Cerca nel sito
Chiudi

La calcinosi (formazione di depositi di calcio nei tessuti)


Con il termine calcinosi si intendono tutte le varie condizioni patologiche caratterizzate da depositi di sali di calcio nei tessuti molli e la conseguente formazione di calcificazioni ectopiche

Cos’è la calcinosi

La calcinosi,  che si manifesta prevalentemente in età giovanile, è una condizione caratterizzata dalla formazione di depositi di sali di calcio in tessuti quali la cute, i muscoli e in quelli che circondano le articolazioni o che sono limitrofi ad essi. 

Questo disturbo è la conseguenza di un’eccessiva quantità di calcio nel sangue che può limitarsi a una sola zona del corpo (come ad esempio la cute) o non essere localizzato ma diffuso.

Cause di calcinosi

La calcinosi può presentarsi per differenti malattie e condizioni, quali:

  • Calcinosi cardiaca, miocardiopatia causata da disturbi del metabolismo del calcio
    a) sia come ipocalcinosi (dovuta a funzione ridotta o perdita di corpi epiteliali, a cattivo assorbimento di calcio dall’intestino, ecc.) che porta a disturbi della contrattilità e a una notevole dilatazione del cuore
    b) sia come ipercalcinosi (dovuta a malattie renali croniche con acidosi, iperfunzione dei corpi epiteliali o adenoma, ecc.) che porta alla calcificazione del muscolo cardiaco
  • C. circoscritta, forma caratterizzata dalla presenza di aree localizzate di calcinosi cutanea
  • C. cutanea, gruppo di processi morbosi caratterizzati dalla deposizione nella pelle di aggregati calcarei sotto forma di carbonato o fosfato di calcio. Questi depositi sono simili a noduli che risultano mobili, ben delimitati e duri alla palpazione
  • C. cutanea metabolica, è abbastanza frequente e non si associa a turbe del metabolismo del calcio. Colpisce elettivamente la cute, i muscoli e i tendini, risparmiando gli organi interni
  • C. cutanea metabolica circoscritta, è la forma più frequente e di solito, apparentemente in modo primitivo, colpisce le donne adulte, localizzandosi elettivamente alle mani (acrocalcinosi). Sul dorso e sulle dita delle mani si formano placche dure, indolori, che possono ulcerarsi con fuoriuscita di materiale calcareo
  • C. cutanea metastatica, forma cutanea rara in quanto colpisce preferibilmente gli organi interni in seguito alla soprasaturazione di calcio del sangue
  • C. della media, forma di regola senza alcuna sintomatologia soggettiva e rilevabile radiologicamente con visualizzazione delle arterie come nastri uniformi senza obliterazione
  • C. intervertebrale, depositi di calcio nei dischi intervertebrali
  • C. miocardica, deposito di calcio nel muscolo cardiaco, si distinguono due forme: la calcinoci distrofica e la metastatica
    a) C. miocardica distrofica, calcinosi miocardica in cui il calcio viene depositato nelle cellule muscolari cardiache già danneggiate o necrotiche (vale a dire nel tessuto infartuato) e non è dovuta ad alterazioni del metabolismo minerale
    b) C. miocardica metastatica, calcinosi che inizialmente interessa le cellule sane e che si verifica nell’ipercalcemia (per esempio in conseguenza dell’iperparatiroidismo, della ipervitaminosi D2, dell’insufficienza renale, ecc.)
  • C. tumorale, lesioni di aspetto simile ad un tumore, contenenti calcio e materiale proteinaceo
  • C. universale, calcificazione distrofica della cute e dei tessuti sottocutanei che si osserva frequentemente in pazienti affetti da dermatomiosite e, più raramente, in quelli affetti da sclerodermia. È caratterizzata da numerosi grandi depositi di calcio che possono coinvolgere anche i muscoli e i tendini

Sintomi della calcinosi

La calcinosi può essere asintomatica oppure essere responsabile di sintomi variabili a seconda della localizzazione, a livello cutaneo o sottocutaneo, nei muscoli, nelle articolazioni, nei nervi periferici e nelle guaine tendinee. Può presentarsi più o meno dura e può provocare delle reazioni infiammatorie locali con conseguente dolore, ulcerazioni, fuoriuscita di un materiale cremoso e calcareoproblemi di infezioni e cicatrizzazioni.

Come diagnosticare la calcinosi

Per comprendere in maniera esatta il quadro clinico del paziente è possibile effettuare una serie di esami, tra i quali:

Cura e trattamento della calcinosi

Non esiste un trattamento specifico per trattare la calcinosi. Possono però essere utilizzati farmaci calcio antagonisti che sembra vadano a migliorare la condizione clinica e radiologica del paziente affetto da questo disturbo.

Anche un utilizzo tempestivo del Warfarin, farmaco anticoagulante, potrebbe determinare una riduzione della concentrazione tissutale dell’acido gammacarbossiglutamico, probabilmente responsabile della formazione di eventuali calcificazioni. Sono stati sperimentati anche farmaci come bisfosfonati, minociclina e probenecid.

L’approccio chirurgico invece va utilizzato solo in casi specifici, per evitare il rischio di infezioni e di eventuali cicatrici retraenti.

 

La scheda si basa sulle informazioni contenute nel "Dizionario Medico" di Antonio Cancellara (Verduci Editore)