Cos'è una radiografia addome?
Una radiografia addome è un esame radiologico che adotta i raggi X per ottenere immagini dell’interno della cavità addominale. I raggi X attraversano il corpo e in base ai tessuti che incontrano, restituiscono una tonalità bianche, o più scure. Si ricava così una immagine dell’addome.
Con il termine addome si intende la regione che include stomaco, intestino, reni, fegato e tutti gli altri organi addominali. Questo esame può essere richiesto come primo passo diagnostico o per monitorare una patologia diagnosticata.
A cosa serve?
La radiografia dell’addome viene spesso impiegata in pronto soccorso per valutare:
- dolori addominali acuti
- sospetta perforazione intestinale
- presenza di aria libera nella cavità addominale, che può indicare emergenze chirurgiche.
Serve anche per identificare:
Lo studio radiografico dell'addome può quindi essere svolto anche per controlli post-operatori o per monitorare patologie croniche. Viene definito esame diretto dell’addome perché avviene senza mezzo di contrasto; e si tratta della forma più comune di questo tipo di esame. In altri casi si può decidere di somministrare un mezzo di contrasto per migliorare la visibilità di alcune strutture.
Cosa cambia tra ecografia e radiografia?
In caso di ecografia addominale non c’è emissione di radiazioni, ma attraverso una sonda ecografica vengono emesse onde sonore ad alta frequenza. In questo modo organi pieni, come ad esempio utero, vescica, milza, reni o fegato, possono essere osservati in tempo reale. L’ecografia addome completo risulta essere più adatta in caso di indagini per i tessuti molli. Per valutare tessuti più duri, come le ossa, specie in condizioni di urgenza, si preferisce la radiografia.
Cosa si vede da una radiografia all’addome?
Con una radiografia dell’addome si possono osservare varie strutture addominali. Sono visibili le ossa del bacino e della colonna lombare, e possono essere parzialmente identificati alcuni organi come lo stomaco, l’intestino, i reni e la vescica, in base alla loro densità. In particolare, l’addome viene esaminato per valutare:
- presenza di aria in sede anomala, possibile segno di perforazione intestinale
- presenza di liquidi e di gas all’interno delle anse intestinali, segno di occlusione intestinale
- accumuli anomali di feci
- distensione e disposizione anomala delle anse intestinali, indicativa di volvolo, o tensione intestinale
- segmento intestinale disteso vicino ad una zona infiammata. Segno indiretto, questo, di infiammazione addominale.
In certi casi si possono notare anche calcoli renali o biliari, se calcificati. La radiografia può mostrare inoltre masse, alterazioni della distribuzione dei gas, e anomalie nella posizione degli organi.
Come si svolge una radiografia addome?
Il paziente è posto su di un lettino, in posizione seduta o distesa a seconda degli obiettivi diagnostici. Viene quindi emesso un fascio di raggi X che attraversa l’addome e viene assorbito in modo diverso, in base al tipo di tessuto che incontra. Le ossa hanno maggiore densità, e risultano più bianche nell’immagine perché assorbono più radiazioni. Laddove i tessuti molli, così come l’aria, assorbono i raggi X in quantità minore, e l’immagine che se ne ricava ha una tonalità compresa tra il grigio e il nero.
Norme di preparazione
Lo studio radiografico dell’addome non ha bisogno di particolare preparazione. A volte viene chiesto il digiuno, o l’assunzione di lassativi, così da ridurre al minimo la presenza di gas intestinali. È fondamentale segnalare eventuali allergie e lo stato di gravidanza, poiché l’esame comporta l’esposizione a dosi di radiazioni. È opportuno inoltre rimuovere oggetti metallici dalla zona addominale, seguendo in modo scrupoloso le istruzioni del tecnico radiologo.