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Radicali liberi: che cosa sono e come combatterli

A cura di
Silvia
Accornero

Che cosa sono i radicali liberi, quali funzioni svolgono, quale stile di vita e alimentazione adottare per evitare che inneschino il meccanismo dello stress ossidativo

Si parla spesso di radicali liberi quali principali responsabili del processo di invecchiamento. In realtà l’origine e la funzione di queste molecole è più complessa, e in parte necessaria per il nostro organismo. Si tratta di molecole che hanno almeno un elettrone spaiato e presentano una carica elettrica negativa.  Vediamo dunque di capire a cosa questo meccanismo dà origine, quando la  produzione di radicali liberi può danneggiare la nostra struttura cellulare e come combattere i radicali liberi.

Cosa sono i radicali liberi in parole semplici?

I radicali liberi sono molecole che presentano una carica elettrica negativa libera (detto elettrone spaiato). Sono quindi in grado di “rubare” un elettrone da altre molecole modificandole (ossidazione). Entrano, perciò, nelle cellule danneggiando il DNA, le proteine, i grassi e i carboidrati. I radicali liberi vengono prodotti dall’organismo in condizioni normali oppure a seguito di esposizione ad agenti nocivi, come raggi X, fumo, inquinanti, solventi.

Quando si producono i radicali liberi?

In condizioni normali il nostro organismo produce una determinata quota di radicali liberi. Per esempio, si formano durante la sintesi di ormoni e nell’azione del sistema immunitario contro le infezioni. In alcuni casi queste reazioni chimiche fisiologiche sono indispensabili per alcune funzioni vitali, come la pulsazione dei vasi. Da questo punto di vista i radicali liberi sono nostri compagni di vita inseparabili.

Vi sono poi situazioni in cui la loro produzione è aumentata rispetto alla normalità:

  • esposizione a fattori ambientali come radiazioni e inquinamento
  • gravidanza
  • stile di vita non corretto (alimentazione non equilibrata, fumo, alcool, eccessivo esercizio fisico, sedentarietà)
  • fattori psicologici (stress psico fisico o traumi emotivi)
  • malattie (traumi, infiammazioni, infezione, neoplasie)
  • procedure mediche (farmaci - radioterapia - raggi x).

Che cosa fanno i radicali liberi?

I radicali liberi sono indispensabili per alcuni processi dell’organismo come le difese immunitarie e la contrazione dei vasi, ma sono anche in grado di entrare dentro le cellule e danneggiare molecole importanti come DNA, proteine, carboidrati, grassi. I radicali liberi possono essere neutralizzati dagli antiossidanti, ma quando la formazione di radicali liberi non viene bilanciata dagli antiossidanti si genera una condizione chiamata stress ossidativo.  

Lo stress ossidativo si genera quindi in due modi:

  • quando c’è una aumentata produzione di radicali liberi, per esempio per esposizione a radiazioni, farmaci, metalli pesanti, fumo di sigaretta, alcool, inquinamento o in caso di infezioni o infiammazione
  • quando vi è una riduzione della difesa antiossidante, per esempio se gli antiossidanti non vengono prodotti dal corpo o non vengono assunti con l’alimentazione in quantità adeguate, oppure non vengono utilizzati bene.

Lo stress ossidativo è un disequilibrio chimico, quindi non comporta sintomi propri e non è una malattia in senso stretto. Sono però numerose le patologie e le condizioni in cui lo stress ossidativo gioca un ruolo nell'insorgenza o nel decorso. Comprendono malattie cardiovascolari, infiammazione, cancro e invecchiamento.

Come si pulisce il corpo dai radicali liberi?

Gli antiossidanti sono molecole in grado di neutralizzare i radicali liberi.  Alcuni antiossidanti sono prodotti dal nostro organismo (glutatione, ubiquinolo, acido urico), altri devono essere introdotti con l’alimentazione. È importante introdurre con l’alimentazione una giusta quantità di sostanze antiossidanti. Eventuali carenze di antiossidanti possono essere corrette, oltre che modificando l'alimentazione, anche con integratori.

Dall’altra parte bisogna eliminare i comportamenti che causano una eccessiva produzione di radicali liberi, come l’abitudine al fumo, uso di alcool, alimentazione non equilibrata, eccessiva attività fisica, sedentarietà. Inoltre, è consigliabile limitare, laddove possibile, l’esposizione a fattori che aumentano la produzione di radicali liberi come inquinamento e raggi x.

Quali sono i cibi che combattono i radicali liberi?

Gli antiossidanti sono le molecole che combattono i radicali liberi: una parte viene prodotta dal nostro organismo, mentre un’altra parte deve essere introdotta con l’alimentazione. I cibi con maggiore effetto antiossidante sono i vegetali. Frutta e verdura fresche contengono infatti pigmenti naturali con effetto antiossidante (carotenoidi, flavonoidi, clorofilla), vitamina C ed E, coenzima q, manganese, molibdeno.

Anche la frutta secca, i semi e i cereali contengono antiossidanti, quali vitamina E, coenzima Q, manganese, selenio, cromo. Gli alimenti di origine animale, soprattutto il latte, le uova, interiora, pesce e molluschi contengono piccole quantità di antiossidanti. Se l’apporto di antiossidanti con l’alimentazione non è adeguato è opportuno ricorrere a integratori alimentari.

Come capire se il corpo è pieno di tossine?

Lo stress ossidativo non presenta segni e sintomi propri, pertanto può emergere solo da specifici test biochimici. Essendo lo stress ossidativo frutto di uno squilibrio chimico tra radicali liberi e antiossidanti esistono test che valutano lo stato ossidante (ROMs test) e test che valutano lo stato antiossidante (BAP test).  I primi misurano lo stress ossidativo, mentre i secondi valutano se la difesa antiossidante è compromessa. L’esito di questi test deve essere letto da un medico che, guardando oltre il risultato numerico, valuterà la situazione clinica generale del paziente e fornirà indicazioni personalizzate su ulteriori approfondimenti o terapie.