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L’osteoartrite (osteoartrosi): cause, sintomi e trattamenti


L’osteoartrite è una malattia degenerativa delle articolazioni. Determina dolore, infiammazione e gonfiore. Come trattarla e, soprattutto, fare prevenzione.

Che cos’è l’osteoartrite?

L’osteoartrite, chiamata anche osteoartrosi, è una patologia di tipo degenerativo e cronico a carico della cartilagine articolare; la cartilagine è un tessuto connettivo la cui consistenza è allo stesso tempo dura ed elastica. La sua funzione consiste nel collegare gli altri tessuti dell’organismo sia in termini di funzione che di struttura.

La cartilagine articolare si trova alle estremità delle ossa articolari, le riveste e le protegge dall’attrito. I rapporti articoli sono salvaguardati ed è possibile il movimento. Risulta composta da:

  • una parte fluida, che permette l’assorbimento dei traumi
  • una parte solida, che determina un aumento della resistenza.

È proprio l’interazione tra queste due parti che permette la mobilità articolare e la protezione delle superfici articolari. L’osteoartrite è ricompresa tra le artropatie, un insieme di patologie a carico delle articolazioni come l’artrite reumatoide, ad esempio, la gotta o l’artrite psoriasica.

Nelle cavità articolari è poi presente il liquido sinoviale, per la lubrificazione e il nutrimento dei tessuti che non sono vascolarizzati.

Tipi di osteoartrite e articolazioni interessate

L’osteoartrite viene classificata in:

  • primaria, oppure idiopatica, quando le cause rimangono sconosciute. Fatto che si verifica nella maggior parte dei casi
  • secondaria, quando le cause sono riconducibili, come sarà specificato, ad ulteriori condizioni o patologie.

Ad essere colpite sono solitamente la base del pollice, le dita, il collo, anca e ginocchio, la parte bassa della colonna vertebrale, l’alluce.

Quali sono i sintomi dell’osteoartrite?

Nelle sue fasi iniziali l’osteoartrite è del tutto asintomatica, perché la cartilagine auricolare è sprovvista di innervazione. Il dolore inizia a comparire nel momento in cui la lesione riguarda i tessuti circostanti.

I sintomi specifici possono essere dolore e gonfiore alle articolazioni interessate. Si manifestano durante o in seguito all’attività fisica o dopo una giornata di lavoro particolarmente intensa. L’articolazione interessata, inoltre, appare rigida quando ci si sveglia la mattina, o dopo una giornata in cui si è osservato del riposo; dopo circa mezzora si sblocca.

Un altro sintomo è dato dagli scricchiolii dell’articolazione quando specifici movimenti sono compiuti. A seconda della articolazione colpita è possibile la manifestazione di specifici sintomi. Nei casi in cui sono colpite le vertebre cervicali, il soggetto può sviluppare:

Cause dell’osteoartrite

Le cartilagini si consumano e assottigliano con l’età, sia per ragioni di ordine meccanico sia per naturale invecchiamento dei tessuti. In alcuni soggetti questo processo avviene lentamente, in altri invece è piuttosto pronunciato, e può essere causa dei sintomi descritti.

I fattori di rischio possono essere:

  • danni, traumi o interventi chirurgici a carico dell’articolazione interessata
  • patologie articolari quali l’artrite reumatoide
  • l’età avanzata
  • il sesso. Statisticamente le donne sono colpite il doppio rispetto agli uomini
  • familiari con diagnosi di osteoartrosi
  • obesità, poiché un peso corporeo pronunciato grava particolarmente su ginocchia, anche e schiena.

L’osso colpito dalla degenerazione della cartilagine può sviluppare escrescenze o protuberanze anomale, i nervi circostanti possono risultare compressi determinando, nei casi di artrosi cervicale, formicolio, mal di testa e vertigini, come si indicava. Quando ad essere colpite sono le vertebre lombari, può svilupparsi doloro del nervo sciatico.

Come si diagnostica l’osteoartrite?

La storia clinica del soggetto può dare preziose indicazioni diagnostiche, oltre all’esame obiettivo da parte dello specialista. La conferma di una diagnosi di osteoartrite può arrivare da esami quali:

È possibile che sia richiesta anche un’artroscopia, per comprendere con maggiori dettagli la profondità e l’ampiezza della lesione cartilaginea.

Quali sono le cure?

La perdita di peso e un moderato esercizio fisico possono aiutare a gestire le forme più leggere di osteoartrite: l’aumento di massa muscolare aiuta il sostegno e il movimento dà beneficio alla mobilità articolare. Attività quali ad esempio yoga, nuoto, stretching, ed è comunque lo specialista ortopedico a indicare il tipo di sport più adatto alle condizioni del paziente.

Il liquido sinoviale può essere mantenuto in buone condizioni grazie ad una giusta idratazione. I sintomi possono essere attenuati grazie all’acido ialuronico, somministrato con iniezioni intra-articolari. Gli effetti sono comunque limitati nel tempo. Tra gli integratori alimentari, assunti per il miglioramento del dolore, della funzione articolare e della rigidità, si possono indicare la glucosamina e la condroitina.

Durante la fase acuta dei sintomi si può ricorrere ad antidolorifici e antinfiammatori o cortisone, somministrato sempre con iniezioni intra-articolari. Nei rari casi di approccio chirurgico viene preferito un intervento di artroplastica, per sostituire parzialmente o totalmente l’articolazione interessata con una protesi, la cui durata media è di 20 anni.