Cerca nel sito
Chiudi

Massaggi: quali i tipi, i benefici e i costi

A cura di
Serena
Colombo

Il massaggio è tra i più antichi trattamenti terapeutici conosciuti e applicati. La fisioterapista del Centro Medico Santagostino ne spiega storia, tipi, e benefici.

Come può essere definito un massaggio?

Il massaggio può essere definito come una attività terapeutica volta ad alleviare il dolore, eliminare la fatica e porre il soggetto in uno stato di benessere, lavorando su una specifica parte del corpo, oppure su più zone. Il massaggio deve essere svolto da un fisioterapista qualificato.

L’origine della parola può essere fatta risalire al verbo greco “masso”, che vuole dire: stimolo, impasto con le mani. O dal verbo arabo “masch”, traducibile in: premo, friziono.

Le prime attestazioni di questa pratica risalgono a circa 7000 anni fa, e indicazioni su come svolgere massaggi sono presenti nel testo cinese Kung Fou, del terzo millennio a. C. L’obiettivo di questa pratica era, ed è tuttora, il raggiungimento di un equilibrio tra corpo e mente. A livello italiano si segnala l’esistenza della Associazione Italiana Massoterapisti, affiliata al Registro Europeo del Massoterapista.

Quali sono i tipi di massaggi?

Non esiste solo un tipo esclusivo di massaggio. A seconda delle tecniche, che saranno approfondite a breve, e in base alle singole tradizioni e sviluppi contemporanei, anche in senso tecnologico, è possibile indicare quattro tipi principali di massaggio:

  • massaggio terapeutico, o massoterapia, che ha come obiettivo il ristabilimento parziale o totale di organi non in condizioni di salute. Il massaggio linfodrenante, come il massaggio connettivale, che stimola il tessuto connettivo, più profondo
  • massaggio igienico, che lavora sulla fisiologia delle strutture muscolo-tendinee, fino a migliorare la circolazione sanguigna e a riequilibrare i due emisferi cerebrali. Si può indicare il massaggio californiano, o l’antistress
  • massaggio estetico, per contrastare l’invecchiamento della pelle o per l’eliminazione di inestetismi, inclusi quelli sottocutanei
  • massaggio sportivo, per chi svolge attività agonistiche. Può essere pre-gara, post-gara e infra-gara, così da accompagnare lo sportivo nella preparazione e nel recupero.

Quali tecniche di massaggio esistono?

Al netto delle tecniche utilizzabili, è necessario indicare come i massaggi agiscano sostanzialmente attraverso due modalità:

  • una azione diretta o di tipo meccanico, poiché lo stimolo viene impresso direttamente su tessuti e organi
  • una azione indiretta, attraverso i recettori nervosi che sono stimolati e che trasmettono a loro volta lo stimolo al sistema nervoso centrale. Recettori, tra gli altri, della cute, dei muscoli, di tendini e legamenti.

Tra le principali tecniche si possono indicare:

  • sfioramento superficiale svolto con una o due mani e attraverso uno scivolamento sulla pelle delle dita distese
  • sfioramento appoggiato, identico nelle modalità, rispetto allo sfioramento superficiale, ma esercitato con pressione maggiore. Se svolto con ulteriore velocità, causa nella zona interessata un aumento della temperatura
  • frizione, in cui le dita lunghe sono unite e stringono il pollice. In questa tecnica viene effettuata una rotazione sulla cute, senza far scivolare la mano
  • impastamento, attraverso cui il muscolo viene interessato dalla pressione della mano. Avviene con entrambe le mani in modo alternato, attraverso una compressione ed un rilasciamento
  • scuotimento, in cui pollice e indice (oppure medio) della mano sono appoggiati sul muscolo e, trasversalmente, seguono l’andamento delle fibre muscolari
  • battitura a coppetta, attraverso cui il muscolo viene percosso alternativamente dalle mani che hanno le dita lunghe semiflesse
  • vibrazione che, per mezzo di movimenti rapidi e brevi, permette con l’uso dei polpastrelli, o con l’intera mano, di spostare il tessuto sottocutaneo. L’azione vibratoria può essere orizzontale o verticale
  • pizzicamento che viene effettuato con le mani che pizzicano le parti molli in modo alternato.

Cosa succede durante un massaggio?

Cute e cervello sono intimamente collegati, sia sul piano anatomico che sul piano della funzionalità. Basti pensare che si sviluppano dallo stesso tessuto embrionale.

I diversi tipi di massaggio (rilassante, per fare un esempio, half body o total body) fanno sì che il cervello rilasci diversi neurotrasmettitori, tra i quali ci sono le endorfine, che hanno una funzione analgesica ed euforizzante.

Un altro neurotrasmettitore rilasciato è l’ossitocina, che contribuisce allo stato di buonumore. Inoltre, durante una seduta si abbassano i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, determinando una riduzione di tensione e affaticamento.

Che benefici dà un massaggio?

Quando un massaggio viene eseguito, può apportare diversi benefici. Tra i quali:

  • aiutare a sciogliere tensioni muscolari
  • alleviare dolori muscolari e articolari
  • rinforzare la muscolatura
  • migliorare la circolazione sanguigna
  • stimolare la circolazione linfatica
  • favorire un sonno di qualità
  • agire come rinforzo della muscolatura
  • migliorare digestione e peristalsi.

Quando non si può fare un massaggio?

Ci sono tuttavia delle circostanze in cui il massaggio dovrebbe essere evitato:

  • entro il primo trimestre di gravidanza
  • nel periodo immediatamente successivo ad un intervento chirurgico
  • in caso di traumi relativamente recenti
  • quando si hanno patologie cardiache
  • nei casi di patologie cutanee e di natura infettiva
  • quando si ha una condizione febbrile in corso.

Quanto costa un massaggio?

Il costo di una seduta può variare. Una seduta di linfodrenaggio manuale di un’ora, o un massaggio rilassante total body, hanno un costo di 60 euro. Una seduta di valutazione per pressoterapia ha un costo di 30 euro.