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Pubblicato inSintomi

La tracheite: come riconoscerla e curarla

La tracheite è l’infiammazione della trachea, solitamente causata da infezioni virali o batteriche. Vediamo cause, sintomi e cure.

La tracheite è un’infiammazione della trachea, ovvero il condotto elastico e flessibile che collega la laringe ai bronchi. È più comune nei bambini, ma colpisce anche gli adulti, manifestandosi tipicamente con febbre, tosse e difficoltà respiratorie.

La tracheite può essere causata da una serie di fattori, tra cui infezioni virali o batteriche, allergie, inalazione di sostanze irritanti o anche reflusso gastroesofageo. Generalmente, è una condizione innocua, che non comporta particolari problemi. Tuttavia, nei bambini piccoli può assumere una gravità particolare. Nei casi pediatrici, la tracheite può causare problemi respiratori che si aggravano rapidamente, rendendo necessario un trattamento tempestivo e, in alcuni casi, il ricovero in ospedale.

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Classificazione

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La tracheite può manifestarsi in forma acuta o cronica. La tracheite acuta è caratterizzata da un’infiammazione improvvisa e intensa della trachea, con sintomi marcati e di breve durata.

Al contrario, la tracheite cronica si sviluppa gradualmente nel tempo, con sintomi lievi e persistenti, e può presentare episodi ricorrenti. Le tracheiti acute sono spesso di origine infettiva, mentre le forme croniche sono più comunemente associate a cause non infettive.

Tra le forme infettive, a sua volta, è possibile praticare una seconda distinzione tra tracheite primaria e secondaria. Precisamente, la tracheite primaria è causata da un’infezione diretta della trachea stessa. Mentre la forma secondaria si verifica quando un’infezione iniziale originata in una parte superiore delle vie respiratorie, come sinusite o laringite, si estende alla trachea successivamente.

Quali sono i sintomi di una tracheite?

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I sintomi di una tracheite possono includere:

Di solito, nelle fasi iniziali della malattia, si manifestano comunemente tosse, naso che cola e la febbre; mentre nella fase avanzata dell’infiammazione si possono verificare problemi respiratori come lo stridore, il respiro affannoso e il dolore al petto. Questi sintomi si manifestano generalmente 2-5 giorni dopo l’inizio dei sintomi iniziali. 

Quali sono le cause?

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Le cause della tracheite possono essere di diverso tipo. Nella maggior parte dei casi, è il risultato di un’infezione batterica, dovuta principalmente allo stafilococco aureo e streptococco. Tuttavia, può anche essere causata da virus respiratori come il virus influenza o il virus sinciziale respiratorio.

Riassumendo le cause principali della tracheite includono:

  • infezioni virali
  • infezioni batteriche
  • inalazione di sostanze irritanti
  • allergie o reazioni allergiche
  • esposizione a agenti chimici
  • infezioni fungine
  • reflusso gastroesofageo.

Forme batteriche

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La tracheite batterica, come indica lo stesso termine, è dovuta all’azione di un batterio. Tra i patogeni responsabili dell’infezione, figurano:

  • stafilococco aureo: è il batterio che provoca la maggior parte dei casi di tracheite
  • MRSA (Stafilococco Aureo Resistente alla Meticillina): questo ceppo è resistente all’antibiotico meticillina e può causare sintomi simili al batterio normale
  • streptococcus pneumoniae: questo batterio è noto per causare polmonite, ma può anche provocare tracheite insieme ad altre condizioni come bronchite, sinusite e otite media
  • haemophilus influenzae: questa classe di batteri è comune nelle vie respiratorie superiori ed è spesso associata a sinusite, otite media e bronchite.
  • moraxella catarrhalis: è un batterio tipico delle vie respiratorie e può causare sinusite, laringite, bronchite e, in casi rari, anche condizioni più gravi come polmonite e setticemia
  • klebsiella pneumoniae: questo batterio solitamente infetta le vie respiratorie superiori e il tratto urinario, ma può anche provocare tracheite come complicanza secondaria.

Forme virali

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La tracheite virale è generalmente provocata da:

  • virus dell’influenza, che includono i tipi A, B e C
  • virus del raffreddore, tra cui i Rhinovirus, i Coronavirus, gli Adenovirus, il virus respiratorio sinciziale e gli Enterovirus
  • virus parainfluenzali, responsabili delle sindromi parainfluenzali.

In genere, l’infiammazione della trachea causata da questi virus è di tipo secondario, derivante da forme di rinite, faringite o laringite.

Forme non infettive

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La tracheite non infettiva può essere causata da diverse condizioni, tra cui:

  • inalazione accidentale di oggetti che si bloccano nella trachea, provocando infiammazione
  • tabagismo: il fumo di sigaretta irrita le vie respiratorie e aumenta il rischio di infezioni respiratorie. Le infiammazioni alla trachea legate al fumo tendono ad essere croniche
  • inquinamento ambientale, domestico o lavorativo, che può contenere sostanze irritanti per la mucosa respiratoria
  • inalazione di allergeni come polline, polvere, peli di animali e altre sostanze simili, che possono scatenare l’infiammazione in individui ipersensibili o allergici.

Quanto dura la tracheite?

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La durata della tracheite dipende dalla sua causa e dalla gravità dei sintomi. In generale, la forma acuta può durare da alcuni giorni fino a un paio di settimane. I sintomi tendono a migliorare gradualmente nel corso del tempo, specialmente con il trattamento e riposo adeguati. Tuttavia, se la tracheite è causata da un’infezione virale o batterica più grave, potrebbe richiedere più tempo per guarire completamente e potrebbe essere necessario il trattamento con antibiotici o altri farmaci specifici.

La tracheite cronica, invece, può persistere per settimane o addirittura mesi, a seconda della causa sottostante e della risposta al trattamento. È importante consultare un medico se i sintomi della tracheite persistono per un lungo periodo o peggiorano, per ricevere una valutazione e un trattamento adeguati.

Come si prende la tracheite? È contagiosa?

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La tracheite può essere contratta principalmente attraverso l’inalazione di agenti infettivi presenti nell’aria. La forma virale è contagiosa e la trasmissione può avvenire attraverso il contatto con persone infette. Il contagio può verificarsi attraverso la condivisione di oggetti contaminati, come stoviglie o asciugamani, o tramite la tosse e gli starnuti.

In generale, per evitare il rischio di contrarre la tracheite, è importante adottare buone pratiche di igiene, come lavarsi spesso le mani, coprire la bocca e il naso quando si tossisce o starnutisce ed evitare il contatto con persone che hanno contratto l’infezione.

Come si diagnostica?

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La diagnosi di tracheite viene effettuata solitamente attraverso la valutazione dei sintomi del paziente e attraverso l’esame obiettivo. In alcuni casi, potrebbe essere necessario eseguire ulteriori test diagnostici, come la radiografia del torace o la tomografia computerizzata, per escludere altre condizioni simili come la broncopolmonite o la polmonite.

Quando chiamare il medico per la tracheite?

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È opportuno farlo quando la febbre supera i 38,5°C per più di due o tre giorni, oppure se torna dopo un iniziale miglioramento. Anche la comparsa di difficoltà respiratorie, respiro affannoso o rumoroso deve essere considerata un segnale d’allarme.

Se la tosse è molto intensa, continua nel tempo e interferisce con il sonno o con le attività quotidiane, è bene valutarla con uno specialista. Lo stesso vale in presenza di dolore toracico persistente o di sangue nel catarro.

Un controllo medico è inoltre raccomandato se i sintomi non migliorano entro una settimana, o se la persona colpita è un bambino, un anziano o presenta patologie respiratorie croniche.

Qual è la cura per la tracheite?

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La cura della tracheite dipende dalla causa sottostante. Se l’infiammazione è dovuta a infezione batterica, possono essere prescritti antibiotici. Se, invece, è causata da un’infezione virale, gli antibiotici non sono efficaci. In questo caso è importante riposare, bere liquidi e assumere farmaci antinfiammatori oppure anche steroidei. In caso di tosse persistente, possono essere prescritti farmaci per lenire l’irritazione della gola e della trachea. È possibile utilizzare anche rimedi naturali come lo zenzero, il miele o il limone per alleviare i sintomi della tosse e del mal di gola.

L’utilizzo di uno spray per la gola o di sciroppi per la tosse può anche aiutare ad alleviare i sintomi. Inoltre, è importante evitare ambienti polverosi o con sostanze irritanti che possono aumentare l’irritazione della trachea. Infine, è importante rivolgersi a un medico se la tracheite persiste per più di una settimana o se si notano sintomi quali febbre alta, difficoltà respiratoria o catarro con tracce di sangue.

Quali antinfiammatori per la tracheite?

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La scelta dipende dalla gravità del quadro clinico, dall’età del paziente e dall’eventuale presenza di altre patologie. Tra i principali farmaci utilizzati, che includono antinfiammatori e corticosteroidi, si possono indicare:

  • ibuprofene: ha effetto antipiretico e antinfiammatorio, adatto per adulti e bambini
  • ketoprofene: utile se c’è dolore toracico associato alla tosse
  • nimesulide: solo su prescrizione, da evitare in caso di patologie epatiche o gastrointestinali.

I corticosteroidi meritano un discorso a parte, dal momento che sono prescritti solo nei casi gravi o in presenza di edema delle vie aeree. Si possono indicare:

  • desametasone o betametasone: talvolta prescritti in singola dose per ridurre rapidamente l’infiammazione
  • beclometasone inalatorio: nei casi in cui si voglia agire per limitare tosse e difficoltà nella respirazione.

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Come prevenire la tracheite?

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Prevenire la tracheite significa innanzitutto proteggere le vie respiratorie sia da agenti irritanti che dalle infezioni. È quindi utile evitare l’esposizione prolungata a fumo di sigaretta, polveri, sostanze chimiche o aria troppo secca. Questi sono tutti fattori che possono infiammare la trachea.

Nei mesi più freddi bisogna avere un buon livello di umidità negli ambienti chiusi; in più coprire naso e bocca quando si esce può aiutare a ridurre il rischio di infezioni.

Rafforzare le difese immunitarie è una scelta d’obbligo: una dieta equilibrata, una buona idratazione, l’attività fisica regolare e il giusto riposo contribuiscono a proteggere l’organismo. Nei soggetti più fragili, come bambini e anziani, la vaccinazione antinfluenzale può rappresentare una forma di prevenzione indiretta.

Lavare frequentemente le mani e limitare i contatti stretti con persone influenzate o raffreddate resta una regola semplice ma efficace per prevenire molte infezioni delle vie respiratorie, inclusa la tracheite.