle chiazze.

Quando compare la vitiligine?

Nel 50% dei casi circa questo disturbo si sviluppa prima del ventesimo anno di età, ma in coloro che ne soffrono sin dall'infanzia, la superficie cutanea del corpo colpita equivale a meno del 10% ed è in questa fase che è necessario intervenire per evitarne la diffusione e il peggioramento.

La percentuale di incidenza è pari nei due sessi.

Quali sono le cause della vitiligine?

La mancanza di melanina che conferisce alla pelle il suo colore fisiologico è la causa della vitiligine.

L’origine, invece, non è nota anche se, come detto, il sospetto è che dietro questa patologia ci siano fattori autoimmuni o una predisposizione genetica del soggetto. Questa malattia infatti colpisce i melanociti, che sono le cellule della pelle che producono la melanina, cioè il pigmento responsabile della colorazione della cute. La vitiligine si riconosce per le caratteristiche macchie bianche sull'epidermide (leucodermia).

I meccanismi patogeni che si pensano possano essere alla base della vitiligine, sono:

  • L'attacco autoimmune dei melanociti, che smettendo di produrre melanina, determinerebbero il colore bianco della pelle. Un terzo dei pazienti con vitiligine presenta anche altre malattie del sistema immunitario (diabete mellito, anemia perniciosa, tiroide di Hashimoto) e anche nel caso della vitiligine l'ereditarietà sembra avere un ruolo determinante
  • Una sopravvivenza ridotta dei melanociti o un loro deficit primario

Tra le altre cause ipotizzate, poi, ci sarebbero fattori metabolici. Per quanto riguarda la prima causa, si ritiene che l’accumulo di perossido di idrogeno e radicali liberi potrebbe interferire con la produzione di melanina. In particolare, ciò accadrebbe nei soggetti che soffrono di disturbi metabolici causati dalla mancanza di tirosinasi, un enzima che elimina il perossido di idrogeno.

Come mai viene la vitiligine?

Oltre alla predisposizione genetica, la vitiligine si osserva generalmente in soggetti emotivi, neurolabili e può comparire dopo traumi psichici o in seguito a stati ansiosi. Spesso, nelle donne anziane, si associa a disfunzione tiroidea. 

Chi colpisce la vitiligine?

Questo disturbo colpisce circa lo 0,5-2% di tutta quanta la popolazione mondiale e senza una distinzione di genere. Può insorgere a qualsiasi età anche se nel 95% dei casi si presenta nel giovane adulto, prima dei 40 anni di età, a seguito di eventi psico-emozionali rilevanti, ma anche a causa di ustioni e traumatismi cutanei.

Quali sono le principali tipologie di vitiligine?

Le forme di vitiligine sono principalmente due e si distinguono in base alla distribuzione delle chiazze bianche sulla pelle.

La vitiligine, quindi, può essere:

  • Non segmentale o generalizzata (vitiligine bilaterale), è la forma principale e comprende circa il 90% di tutti i tipi di vitiligine. In questo caso le macchie si manifestano in modo simmetrico su entrambi i lati del corpo (sia a destra che a sinistra) e le aree coinvolte possono essere dorso delle mani, braccia, gomiti, ginocchia, piedi e le parti della pelle che stanno attorno agli occhi, la bocca, i genitali e l’ano
  • Segmentale o unilaterale (vitiligine segmentale), quando le chiazze interessano solo una parte del corpo. Rispetto alla vitiligine generalizzata, si tratta di una forma della malattia meno comune, rappresentando infatti appena il 10% del totale. In questo caso le macchie bianche della pelle compaiono solo in una metà del paziente, cioè o nella parte sinistra o nella parte destra del corpo, e inoltre sono disposte nel corpo come se seguissero un percorso delineato

La vitiligine unilaterale è più frequente nei bambini (il 30% circa dei bambini colpiti da vitiligine manifesta questa forma della malattia). Si possono poi distinguere anche:

  • V. dell’iride, perdita di melanina a macchie irregolari nell’iride dell’occhio che però non comporta un impatto sulla vista
  • V. della testa - v. di Cazenave, perdita di capelli o peli (a chiazze) in aree della cute, che possono anche essere confluenti, fino all'alopecia totale dei capelli. Possibile causa un meccanismo immunologico
  • V. perinevica, nevo caratterizzato dalla presenza di melanociti centrali, circondati da un alone bianco

Come capire se è vitiligine o funghi?

Per capire se si ha un fungo o la vitiligine è sempre necessario rivolgersi a un medico specialista che sarà in grado di distinguere tra i due disturbi soprattutto dall’aspetto delle macchie:

Mentre le macchie della vitiligine si localizzano anche su mani e piedi, apparendo ampie e di un colore bianco latte, quelle della pitiriasi sono tonde e sfumate. 

Cosa non deve fare chi ha la vitiligine?

Chi presenta la vitiligine deve prestare attenzione a:

  • Non esporsi al sole nelle ore centrali della giornata
  • Evitare di esporsi per periodi prolungati, in modo da evitare possibili scottature
  • Applicare sempre un’abbondante quantità di crema solare specifica per tale patologia

Come si può curare la vitiligine?

Non esiste una precisa cura per trattare la vitiligine, ma i sintomi possono essere attenuati con l'utilizzo di specifici trattamenti topici e prodotti di dermocosmesi che servono per ridurre la differenza di colore tra le macchie e l'epidermide.

Tra i farmaci, quelli più in uso, sono:

  • Immunosoppressori
  • Tacrolimus
  • Steroidi ad azione locale che nelle prime fasi della malattia aiutano la ripigmentazione contrastando l'infiammazione

Per la pigmentazione cutanea è possibile che i pazienti affetti da vitiligine debbano sottoporsi a cicli di fototerapia UVA-UVB, PUVA o UVB a banda stretta a cui associare sostanze fotosensibilizzanti il cui risultato è solo temporaneo.

Raramente una singola terapia risulta efficace e quindi, a seconda dello stato della malattia, si decide di combinare l'utilizzo di farmaci, integratori e a volte fototerapia.

 

La scheda si basa sulle informazioni contenute nel "Dizionario Medico" di Antonio Cancellara (Verduci Editore)