- Cos’è il Pap test?
- Quando fare il Pap test?
- A cosa serve il Pap test?
- Come si fa il Pap test?
- Il Pap test è doloroso?
- Cosa bisogna fare prima di fare l’esame?
- Cosa succede se il risultato del test è positivo?
Cos’è il Pap test?
↑ topIl Pap test, o test di Papanicolau, è un esame di screening fondamentale per la prevenzione del tumore del collo dell’utero. Ideato dal medico greco Georgios Papanicolaou negli anni Trenta, questo test permette di individuare precocemente eventuali alterazioni cellulari che potrebbero evolvere in lesioni precancerose o cancerose.
L’esame consiste nel prelievo di cellule dalla superficie della cervice e dal canale cervicale, che vengono successivamente analizzate al microscopio in laboratorio.
Quando fare il Pap test?
↑ topIl momento migliore per eseguire il Pap test dipende dall’età e dal tipo di screening consigliato. Le linee guida attuali raccomandano di fare il primo test a partire dai 25 anni. In ogni caso, è consigliabile farlo a partire da due anni dal primo rapporto sessuale.
Tra i 25 e i 30 anni di età, il Pap test dovrebbe essere eseguito ogni 3 anni. Dopo i 30 anni, l’esame di riferimento è l’HPV test, da eseguire ogni 5 anni in caso di negatività.
L’uso di contraccettivi orali o di dispositivi intrauterini non interferisce con i risultati, mentre la vaccinazione contro l’HPV non sostituisce la necessità di sottoporsi regolarmente al Pap test, in quanto il rischio di sviluppare lesioni precancerose, seppur ridotto, non è mai nullo.
Pap test e HPV test
↑ topNegli ultimi anni, questo test è spesso condotto in combinazione con il test per l’HPV, ovvero l’esame che serve a rilevare la presenza del Papilloma virus (HPV), un’infezione sessualmente trasmissibile.
L’HPV test prevede il prelievo di cellule cervicali ma, invece di analizzarne le caratteristiche, verifica la presenza del materiale genetico del virus. L’HPV è il principale fattore di rischio per lo sviluppo di lesioni precancerose o tumorali al collo dell’utero e il test consente di individuare l’infezione da Papilloma virus anche prima che si manifestino alterazioni cellulari potenzialmente pericolose.
Sia il Pap test che l’HPV test sono fondamentali per lo screening e la diagnosi precoce del cancro cervicale. Si consiglia di consultare il proprio medico o ginecologo per determinare la frequenza e il tipo di test di screening più adatti alla propria situazione.

A cosa serve il Pap test?
↑ topIl Pap test rileva alterazioni cellulari che possono precedere di molti anni lo sviluppo del cancro cervicale vero e proprio. L’esame permette, così, un trattamento precoce delle lesioni precancerose, riducendo il rischio di sviluppare la malattia.
Attraverso il test è anche possibile identificare condizioni non neoplastiche, come infezioni batteriche, micotiche o virali, condilomi o flogosi a carico della cervice uterina.
Se l’indagine clinica mostra risultati anomali, possono essere necessari ulteriori esami diagnostici come la colposcopia o la biopsia per confermare la presenza di lesioni precancerose o cancerose.
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Come si fa il Pap test?
↑ topIl Pap test consiste in un prelievo, tramite un’apposita spatolina, di alcune cellule dal collo dell’utero. Queste vengono poi “strisciate” su un vetrino, ed esaminate al microscopio (esame citologico).
L’esame può essere eseguito in modo sicuro anche in qualsiasi momento della gravidanza, e non rappresenta un rischio significativo per la madre, il feto o l’espletamento fisiologico del parto. È importante sottolineare che l’esame non sostituisce la visita ostetrica o ginecologica e non fa diagnosi precoce di altre malattie.
Differenza tra Pap test tradizionale e in fase liquida
↑ topIl Pap test tradizionale e quello in fase liquida sono entrambi test di screening utilizzati per individuare anomalie cellulari. A differire è il processo di conservazione e di analisi del campione e, di conseguenza, il grado di precisione e sensibilità dei risultati.
| Pap test tradizionale | Thin Prep (fase liquida) | |
|---|---|---|
| Modalità di prelievo | Si raccolgono cellule cervicali con spatolina e spazzolino. | Il prelievo è identico al test tradizionale. |
| Conservazione del campione | Le cellule vengono strisciate direttamente su un vetrino. | Le cellule vengono immerse in una soluzione liquida conservante. |
| Processo di analisi | Il campione può contenere sangue, muco o altri residui che possono ostacolare la lettura e ridurre la qualità della diagnosi. | Il liquido consente una pulizia del campione, eliminando interferenze e permettendo un’analisi più chiara e accurata. |
Il Pap test è doloroso?
↑ topIl Pap test non causa dolore significativo, anche se alcune persone possono provare una leggera sensazione di disagio o pressione durante l’esame. Non vi sono rischi né complicazioni, e non interferisce con la fertilità o con la fisiologia della gravidanza.
Cosa bisogna fare prima di fare l’esame?
↑ topPer avere risultati ottimali dal Pap test, è necessario:
- attendere almeno 10 giorni dal giorno d’inizio dell’ultima mestruazione
- evitare per almeno 3 giorni prima dell’esame i rapporti sessuali ed eventuali terapie farmacologiche locali (con ovuli, candelette, lavande ecc).
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Cosa succede se il risultato del test è positivo?
↑ topUn Pap test positivo indica che sono state rilevate anomalie nelle cellule cervicali durante l’analisi. Tuttavia, è importante notare che una lettura positiva non indica necessariamente la presenza di cancro cervicale, ma può suggerire la presenza di cellule anomale che richiedono ulteriori valutazioni.Le azioni successive dipendono dal tipo di anomalie riscontrate e solitamente includono:
- monitoraggio nel tempo, soprattutto se le anomalie sono lievi o moderate. Il monitoraggio serve a vedere se le cellule anomale si risolvono spontaneamente
- colposcopia, in presenza di anomalie più significative. Durante questo esame, viene utilizzato uno strumento chiamato colposcopio per esaminare il collo dell’utero da vicino
- biopsia: se durante la colposcopia si riscontrano aree sospette, il medico può prelevare un campione di tessuto per ulteriori analisi in laboratorio. La biopsia può determinare se le cellule anomale sono precancerose o cancerose
- trattamento: se la biopsia conferma la presenza di lesioni precancerose o cancerose, possono essere raccomandati trattamenti. Questi includono la rimozione chirurgica delle aree colpite o altri trattamenti specifici.
In ogni caso, è fondamentale seguire le indicazioni del medico e sottoporsi a tutti gli esami di follow-up raccomandati. Questo garantisce una gestione adeguata delle eventuali condizioni rilevate.