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La macromastia, un eccessivo sviluppo delle mammelle


Con il termine macromastia o gigantomastia si intende l'eccessivo sviluppo delle mammelle, di solito non dovuto a cause ormonali. Questo disturbo può essere chiamato anche macromazia o megalomastia.

Cos'è la macromastia?

La macromastia è un disturbo a prevalenza femminile (nell'uomo viene chiamato macro-ginecomastia) nel quale si assiste a un accrescimento anomalo del seno, determinato da uno sproporzionato sviluppo di tessuto adiposo, tessuto ghiandolare e tessuto fibroso o di una combinazione dei tre tessuti che determina una eccessiva dilatazione della sacca mammaria fino a raggiungere dimensioni evidenti e decisamente sproporzionate.

Quando una paziente presenta macromastia si verifica, oltre all'ingrossamento sproporzionato delle dimensioni del seno, una dilatazione dell'areola e del capezzolo per ragioni meccaniche.

La macromastia è una forma di cancro?

No, la macromastia non è una forma di cancro, ma consiste in un anomalo accrescimento del seno in seguito ad alterazioni legate alla ghiandola mammaria e al suo tessuto.

Tipi di macromastia

Possiamo avere differenti tipi di macromastia, quali ad esempio:

  • macromastia delle vergini, forma che di solito inizia con la pubertà con uno sviluppo assai rapido per poi arrestarsi. In genere è bilaterale e le mammelle possono raggiungere il peso di alcuni chili per un’abnorme risposta all’iperstimolazione ovarica del tessuto mammario (sia epiteliale che connettivale)
  • macromastia gravidica, forma che compare nella donna incinta negli ultimi mesi di gravidanza e regredisce alla fine della lattazione, per poi manifestarsi a ogni gravidanza successiva. Le mammelle possono raggiungere dimensioni enormi (gigantomastia) per uno straordinario grado di ipertrofia del connettivo periacinoso. Molta importanza spetta probabilmente all’attività estrogenica della placenta
  • macromastia infantile, forma di solito provocata da tumori funzionanti dell’ovaio e che si accompagna a segni di pubertà precoce. Più raramente può essere l’espressione di un’esaltata attività dell’ipofisi per lesioni neoplastiche o encefalitiche dell’ipotalamo
  • macromastia adiposa, legata al sovrappeso

Perché la macromastia è un problema?

Sono numerosi i problemi che riscontrano le donne affette da macromastia, tra questi si hanno:

  • dolori alla testa
  • dolori al collo
  • dolori alla colonna vertebrale nella zona cervicale o lombare
  • si possono presentare alterazioni nella sensibilità delle dita (parestesie)
  • rravi irritazioni cutanee sottoseno soprattutto nei periodi più caldi
  • irritazione delle spalle dove poggia la bretella del reggiseno 

Gravi problemi sono stati riscontrati specialmente nelle donne più giovani, dove dimensioni considerevoli di seno, oltre a determinare posture errate e infiammazioni croniche alla schiena, sono causa di pregiudizi sociali e attenzioni non desiderate, portando la donna a nascondere il seno o a minimizzare le sue dimensioni con un abbigliamento teso a coprire il più possibile questa parte del corpo. Questa condizione determina di conseguenza anche problematiche a livello psicologico.

Un seno grande è più a rischio di tumore?

La macromastia può determinare anche problematiche di natura funzionale, come ad esempio disturbi durante l’allattamento, e diventare addirittura un ostacolo nel corretto svolgimento di esami diagnostici effettuati a scopo preventivo come l’autopalpazione o l’ecografia mammaria. L’eccesso di tessuto adiposo può impedire infatti la scoperta di noduli molto piccoli.

Si può curare la macromastia?

Per curare la macromastia non ci sono terapie specifiche se non un intervento chirurgico di mastoplastica riduttiva. Questo tipo di intervento non è previsto per mammelle di dimensioni inferiori a 1,5 Kg per lato. 

In Italia questo trattamento è previsto dal Sistema Sanitario Nazionale solo nel caso in cui l'intervento serva per rimuovere almeno 500 grammi di tessuto mammario per lato. 

 

La scheda si basa sulle informazioni contenute nel "Dizionario Medico" di Antonio Cancellara (Verduci Editore)