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Cianosi: che cos’è e come si manifesta


La cianosi è una condizione dovuta a mancanza di ossigeno nel sangue, che si manifesta tipicamente con una colorazione bluastra di cute e mucose

Che cos’è la cianosi: il significato

La cianosi è una condizione dovuta ad un deficit di ossigeno nel sangue, che si manifesta tipicamente con un cambio di colorazione di cute e mucose che diventano bluastre. La cianosi può comparire in modo improvviso o svilupparsi senza che il paziente accusi particolari disturbi.

Le cause di questa condizione sono molteplici e alcune di esse possono anche risultare fatali. Tra le principali si possono citare:

Cianosi centrale

Questa forma di cianosi è una condizione dovuta a una desaturazione di ossigeno sistemica. Nella maggior parte dei casi, la causa va ricercata in problemi di tipo circolatorio o polmonare. 

Si può parlare di cianosi centrale quando almeno un terzo del valore totale di emoglobina normale (nelle donne tra i 12 e i 16 grammi per decilitro, mentre negli uomini tra 13,5 e 17 g/dl) non è ossigenato. Con una saturazione dell’ossigeno pari o inferiore all’85% le manifestazioni di questa condizione sono evidenti.

Come detto, all’origine della cianosi centrale ci sono solitamente problemi respiratori o cardiocircolatori.

Questa condizione può essere associata a:

Tra i problemi cardiocircolatori che possono causare cianosi, invece, abbiamo:

  • infarto
  • pericardite
  • valvulopatie
  • ipotensione

I problemi respiratori che causano cianosi possono avere anche un’origine diversa da disturbi polmonari. Questa condizione, infatti, può manifestarsi anche nei soggetti obesi, nelle persone che soffrono di apnee notturne, nei soggetti che hanno subito fratture costali e, ancora, nei pazienti con problemi al sistema nervoso centrale dovuti, ad esempio, ad attacchi epilettici o emorragie intracraniche.

Tra le altre possibili cause di cianosi centrale, infine, ci possono essere:

  • soffocamento
  • anemia
  • ipotermia
  • abuso di alcuni farmaci

Cianosi periferica

La cianosi periferica, a differenza di quella centrale, può verificarsi anche senza problemi polmonari o disturbi cardiocircolatori ed è dovuta ad una differenza di ossigenazione di vene e arterie. La conseguenza di questa condizione è che i tessuti periferici aumentano il loro fabbisogno di ossigeno. 

All’origine di questa forma di cianosi ci possono essere varia cause tra cui:

  • trombosi venosa profonda
  • embolie
  • fenomeno di Raynaud (malattia rara che causa un’alterazione del flusso circolatorio del sangue)

Cosa si fa in caso di cianosi?

Quando una persona è cianotica e manifesta i tipici segnali di questa condizione (colore bluastro della pelle) significa che i livelli di ossigeno, per varie ragioni come abbiamo visto, non sono sufficienti per garantire le funzionalità dell’organismo.

Siccome le cause di cianosi sono molteplici, per trattarla bisogna intervenire sull’origine del problema, che può essere cardiovascolare, polmonare o di altra natura. 

La cianosi, in alcuni casi, può mettere in pericolo la sopravvivenza stessa del paziente e andrebbe trattata tempestivamente entro i primi minuti dalla manifestazione dei sintomi. Qualora, infatti, si manifestino sintomi associati quali problemi respiratori, dolori al petto, stato confusionale, mal di testa e produzione di muco di colorazione scura, è necessario recarsi al Pronto Soccorso.

La cianosi nel neonato

La condizione di cianosi può manifestarsi anche nel neonato coinvolgendo in particolare le estremità del corpo (mani e piedi). In questo caso l’origine di tale condizione è prevalentemente vascolare, in particolare al fatto che la circolazione periferica nel neonato è ancora immatura.

Non si tratta, generalmente, di un disturbo di cui allarmarsi e si risolve con il tempo.

Più complessa è la situazione che si verifica quando il neonato diventa cianotico alla nascita, nel momento in cui il cordone ombelicale si attorciglia attorno al suo collo

La forma di cianosi centrale, invece, è molto più rara nei neonati e può essere dovuta a cardiopatie congenite o sindrome da distress respiratorio

La cianosi può essere dovuta anche all’esposizione al freddo, ma si può intervenire semplicemente con un abbigliamento adeguato e proteggendosi dalle basse temperature.

Cosa fare quando un bimbo diventa cianotico?

La condizione di cianosi nel neonato deve preoccupare nel momento in cui è associata ad una forte stanchezza o a problemi respiratori. Le manifestazioni in questi casi sono riconoscibili in quanto il neonato ha il corpo molle, tende a curvare le spalle, dilatare le narici durante la respirazione e accusa problemi di inappetenza e disturbi del sonno. In tali eventualità è necessario rivolgersi al medico.