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Megacolon, che cos’è e come curarlo


Con il termine megacolon si intende descrivere una condizione patologica caratterizzata da un’anomala distensione di tutto il colon o di una sua parte. Le cause possono essere congenite o acquisite

Che cos’è il megacolon?

Il megacolon è una condizione patologica che consiste in un’anomala distensione del colon.

Questa può interessare l’organo nella sua totalità, ma anche solo una sua porzione. La natura di questa condizione può essere congenita, ossia presente fin dalla nascita o acquisita e, quindi, causata da molteplici fattori quali, ad esempio, patologie che coinvolgono l’apparato intestinale.

Come viene il megacolon?

Il megacolon, come anticipato, può avere natura congenita, ma anche acquisita. Nel primo caso, ossia quando tale condizione è presente sin dalla nascita, si parla di malattia di Hirschsprung, caratterizzata principalmente da un anomalo sviluppo del Sistema Nervoso Enterico, la rete nervosa responsabile della regolazione e del funzionamento del tratto gastrointestinale.

Il megacolon, però, può essere anche acquisito o secondario quando è causato da determinate patologie o altri fattori. In tale eventualità, può essere distinto in una forma tossica, conseguenza di patologie infiammatorie a carico dell’intestino come, ad esempio, il morbo di Crohn. Il termine “tossico” è utilizzato per descrivere un’alterazione nell’equilibrio acido-basico e elettrolitico che può causare manifestazioni sintomatologiche sistemiche come la confusione mentale.  

Le forme non tossiche di megacolon, invece, sono dovute a occlusioni di tipo meccanico. Nei pazienti con stipsi ostinata, ad esempio, la dilatazione può svilupparsi a monte dell’ostruzione.

Il megacolon può essere anche causato da un’infezione di tipo batterico o virale. Tra i principali agenti patogeni che possono portare ad una condizione di questo tipo possiamo citare la salmonella, il citomegalovirus, la shigella, il campylobacter o il clostridium difficile.

Megacolon: i sintomi principali

Nelle forme tossiche di megacolon, si possono presentare sintomi quali:

  • dolore e tensione addominali
  • scarsa peristalsi intestinale (se non del tutto assente)
  • febbre
  • disidratazione
  • battito cardiaco aumentato
  • tossicità sistemica

Nei casi più severi, l’abnorme distensione del colon può provocare anche una perforazione dell’intestino, una delle più gravi complicanze delle forme tossiche di megacolon.

Questa condizione patologica, però, può manifestarsi anche in forma lieve e comportare i tipici sintomi della stitichezza, con una certa difficoltà nell’avere una normale defecazione che, invece, risulta dolorosa e può causare un’iperdistensione anale.

Per quanto riguarda il megacolon congenito o malattia di Hirschsprung, la manifestazione principale è una scarsa peristalsi intestinale e, di conseguenza, un rallentamento nella progressione del contenuto enterico da eliminare.

Come si diagnostica il megacolon?

L’esame strumentale indicato per avere una conferma diagnostica di megacolon è la radiografia addominale in bianco, ossia senza mezzo di contrasto. Nei pazienti con megacolon tossico, il colon, a livello del colon trasverso, avrà un diametro pari ad almeno sei centimetri. Inoltre, potrebbero essere presenti segni di un enfisema della parete del colon.

L’altro esame che può essere prescritto è la tomografia computerizzata, un altro esame strumentale per immagini. 

Sono utili ai fini di un supporto diagnostico anche le analisi di laboratorio, tra cui:

Gli esami di laboratorio, poi, possono essere utili a identificare altre condizioni associabili al megacolon come processi di anemizzazione, squilibri di tipo elettrolitico e un aumento del pH ematico.

Come si cura il megacolon?

I primi trattamenti da adottare in caso di megacolon, soprattutto nella fase acuta della malattia, sono quelli finalizzati a ridurre l’eccessiva distensione. L’obiettivo principale, infatti, è quello di scongiurare una delle complicanze più gravi di questa condizione clinica, ossia la perforazione intestinale. 

Per tale ragione, il paziente che soffre di una condizione di megacolon deve osservare il digiuno e portare un sondino naso-gastrico.

Dopodiché si cerca di ristabilire l’equilibrio elettrolitico dell’organismo e far rientrare nella norma i parametri ematici. 

Gli interventi di tipo farmacologico prevedono la somministrazione di antibiotici e cortisonici. Per evitare un peggioramento della condizione determinata dal megacolon, poi, vengono sospesi temporaneamente tutti quei farmaci che possono causare un rallentamento della peristalsi intestinale.

La soluzione chirurgica si rende necessaria nel momento in cui tutti gli interventi sopra citati si rivelino inefficaci. L’intervento, in urgenza, consiste in una rimozione totale o parziale del colon a cui segue un’anastomosi intestinale, ossia un intervento di sutura a livello delle viscere.

Se il megacolon è una condizione congenita, si procede subito con l’intervento chirurgico per rimuovere il tratto di colon privo di cellule nervose e abbassare al livello dell’ano la porzione sana.

Megacolon: dieta e alimentazione

I pazienti che soffrono di una condizione di megacolon, dovrebbero seguire un’alimentazione leggera, che sia semplice da digerire. Per questa ragione, andrebbero eliminati dalla dieta tutti i fritti, cibi particolarmente grassi come certi tipi di formaggi, strutto, lardo e panna.

Inoltre, è importante tenere a mente che un eccesso di fibre o di frutta e verdure potrebbero peggiorare la stipsi. Per quanto riguarda la frutta, in particolare, meglio consumarne piccole quantità e, preferibilmente, lontano dai pasti. Fondamentale, infine, assumere grandi quantità di acqua.