- Che cos’è l’artrite?
- Cosa può causare l’artrite?
- Come si fa a capire se si ha l’artrite?
- Come si diagnostica l’artrite?
- Come si cura l’artrite?
Che cos’è l’artrite?
↑ topArtrite è un termine generico che indica uno stato infiammatorio a carico di una o più articolazioni. Un’articolazione è, detto in modo semplice, il punto di contatto tra due ossa.
Ne esistono di tre tipi, in relazione al grado di mobilità che offrono e al tipo di tessuto che collega le due ossa.
- articolazioni fibrose, in cui le due ossa sono saldate da tessuto fibroso, come nel caso delle ossa piatte del cranio, e che sono a mobilità zero
- articolazioni cartilaginee, in cui fra due ossa è interposto tessuto cartilagineo, come le vertebre, e che presentano una mobilità ridotta
- articolazioni sinoviali, in cui la struttura articolare è più complessa e garantisce una mobilità elevata su più piani, come nel caso del ginocchio.
Esistono vari tipi di artrite, che si differenziano grandemente l’uno dall’altro per la loro origine e per il tipo di tessuto coinvolto nell’infiammazione:
- osteoartrite
- artrite reumatoide
- artrite a seguito di gotta
- artrite psoriasica (concomitante con la psoriasi)
- spondilite anchilosante
- spondilosi cervicale
- artrite a seguito di lupus eritematoso sistemico
- artrite enteropatica.
Le due forme più diffuse conosciute sono l’osteoartrite, detta anche artrosi, e l’artrite reumatoide.
Da un punto di vista epidemiologico l’artrite può colpire a qualsiasi età, anche infantile, ma sembra farlo in misura maggiore sulla popolazione femminile e ha un’incidenza di circa il 20% secondo uno studio condotto negli USA (il 20% delle persone soffre di una qualche forma di artrite).
Cosa può causare l’artrite?
↑ topLe cause possono essere di vario tipo:
- origine traumatica
- origine metabolica
- origine infettiva
- origine autoimmune
- origine idiopatica.
Tra i principali fattori di rischio che possono a vario titolo causare o avere una correlazione con questo tipo di infiammazione ci sono:
- età avanzata, che porta ad un generale peggioramento dello stato di salute dei tessuti, ivi inclusi anche quelli coinvolti nelle articolazioni
- appartenenza al sesso femminile, che risulta maggiormente colpito da alcuni tipi di infiammazioni articolari, come per esempio l’osteoartrite o artrosi
- l’obesità, che comporta una sollecitazione anomala sulle articolazioni, specialmente quelle delle gambe e ne favorisce infiammazione e deterioramento
- predisposizione genetico familiare, nel caso per esempio della variante reumatoide, in cui è coinvolto il sistema immunitario
- il fumo di sigaretta
- traumi ripetuti, anche piccoli a carico dell’articolazione interessata
- operazioni chirurgiche, come la rimozione di ernie del disco.
Come si fa a capire se si ha l’artrite?
↑ topI sintomi sono tantissimi, e dipendono grandemente dalla zona colpita e dal tessuto che si è infiammato.
In linea generale un’articolazione è colpita da artrite se presenta dolore cronico, rigidità articolare, ridotta mobilità, e gonfiore.
Oltre questa descrizione sommaria della sintomatologia, altri sintomi di artrite sono:
- parziale atrofia dei muscoli dell’articolazione
- astenia, o stanchezza anomala che può coinvolgere le articolazioni delle mani e dei piedi
- parestesia o formicolio localizzato in prossimità della zona, per esempio mano, gamba o piede
- rossore cutaneo in prossimità dell’articolazione coinvolta
- febbre
- perdita di peso.
Come si diagnostica l’artrite?
↑ topPer poter effettuare una terapia adeguata, è necessaria una corretta diagnosi. Dati i numerosi tipi di artrite, il metodo diagnostico è quello della cosiddetta diagnosi differenziale. La diagnosi differenziale è un tipo di indagine che semplicemente punta ad escludere via via vari tipi di cause e patologie, fino ad isolare quella corretta.
La diagnosi procede per fasi, segnatamente tre: anamnesi, esame obiettivo ed esami specialistici.
La fase di anamnesi riguarda la raccolta di alcune informazioni da parte del medico sui sintomi, la loro comparsa ed intensità, eventuali traumi e lo storico delle patologie del paziente.
L’esame obiettivo è invece la visita vera e propria. Il medico verifica alcuni parametri essenziali del paziente, quali battito cardiaco, pressione sanguigna e respirazione. Nel caso di sospetta artrosi poi si procede solitamente ad una verifica della mobilità dell’articolazione interessata.
La diagnosi definitiva è possibile però solo dopo esami diagnostici quali esami ematici specifici, analisi delle urine e analisi del liquido sinoviale, radiografia, risonanza magnetica, TAC, ecografia.
Come si cura l’artrite?
↑ topLa terapia dipende dalla diagnosi. Nei casi iniziali, il controllo del peso, l’eliminazione di fattori di rischio come fumo e sedentarietà sono fondamentali, cosi come è importante educare al movimento regolare, associando a terapie anti infiammatorie anche fisioterapiche per evitare le rigidità. Negli stadi avanzati, è purtroppo possibile solo una terapia di tipo sintomatico, in quando le malattie non sono curabili, allo stato attuale delle conoscenze mediche.
Si può pertanto prescrivere l’uso di farmaci analgesici e antinfiammatori per poter migliorare la qualità della vita del paziente.
Altri trattamenti, che dipendono però dal tipo di artrite prevedono:
- la fisioterapia per la mobilizzazione dell’articolazione
- farmaci antinfiammatori corticosteroidi
- DMARDs (Disease-modifying antirheumatic drugs, cioè farmaci antireumatici)
- infiltrazioni intraarticolari con steroidi depot
In alcuni casi estremi può essere necessario ricorrere ad un intervento chirurgico volto a sostituire l’articolazione danneggiata.