- Che cos’è il cromo?
- A cosa serve il cromo nel corpo umano?
- Cromo nel sangue: valori normali
- Cromo basso nel sangue: sintomi e cause
- Cromo alto nel sangue: quando diventa pericoloso?
- Il cromo è cancerogeno?
- Cosa succede se si prende troppo cromo?
- Quali sono i sintomi di una carenza di cromo nel sangue?
- Analisi del cromo nel sangue: come e quando farle
- Alimenti ricchi di cromo
- Cromo e tiroide: esiste un legame?
- Cromo nel sangue e diabete: c’è una connessione?
- Cromo e interazioni farmacologiche
- Considerazioni
Che cos’è il cromo?
↑ topIl cromo è un oligoelemento essenziale presente in piccolissime quantità nel corpo umano, ma con un ruolo fondamentale nel metabolismo degli zuccheri, dei grassi e delle proteine. I livelli di cromo nel sangue possono essere valutati attraverso specifiche analisi di laboratorio, soprattutto in presenza di sintomi che facciano sospettare una carenza o, al contrario, un’esposizione eccessiva a questa sostanza.
In questo articolo approfondiamo tutto ciò che bisogna sapere sul cromo: a cosa serve, quali sono i valori normali, le possibili cause di cromo alto o basso nel sangue, e i sintomi collegati a squilibri di questo metallo.
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A cosa serve il cromo nel corpo umano?
↑ topIl cromo (Cr), nella sua forma trivalente (Cr3+), è un micronutriente essenziale per il metabolismo umano. Tra le sue principali funzioni:
- Regola il metabolismo del glucosio: potenzia l’azione dell’insulina, l’ormone che regola i livelli di zuccheri nel sangue.
- Contribuisce al metabolismo lipidico: favorisce l’equilibrio dei grassi nel sangue, riducendo il colesterolo LDL e i trigliceridi in alcuni soggetti.
- Partecipa alla sintesi proteica e alla crescita muscolare, motivo per cui è spesso presente negli integratori per sportivi.
- Può contribuire a ridurre l’appetito per i carboidrati, migliorando il controllo del peso corporeo.
Il cromo picolinato, una forma organica altamente biodisponibile, è la forma più comune utilizzata negli integratori alimentari.
Cromo nel sangue: valori normali
↑ topI valori normali di cromo nel sangue possono variare leggermente da laboratorio a laboratorio, ma in generale:
- Cromo ematico (siero): tra 0,1 e 2,1 μg/L
- Cromo urinario (per esposizione industriale): < 1 μg/L in individui non esposti professionalmente
Va precisato che la determinazione del cromo nel sangue non è di routine e viene eseguita in casi specifici:
- Sospetta carenza (es. resistenza insulinica inspiegata)
- Controllo di supplementazione cronica
- Esposizione professionale o ambientale a composti di cromo
Cromo basso nel sangue: sintomi e cause
↑ topUna carenza di cromo nel sangue è rara nei Paesi industrializzati, ma può manifestarsi in alcune condizioni cliniche o di malnutrizione. I sintomi della carenza di cromo includono:
- Intolleranza al glucosio e peggioramento della sensibilità insulinica
- Affaticamento cronico
- Desiderio eccessivo di zuccheri
- Aumento di peso
- Calo della concentrazione
- Neuropatie periferiche (in casi estremi)
Cause di cromo basso
↑ top- Dieta povera di alimenti contenenti cromo (carne, cereali integrali, broccoli, noci)
- Assorbimento intestinale compromesso (es. malattie infiammatorie croniche intestinali)
- Gravidanza e allattamento (aumentato fabbisogno)
- Età avanzata
- Sport intensivo (per via della sudorazione)
Cromo alto nel sangue: quando diventa pericoloso?
↑ topIl cromo alto nel sangue è molto più raro della carenza e può verificarsi in presenza di:
- Eccessiva supplementazione
- Esposizione professionale (industria metallurgica, galvanica, cementifici)
- Inquinamento ambientale
In questi casi, è più comune un’esposizione al cromo esavalente (Cr6+) piuttosto che al cromo trivalente (Cr3+) che è quello biologicamente attivo e benefico.
Il cromo è cancerogeno?
↑ topA questo proposito, va fatta una distinzione tra le sue forme chimiche, il cromo in sé non è cancerogeno:
- Cromo trivalente (Cr3+): è la forma nutrizionale presente negli alimenti e negli integratori. Non è tossica e non è cancerogena.
- Cromo esavalente (Cr6+): è una forma ossidata presente in alcune lavorazioni industriali. È classificata come cancerogeno certo per l’uomo dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC).
L’esposizione cronica a Cr6+ può danneggiare fegato, reni e sistema respiratorio, aumentando il rischio di tumori soprattutto a livello polmonare.
Cosa succede se si prende troppo cromo?
↑ topL’assunzione eccessiva di cromo attraverso integratori (oltre 1000 mcg al giorno) può portare a effetti collaterali, sebbene nella maggior parte dei casi sia ben tollerato.
Possibili sintomi da eccesso di cromo
↑ top- Disturbi gastrointestinali
- Mal di testa e vertigini
- Danni epatici o renali (in soggetti predisposti o in presenza di patologie)
- Irritabilità, sbalzi d’umore
- Reazioni allergiche cutanee (rare)
L’assunzione sicura giornaliera (UL) secondo l’EFSA è di 250 mcg al giorno per gli adulti.
Quali sono i sintomi di una carenza di cromo nel sangue?
↑ topCome accennato, la carenza di cromo è rara, ma può causare una serie di sintomi subdoli, spesso confusi con altre condizioni metaboliche. Oltre all’intolleranza al glucosio e alla resistenza insulinica, si possono riscontrare:
- Stanchezza cronica
- Alterazioni dell’umore o irritabilità
- Difficoltà a perdere peso
- Crampi muscolari e debolezza
- Aumento dell’appetito per cibi dolci
Nei casi più gravi (spesso osservati in soggetti nutriti parenteralmente), si possono manifestare neuropatie periferiche simili a quelle diabetiche.
Analisi del cromo nel sangue: come e quando farle
↑ topLa misurazione del cromo nel sangue non fa parte degli esami di routine, ma può essere richiesta in caso di:
- Esposizione lavorativa o ambientale
- Supplementazione cronica con integratori
- Sospetta carenza in pazienti con diabete di tipo 2 non controllato o con sindrome metabolica
- Sospetta intossicazione da metalli pesanti
L’analisi può essere effettuata su siero o su urine, in base al tipo di valutazione richiesta (accumulo cronico vs. eliminazione).
Alimenti ricchi di cromo
↑ topLa dieta è la fonte primaria di cromo, anche se la quantità presente negli alimenti può variare in funzione del suolo in cui vengono coltivati. Ecco una lista di alimenti che forniscono buone quantità di cromo:
- Lievito di birra
- Cereali integrali
- Fegato
- Carne magra
- Broccoli e verdure a foglia verde
- Noci e nocciole
- Frutta secca
- Molluschi
In genere, una dieta equilibrata è sufficiente a garantire il fabbisogno giornaliero, stimato tra i 25 e i 35 mcg al giorno per un adulto.
Cromo e tiroide: esiste un legame?
↑ topAlcune ricerche ipotizzano una correlazione indiretta tra cromo e funzione tiroidea, in particolare nei soggetti con insulino-resistenza o obesità. Tuttavia, al momento, non esistono prove cliniche consolidate che dimostrino un impatto diretto del cromo sul funzionamento della tiroide. Chi soffre di disfunzioni tiroidee dovrebbe evitare supplementazioni fai-da-te e rivolgersi a uno specialista.
Cromo nel sangue e diabete: c’è una connessione?
↑ topSì. Il cromo ha un impatto positivo sul metabolismo del glucosio. Alcuni studi suggeriscono che l’integrazione con cromo picolinato possa migliorare la sensibilità insulinica nei soggetti con diabete di tipo 2, soprattutto nei casi in cui esista una carenza marginale di questo elemento.
Tuttavia, non è un sostituto dei farmaci antidiabetici e non dovrebbe mai essere assunto senza un’indicazione medica precisa.
Cromo e interazioni farmacologiche
↑ topIl cromo può interagire con alcuni farmaci o sostanze:
- Insulina o ipoglicemizzanti orali: può potenziare l’effetto ipoglicemico.
- Antiacidi e inibitori di pompa protonica: possono ridurre l’assorbimento del cromo.
- Corticosteroidi: possono aumentare l’escrezione di cromo.
- Niacina e zinco: possono influenzare i livelli di cromo nel sangue.
In caso di terapia cronica o patologie metaboliche, è sempre opportuno consultare il medico prima di assumere integratori a base di cromo.
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Considerazioni
↑ topIl cromo nel sangue, sebbene presente in quantità minime, riveste un ruolo chiave nella salute metabolica, soprattutto nel metabolismo del glucosio. Squilibri – sia in eccesso che in difetto – possono comportare conseguenze significative, che vanno dalla stanchezza cronica a un aumento del rischio diabetico, fino a effetti tossici in caso di sovradosaggio o esposizione industriale.
Il monitoraggio dei livelli di cromo è indicato solo in condizioni cliniche particolari e non va confuso con pratiche fai-da-te. Anche l’assunzione di integratori deve essere sempre valutata con attenzione, per evitare rischi per la salute.