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Il dolore alla nuca, cause possibili e relativi rimedi

A cura di
Alberto
Lerario

Il dolore alla nuca è una condizione non patologica che può associarsi però a patologie di vario tipo. Scopriamo quali sono le più comuni

Cos’è il dolore alla nuca

Il dolore alla nuca è solitamente una condizione sintomatica di altre patologie o infiammazioni localizzate sia nell’area stessa, quindi tra la base del cranio e l’osso occipitale, sotto il cuoio capelluto, sia in altri distretti della testa. Non si tratta di una patologia in sé bensì di un segnale che può indicare condizioni di vario tipo, da una semplice contrattura dei muscoli cervicali, a patologie vere e proprie che coinvolgono le vertebre, il cervello e il midollo, e che pertanto necessitano di intervento medico.

Al fine di stabilirne la natura, va prestata attenzione ad altri sintomi a cui può essere associato. In caso di persistenza della condizione e di sintomatologia accessoria importante, è necessario rivolgersi al proprio medico, che effettuerà i dovuti controlli per poter prescrivere la terapia adeguata.

Dolore alla nuca e tensione muscolare 

Questa condizione può manifestarsi come conseguenza di tensioni e contratture dei muscoli dell’area interessata o in associazione con patologie vere e proprie.

Nel primo caso l’insorgenza delle contratture e la loro eventuale cronicità, cioè il fatto che il dolore si possa ripetere nel tempo, è spesso dovuto allo stile di vita.

In particolare, possono contribuire ad una rigidità dei muscoli le attività fisiche che prevedano il sollevamento di pesi sopra la linea delle spalle effettuate con tecnica inadeguata e senza il dovuto riposo.

In caso il dolore alla nuca sia originato da tensione muscolare, la sua sparizione è solitamente spontanea e avviene dopo alcuni giorni di riposo.

Molto importanti per ridurre questo tipo di dolore risultano alcuni esercizi per l'articolazione del collo, che ne mantengano e migliorino la mobilità.

Altre cause legate allo stile di vita che portano i pazienti a sviluppare contratture e sentire dolore nella zona della nuca sono:

  • postura scorretta: in ortopedia si sta sviluppando il concetto di postura prolungata, come causa di dolori alla zona vertebrale. Infatti, se il movimento o la postura non sono contrari alle possibilità del corpo umano, non è tecnicamente possibile parlare di postura scorretta. Tuttavia una postura mantenuta per un periodo prolungato porta inevitabilmente alla contrattura dei muscoli interessati. In alcuni casi con risultati dolorosi
  • stress: lo stress psicofisico può portare il corpo e nello specifico la zona della nuca ad un irrigidimento
  • contratture e crampi
  • bruxismo: si tratta della contrazione spontanea e involontaria della muscolatura masticatoria durante il sonno e può causare un irrigidimento della muscolatura del collo quindi anche della nuca
  • insonnia: l’insonnia impedisce il corretto riposo dell’organismo, causando in alcuni casi una rigidità a livello muscolare, che può interessare tutti i distretti, inclusa la zona cervicale
  • predisposizione: esiste poi una predisposizione individuale alle contratture che può essere causata da una insufficiente quantità di potassio nell’organismo

Dolore alla nuca e condizioni patologiche 

Il dolore nella zona dietro al collo può però essere tra i sintomi, principali o secondari, di alcune patologie che coinvolgono la zona della colonna vertebrale, ma che possono essere anche originate in altri distretti e avere come conseguenze dolori cervicali. 

Nella maggior parte di questi casi il dolore alla nuca non è l’unico sintomo. Dolore alla nuca e nausea sono per esempio molto comuni in alcuni tipi di emicranie o cefalee

Tra le varie patologie che si possono associare al dolore alla nuca ricordiamo: 

  • emicranie e cefalee (mal di testa)
  • nevralgia occipitale: una condizione che insorge quanto viene coinvolto il nervo occipitale, e che porta a dolori e formicolii (parestesie) che coinvolgono la nuca
  • artrosi cervicale: condizione degenerativa del tessuto osseo e dei dischi verterbali, che porta ad irrigidimento e dolore nella zona

Più raramente possono associarsi al dolore alla nuca altre patologie quali:

  • fibromialgia: una malattia che colpisce muscoli e ossa e porta a dolore cronico localizzato
  • meningite: malattia infettiva che colpisce le meningi, cioè le membrane che avvolgono cervello e midollo spinale
  • artrite: condizione infiammatoria che colpisce le articolazioni e che qualora si manifesti nella zona cervicale può portare a rigidità e conseguente dolore al collo e alla nuca

Cosa fare per il dolore alla nuca

Nel caso il dolore alla nuca sia di origine tensiva, causato cioè dalla contrattura dei muscoli cervicali, la condizione tende a regredire in maniera spontanea nella maggior parte dei casi.

Se l’origine della contrattura muscolare che ha portato al dolore è di tipo traumatico causata da esercizio fisico eccessivo o scorretto, il riposo di solito è sufficiente per la regressione del dolore.

A titolo preventivo è opportuno seguire alcune indicazioni, soprattutto nel caso di errori posturali o eccesso di movimento. Queste aiuteranno a far sì che il dolore non si ripeta, o nei casi di persone con predisposizione, a ridurre la frequenza.

In particolare, i muscoli devono essere riscaldati prima di essere attivati. Utili sono anche gli esercizi di mobilità articolare per le vertebre cervicali.

Qualora invece il dolore alla nuca si presenti indipendentemente da attività sportiva, traumi, stress o errori posturali, andrà valutata la causa scatenante.

È in questi casi consigliato quindi il parere di un medico.

Diagnosi e terapia 

Data la varietà delle possibili cause, la diagnosi parte dalla raccolta anamnestica da parte del medico.

Viene in altre parole sentito il paziente, che riferisce sulla propria condizione. Importanti sono le tempistiche di insorgenza e la sintomatologia correlata, in quanto il semplice dolore alla nuca non è sufficiente a stabilire con precisione la causa scatenante.

Successivamente il medico eseguirà quello che si definisce esame obiettivo del paziente, verificando nei limiti del possibile alcuni parametri ed effettuando una diagnosi differenziale, volta ad escludere alcune possibili cause del dolore.

Infine possono rendersi necessari alcuni esami specifici come la risonanza magnetica per poter avere un referto definitivo, con una diagnosi corretta, assolutamente fondamentale per poter prescrivere la terapia adeguata.