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L’eritema: tipi, cause e interventi


L’eritema è una irritazione della pelle a livello del derma superficiale e risulta associato a diverse condizioni cliniche. Quali sono le cause e come è possibile intervenire.

Cos’è l’eritema?

Il termine eritema indica un arrossamento della pelle. Questo arrossamento può essere circoscritto oppure diffuso in diverse zone del corpo. Caratteristica dell’eritema è quella di scomparire sotto la pressione del dito, per poi fare nuova comparsa una volta che la pressione è terminata.

Il termine eritema, va specificato, è in ogni caso generico e non permette una diretta associazione tra questa tipologia di irritazione cutanea e la sua origine. Si parla di eritema, per esemplificare, anche quando il soggetto soffre di una tra le malattie esantematiche come la rosolia, ad esempio, e presenta un arrossamento che può essere associato a prurito.

Come si presenta l’eritema?

L’eritema si manifesta con un rossore che può essere più o meno pronunciato. L’intensità del rossore può dipendere dall’intensità dell’infiammazione. Vanno segnalati anche un possibile aumento della temperatura della zona interessata e una possibile desquamazione della pelle.

Si distinguono poi due forme:

  • forma attiva, in cui l’eritema presenta un colorito rosso vivo, causato da una dilatazione arteriolare. Le arteriole sono vasi sanguigni dal diametro pari a 0,2 millimetri. È possibile che si manifesti in zone circoscritte, se la causa è una reazione nei confronti di agenti fisici o chimici, o nei casi di rosacea. Si può tuttavia avere una maggiore diffusione quando è dovuto a scarlattina o morbillo, ad esempio.
  • forma passiva, nei casi di stasi venosa. Questa seconda forma si caratterizza per un abbassamento della temperatura delle zone interessate e per cianosi. Si hanno forme passive nei casi di geloni, per indicare un’occorrenza.

Quanti tipi di eritema ci sono?

Le tipologie di eritema sono molteplici. Di seguito viene presentata una casistica di tipi:

  • e. a farfalla, che compare su entrambe le guance del soggetto e includere anche il ponte nasale. Con la luce del sole può aggravarsi in e. infettivo
  • e. da pannolino, noto anche con la denominazione dermatite da pannolino
  • e. infettivo, chiamato anche megaloeritema. Responsabile del contagio è il Parvovirus B19
  • e. solare, dovuto ad una esposizione al sole prolungata o comunque con una protezione affatto adeguata. Si tratta di una ustione di I grado
  • e. fisso da farmaco, la cui comparsa è determinata dall’assunzione di specifici farmaci come i FANS oppure i sulfamidici
  • e. nodoso, che si specifica per la comparsa di noduli. Nello specifico è una infiammazione dei setti connettivi che si trovano nell’ipoderma.

Come si svolge una diagnosi?

La diagnosi che accerti le cause di un eritema può richiedere analisi del sangue e, se necessario, anche una biopsia. Si tratta di approfondimenti diagnostici che, nel corso di una visita specialistica, il dermatologo sarà in grado di indicare.

Occorre che una diagnosi prenda l’avvio da alcuni riferimenti:

  • la forma e la localizzazione dell’eritema
  • la possibile esposizione ad agenti esterni
  • alcuni possibili sintomi concomitanti, come ad esempio dei dolori articolari o la febbre
  • lo stile di vita, l’età e le caratteristiche del paziente.

Cosa può provocare un eritema? Quali sono le cause?

Le cause che determinano la manifestazione di un eritema sono estremamente variabili. Si indicano, per fornire un quadro di riferimento, le più comuni:

  • infezioni virali, sia locali che sistemiche, quali l’herpes simplex
  • micosi a carico della cute
  • agenti esterni fisici come la radioterapia o temperature particolarmente rigide
  • agenti esterni chimici quali cosmetici che determinano una reazione allergica, detersivi che possono irritare la cute, resine di piante
  • reazioni emotive ad eventi particolarmente intensi
  • carenze dovute ad un’alimentazione non corretta, come nel caso di ipoavitaminosi.

Le patologie che possono sottostare un eritema sono numerose, e vanno dall’allergia da contatto alla borsite, dalla cirrosi epatica alla ittiosi, dal lupus eritematoso sistemico al piede d’atleta. Le patologie appena indicate sono puramente esemplificative e per una corretta diagnosi, fondamentale per un percorso terapeutico specifico ed efficace, è necessaria una visita specialistica.

Cosa fare in caso di eritema?

Le terapie con cui trattare uno specifico caso di eritema vanno scelte e calibrate in base alla eziologia. Si tenga anche conto che l’eritema, inteso come sintomo, tende a scomparire quando la patologia che lo ha determinato viene affrontata e risolta.

Tra i farmaci che vengono utilizzati per il trattamento dell’eritema si indicano:

  • gli antibiotici, se la causa è riconducibile ad una infezione batterica
  • gli antistaminici quando si ravvisa come fattore scatenante una allergia.

Gli antinfiammatori e gli antidolorifici vengono adottati nei casi in cui il paziente presentasse un forte prurito.