Visita Audiologica

Cos'è la visita audiologica?

La visita audiologica è un esame specialistico non invasivo che permette di valutare lo stato di salute dell’orecchio e la capacità uditiva di una persona. Si tratta di un accertamento medico che rientra nell’ambito dell’otorinolaringoiatria e viene eseguito da un medico audiologo o otorinolaringoiatra, esperto nella diagnosi e nel trattamento dei disturbi dell’udito e dell’equilibrio. 

La visita audiologica rappresenta un passaggio fondamentale per identificare precocemente eventuali disturbi uditivi e impostare una strategia terapeutica adeguata, che può includere trattamenti farmacologici, protesi acustiche o, nei casi più gravi, interventi chirurgici.

Perché si fa la visita audiometrica?

La visita audiometrica viene eseguita per misurare la soglia uditiva e valutare in modo preciso se e quanto l’udito sia compromesso. È un test fondamentale per individuare eventuali ipoacusie, ovvero riduzioni della capacità uditiva, che possono manifestarsi in forma lieve, media, grave o profonda. 

Le cause possono essere molteplici:

• tappi di cerume e otiti ricorrenti
• l’otosclerosi
• la presbiacusia, ovvero il fisiologico calo dell’udito legato all’invecchiamento
• le perdite uditive neurosensoriali dovute a danni del nervo acustico.

La visita audiologica è indicata in presenza di sintomi evidenti, come un calo dell’udito (ipoacusia), ronzii o fischi nelle orecchie (acufeni), vertigini, sensazione di orecchio ovattato o pieno.

Tuttavia, è raccomandato anche come screening periodico per alcune categorie di pazienti, in particolare over 60, bambini con disturbi del linguaggio, lavoratori esposti a rumori intensi o persone con patologie croniche, come il diabete o l’ipertensione, che possono influenzare la salute dell’apparato uditivo.

Che differenza c'è tra visita audiologica e visita audiometrica?

Sebbene i due termini vengano talvolta usati in modo intercambiabile, visita audiologica e visita audiometrica indicano due prestazioni diverse, ma complementari.  La visita audiologica è un consulto specialistico completo che comprende la valutazione clinica da parte del medico audiologo, l’anamnesi del paziente, l’esame otoscopico dell’orecchio e l’eventuale prescrizione di esami strumentali. 

La visita audiometrica, invece, è un test specifico che si concentra esclusivamente sulla misurazione della capacità uditiva tramite strumenti elettronici. Viene eseguita da un tecnico audiometrista o sotto la supervisione dello specialista, e fornisce dati oggettivi sul tipo e sul grado di ipoacusia presente. Può essere svolta sia come parte integrante della visita audiologica, sia come esame a sé, ad esempio nei contesti di medicina del lavoro o nei controlli periodici dell’udito.

Come funziona la visita audiologica?

Durante la visita, svolta in ambulatorio, lo specialista raccoglie l’anamnesi del paziente, indagando su eventuali disturbi uditivi, condizioni mediche pregresse, familiarità con malattie dell’orecchio e stili di vita che possano influenzare l’udito.  Successivamente, esegue un esame obiettivo del condotto uditivo esterno e della membrana timpanica, attraverso l’otoscopia, e può decidere di approfondire con test diagnostici specifici, tra cui l’esame audiometrico tonale, che serve a valutare la soglia uditiva per ciascun orecchio, l’esame impedenzometrico e la valutazione dell’equilibrio vestibolare.

Come ci si prepara alla visita?

Per sottoporsi a una visita audiologica non è necessario alcun tipo di preparazione fisica particolare. Si consiglia semplicemente di portare con sé tutta la documentazione clinica precedente, in particolare eventuali referti di esami audiometrici, terapie farmacologiche in corso e segnalazioni di eventuali patologie otorinolaringoiatriche, neurologiche o vascolari. Nel caso si stiano utilizzando apparecchi acustici, è importante indossarli e riferire da quanto tempo vengono utilizzati, con quali benefici e se ci sono difficoltà persistenti. 

Quanto dura una visita audiologica?

La visita audiologica ha una durata di circa 20-30 minuti. La durata può aumentare se il medico ritiene opportuno approfondire l’indagine con esami aggiuntivi, oppure se si deve discutere una diagnosi articolata o un percorso terapeutico personalizzato.