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Le vene varicose (o varici): cosa sono e come trattarle


Le vene varicose o varici sono vene ingrossate che compaiono soprattutto sugli arti inferiori. Si tratta di un disturbo diffuso, normalmente ben tollerato, che non va tuttavia sottovalutato e merita di essere tenuto sotto controllo

Cosa sono le vene varicose?

Le vene varicose o varici sono vene superficiali gonfie e dilatate che compaiono in particolar modo su gambe e piedi. Si presentano come dei vasi dall’aspetto tortuoso e di colore bluastro-violaceo in rilievo sulla cute e visibili a occhio nudo.

Si stima che la percentuale della loro insorgenza tra la popolazione sia del 35%, con un tasso del 15-30% solo per la varicosi della vena safena, il vaso venoso più lungo del corpo umano, che dal piede risale lungo l’arto inferiore fino all’inguine.

Qual è la causa delle vene varicose?

Le vene varicose si manifestano quando vi è un malfunzionamento delle valvole presenti all’interno delle vene, che in condizioni normali dovrebbero aprirsi per far defluire il sangue dalla periferia al cuore e chiudersi per impedirne il reflusso.

Quando le pareti delle vene si estendono possono perdere elasticità e danneggiare così le valvole. In questi casi, si produce un ristagno di sangue all’interno dei vasi sanguigni, che si gonfiano e si ingrossano.

I fattori di rischio che contribuiscono maggiormente all’insorgenza di questo disturbo sono:

  • Sesso femminile: la maggiore tendenza nelle donne a sviluppare vene varicose sembrerebbe dovuta agli ormoni femminili che hanno l’effetto di rilassare le pareti venose e facilitare l’insorgenza della patologia
  • Presenza di familiari stretti con vene varicose: la genetica sembra avere un ruolo nella comparsa della varicosi
  • Sovrappeso e obesità: un peso corporeo sopra la soglia raccomandata esercita una maggiore pressione sulle vene, portandole a uno sforzo per far defluire il sangue verso il cuore e dunque a un affaticamento e indebolimento delle valvole
  • Gravidanza: durante i mesi di gestazione, concorrono a un indebolimento delle vene diversi fattori. Il sistema circolatorio della madre è messo sotto sforzo per permettere il corretto sviluppo del feto. L'aumento dei livelli ormonali provoca il rilassamento delle pareti vasali, l'utero cresce aumentando la pressione sulle vene della zona pelvica che possono diventare così varicose
  • Età avanzata: l’invecchiamento causa una perdita di elasticità delle vene, che compromette la funzionalità delle valvole
  • Attività lavorativa che richiede di stare per lungo tempo in piedi: la postura eretta prolungata facilita l’accumulo del sangue nelle vene

Più raramente le varici possono essere indotte da un precedente coagulo di sangue, da un rigonfiamento o un tumore nella zona pelvica o anomalie nei vasi sanguigni.

Quali sono i sintomi delle vene varicose?

Nella maggioranza dei casi, i sintomi delle vene varicose si manifestano solo quando intervengono stasi venosa ed edema (accumulo di liquidi). I disturbi si aggravano specialmente nella stagione più calda o quando si resta a lungo in piedi. I più frequenti comprendono:

  • Pesantezza e dolore alle gambe
  • Gonfiore alle caviglie e ai piedi
  • Arrossamento, bruciore o pulsazioni al livello delle gambe
  • Crampi muscolari alle gambe, in particolar modo durante la notte
  • Sensazione di calore nell’area in cui sono presenti le varici
  • Pelle secca, sottile e pruriginosa in corrispondenza delle vene varicose.

Quando diventano pericolose le vene varicose?

Le vene varicose possono diventare pericolose quando sono associate a complicanze o a sintomi gravi. Queste complicanze si verificano in una percentuale ridotta di casi e includono:

Più precisamente, le ulcere venose sono ferite aperte che si sviluppano nella cute sopra la vena varicosa. Possono essere dolorose e di difficile guarigione. 

La trombosi venosa profonda è la formazione di un coagulo di sangue in una vena profonda, generalmente nelle gambe. Questa condizione può essere pericolosa dal momento che il coagulo può staccarsi e viaggiare verso il cuore o i polmoni, dando esito a una condizione chiamata embolia polmonare.

La flebite, infine, è l'infiammazione delle vene che può provocare dolore e gonfiore.

Qual è la cura per le vene varicose?

Sfortunatamente, non esiste una cura che permetta di risolvere definitivamente il problema delle vene varicose: le soluzioni terapeutiche a disposizione dei pazienti sono principalmente finalizzate alla prevenzione delle complicanze che possono insorgere e ad alleviare i sintomi più invalidanti.

A seconda dei casi e della gravità del disturbo, per trattare le varici possono essere impiegati diversi metodi, anche in combinazione tra loro.

Tra i rimedi preventivi e conservativi più utilizzati vi sono:

  • Fare regolare attività fisica
  • Evitare di restare in piedi troppo a lungo
  • Mantenere le gambe sollevate durante il riposo notturno o in momenti di pausa
  • Utilizzare calze elastiche graduate che esercitano sulla gamba una compressione decrescente dal piede alla coscia, andando così a spingere il sangue verso l’alto e a evitare che si accumuli al livello delle caviglie e dei piedi
  • Assumere farmaci volti a rinforzare le pareti venose, diminuire il gonfiore dato dall’edema e ridurre la possibilità di formazione di trombi, oltre che ad azione antinfiammatoria.

Altri trattamenti includono il ricorso a:

  • Farmaci: possono essere prescritti per alleviare i sintomi o rallentare la progressione delle vene varicose. Possono consistere in rimedi venotropi, farmaci antinfiammatori o farmaci che migliorano la circolazione del sangue
  • Scleroterapia: è un procedimento minimamente invasivo in cui una soluzione viene iniettata direttamente nelle vene interessate. Questa soluzione provoca il collasso delle vene che gradualmente scompaiono
  • Terapia laser endovenosa (EVLT): questo trattamento utilizza energia laser per riscaldare e sigillare le vene colpite. È minimamente invasivo e può essere efficace per le vene varicose di dimensioni più grandi
  • Ablazione con radiofrequenza: in questa procedura, il calore generato mediante energia a radiofrequenza viene utilizzato per chiudere e sigillare le vene interessate
  • Interventi chirurgici: in alcuni casi, possono essere necessari interventi chirurgici come la legatura e lo stripping o la flebectomia ambulatoriale per rimuovere o legare le varici.

Come eliminare le vene varicose in modo naturale?

Eliminare del tutto le vene varicose in modo naturale non è possibile, ma contrastare i fattori che contribuiscono alla loro comparsa e attenuarne i segni antiestetici sulle gambe sì.

I principi attivi che possono essere utilizzati per il trattamento delle varici sono diversi e includono in particolare:

  • Centella asiatica, le cui proprietà vasoprotettive e flebotoniche aiutano a stimolare il microcircolo venoso
  • Rusco (estratto del pungitopo), dotato di azione antinfiammatoria e astringente, indicato sia per contrastare l’insufficienza venosa e linfatica sia per rinforzare il tono vasale e il flusso sanguigno
  • Ippocastano, efficace per combattere la perdita di elasticità venosa, rafforzare le pareti vasali, favorire il microcircolo e il drenaggio linfatico
  • Vite rossa, dalle spiccate capacità antinfiammatorie e flebotoniche, in grado di favorire il circolo venoso e linfatico
  • Mirtillo, capace di limitare la fragilità capillare e di prevenire la comparsa di vene varicose
  • Ginkgo, una pianta di origine asiatica dall’azione flebotonica, utile per migliorare la circolazione venosa ed evitare il ristagno di sangue

Questi elementi naturali possono essere assunti in diverse formulazioni, a seconda della preferenza di utilizzo: sotto forma di creme, impacchi, pastiglie o compresse.

Cosa mangiare o non mangiare per le varici?

Le persone che soffrono di vene varicose possono combattere questa condizione anche a tavola. È particolarmente importante a questo proposito seguire un’alimentazione varia ed equilibrata, che aiuta a mantenersi normopeso e a integrare nutrienti vitali per la salute dei vasi sanguigni. Tra i cibi consigliati vi sono:

  • Frutta e verdura contenenti vitamina C e vitamina E (presente anche in cereali integrali e tuorlo d’uovo), la cui azione antiossidante è capace di contrastare i radicali liberi, e flavonoidi, utili a salvaguardare la salute del circolo venoso. Fondamentali tutti quei vegetali dotati di proprietà diuretiche e drenanti, in grado di combattere il gonfiore (pere, mele, pesche, melone, uva, sedano, melanzane…)
  • Carne bianca, latticini e uova e fegato, ricchi di vitamina A, un altro potente antiossidante
  • Alimenti con un elevato apporto di grassi insaturi: pesce ricco di omega 3, frutta secca, oli vegetali
  • Alimenti ricchi di manganese, utile per rafforzare le difese immunitarie e l'assorbimento della vitamina E, e di cobalto, capace di contrastare la dilatazione delle vene e la pesantezza alle gambe.

D’altra parte è buona norma limitare il consumo di spezie, quali:

  • Paprica
  • Pepe nero
  • Peperoncino rosso
  • Senape

Queste, infatti, favoriscono gli stati infiammatori delle pareti venose e possono causare dilatazioni. Sconsigliati anche i condimenti e i cibi che possono far aumentare il colesterolo “cattivo” LDL e aumentare anche il rischio cardiovascolare quali:

  • Burro
  • Insaccati
  • Carni rosse
  • Latte intero
  • Frutti di mare

Da evitare i dolci prodotti industrialmente, l’abuso di alcolici e il consumo di zucchero bianco. Possono favorire la ritenzione idrica e la dilatazione venosa, infine, alimenti eccessivamente salati e il pesce affumicato.

Cosa bere per vene varicose?

Anche integrare una giusta quantità di liquidi aiuta a combattere i sintomi delle vene varicose. Tra le bevande più indicate vi sono l’acqua ricca di potassio, il , ricco di catechine (flavonoidi dall’azione antiossidante), e il succo di mirtillo nero, valido alleato per rafforzare le pareti venose.

Come non far peggiorare le vene varicose?

Abbiamo visto come un’efficace strategia di prevenzione delle vene varicose sia l’attività fisica praticata regolarmente

Per non peggiorare, dunque, le condizioni dei pazienti che già soffrono di varici, potrebbe essere molto utile, ad esempio, salire sempre le scale a piedi: un’abitudine semplice, ma efficace nel far dilatare correttamente le vene e nel migliorare la funzionalità del sistema sanguigno in generale.

In questo senso, anche la ginnastica – e in particolare lo yoga – può portare ai medesimi buoni risultati, in termini di salute e benessere.

Quando preoccuparsi per le vene varicose?

Le vene varicose sono generalmente un disturbo ben tollerato, che non implica particolari rischi per la salute della donna o dell’uomo che ne soffrono. È importante tuttavia non sottovalutare questa condizione e tenere in considerazione che, in alcune circostanze, possono sopraggiungere disturbi più seri (come si è visto: dermatiti, trombosi venosa superficiale o flebiti).

In generale, il consiglio di consultare il medico è valido qualora si riscontri un peggioramento di sintomi quali: