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Anello anticoncezionale


L’anello anticoncezionale, anello vaginale o contraccettivo, è un contraccettivo ormonale che si inserisce nella vagina allo scopo di evitare gravidanze indesiderate. Ecco come funziona.

Cos'è l'anello anticoncezionale?

L’anello anticoncezionale, anche detto anello vaginale o contraccettivo, è un contraccettivo a rilascio ormonale che si inserisce nella vagina. Si tratta di un dispositivo dalla forma circolare del diametro di 54 mm e dello spessore di 4 mm, realizzato in materiale plastico elastico e trasparente.

Al suo interno vi sono principi attivi di tipo estrogenico e progestinico, rispettivamente etonogestrel ed etinilestradiolo, che, combinati insieme, assicurano l’effetto anticoncezionale. Il rilascio ormonale avviene in quantità piuttosto contenute, si può considerare quindi l’anello un metodo contraccettivo a basso dosaggio.

L’anello contraccettivo è a tutti gli effetti un farmaco che richiede la prescrizione medica per poter essere acquistato e utilizzato.

Anello anticoncezionale: come funziona?

L’anello può essere inserito autonomamente da ciascuna donna nel canale vaginale seguendo le istruzioni fornite dal ginecologo o riportate sul foglietto illustrativo. Una volta posizionato, il dispositivo rilascerà gradualmente i principi attivi che, una volta assorbiti dal corpo, svolgeranno la loro funzione. Andranno, cioè, a inibire l’ovulazione e a provocare l’ispessimento del muco cervicale, impedendo in questo modo il transito degli spermatozoi, e l’assotigliamento dell’endometrio, rendendo così difficoltoso l’impianto dell’ovulo.

La stessa donna potrà controllare la presenza dell’anello durante il periodo in cui resterà all’interno della vagina, specie prima e dopo un rapporto sessuale.

Quanti giorni va tenuto l'anello?

L'anello vaginale va lasciato in vagina per tre settimane (21 giorni). Trascorso questo tempo, deve essere rimosso, lo stesso giorno in cui è stato inserito e preferibilmente alla stessa ora (con un ritardo massimo inferiore a tre ore, per non inficiare l’efficacia contraccettiva).

Una volta estratto, va aspettata una settimana di intervallo prima di inserirne uno nuovo, anche in questo caso nello stesso giorno e indicativamente alla stessa ora del precedente. Durante la fase di pausa si verifica generalmente il sanguinamento vaginale, due o tre giorni dopo la rimozione. 

Quando inizia a fare effetto l'anello?

Quando usato per la prima volta, l’anello contraccettivo va inserito il primo giorno del ciclo mestruale: inizierà a esercitare la sua azione da subito.

È ammesso iniziare anche dal secondo al quinto giorno di ciclo, sebbene in questi casi sia necessario aspettare che trascorrano sette giorni di uso ininterrotto prima di poter beneficiare della sua completa efficacia. In questa prima settimana deve essere dunque associato al preservativo durante i rapporti sessuali.

Quando togli l'anello sei coperta?

Durante la settimana di intervallo prima dell’inserimento di un nuovo anello, la contraccezione è garantita se il dispositivo è rimasto all’interno della vagina per tre settimane consecutive.

Quanta probabilità c'è di rimanere incinta con l'anello?

Le probabilità di restare incinta utilizzando correttamente l’anello sono minime, dal momento che l’efficacia anticoncezionale dell’anello è molto elevata, fino al 99%. 

Anello anticoncezionale: effetti collaterali e controindicazioni

Come ogni farmaco, l’utilizzo dell’anello contraccettivo in alcuni casi può determinare l’insorgenza di alcuni effetti indesiderati, che possono variare da paziente a paziente, in base alla risposta soggettiva al dispositivo. Ecco i più comuni:

La presenza di principi attivi di natura ormonale fanno sì che l’anello anticoncezionale sia controindicato in diverse circostanze, e per questo debba essere prescritto solo dopo l’accertamento dello stato di salute della paziente. I casi in cui non deve essere utilizzato comprendono:

  • Si è allergiche ai principi attivi e agli eccipienti contenuti nell’anello o al materiale di cui è fatto
  • Si è affette da disturbi della coagulazione del sangue o patologie che possono favorire la formazione di coaguli
  • Si soffre (o si è sofferto) di patologie quali trombosi venosa profonda, formazione di coaguli di sangue, angina pectoris, embolia polmonare, attacco ischemico transitorio, infarto, emorragie vaginali, cancro al seno, agli organi genitali o al fegato, malattie epatiche, pancreatite, epatite C, diabete grave, ecc.
  • Ci si deve sottoporre a interventi chirurgici che implicano un periodo di immobilità a letto
  • Si assumono alcune tipologie di farmaci

Cosa cambia tra pillola e anello?

Il funzionamento di pillola e anello è lo stesso, si fonda cioè sull’assorbimento di un determinato dosaggio di estrogeni e progesterone con effetto contraccettivo. A cambiare è invece la modalità di assunzione: per via orale nel caso della pillola contraccettiva, tramite l’inserimento intravaginale di un dispositivo nel caso dell’anello anticoncezionale. 

Variano anche le tempistiche da rispettare per garantire l’efficacia del contraccettivo. Come si è visto, l’anello vaginale deve essere reintrodotto nella vagina dopo una pausa di una settimana alla stessa ora in cui è stato rimosso, facendo attenzione a non far passare più di tre ore. Alcuni tipi di pillola contraccettiva, al contrario, fanno sì che, nel caso in cui ci si dimentichi di assumere una compressa, si può comunque farlo nelle successive dodici ore, senza alterare l’effetto protettivo.

A differenza della pillola, l’anello contraccettivo non interferisce con la funzionalità gastrointestinale. La sua efficacia, inoltre, non può essere compromessa da episodi di vomito o diarrea.

La percentuale di contraccezione e gli effetti collaterali restano, invece, più o meno invariati tra i due metodi.

L’anello anticoncezionale durante i rapporti sessuali

L'anello vaginale va mantenuto dentro il canale vaginale anche durante i rapporti sessuali. Se posizionato nel modo corretto, non provoca alcun fastidio né alla donna che lo indossa né al partner.

L’anello è compatibile con l’utilizzo del preservativo maschile, che può essere impiegato come metodo di barriera contro le malattie sessualmente trasmissibili (contro cui l’anello non assicura efficacia protettiva).

Durante l'utilizzo dell'anello contraccettivo non vanno invece usati metodi anticoncezionali di barriera femminili: il diaframma vaginale, preservativo femminile o il cappuccio cervicale. L’anello anticoncezionale potrebbe infatti interferire con il corretto posizionamento di questi dispositivi.

Cosa succede se si toglie l'anello durante un rapporto?

Nel caso in cui l’anello fuoriesca durante un rapporto sessuale (così come in altre circostanze, come nei giorni del ciclo mestruale), è possibile risciacquarlo e reinserirlo per far sì che continui ad essere efficace. Anche in questo caso, comunque, l’anello anticoncezionale non deve rimanere più di tre ore fuori dalla vagina.

Quanto costa l'anello contraccettivo?

I costi di un anello anticoncezionale si aggirano solitamente intorno a 19-20 euro.