E' indicato non indossare lenti contatto il giorno dell'esame e portarle con sé in sede di visita.
E' indicato non indossare lenti contatto il giorno dell'esame e portarle con sé in sede di visita.
Che cos'è la pachimetria corneale?
La pachimetria corneale è un esame diagnostico non invasivo che misura lo spessore della cornea che normalmente varia tra 540 e 560 micrometri nella zona centrale. Questo test viene eseguito utilizzando strumenti che analizzano i vari punti della superficie corneale con estrema precisione.
L'esame si basa sulla tecnologia a ultrasuoni o sulla tomografia ottica computerizzata. Si può quindi parlare di pachimetria acustica oppure ottica.
Le scansioni della cornea e la misurazione del suo spessore permettono di valutare la sua integrità strutturale e identificare eventuali alterazioni patologiche. Il test fornisce informazioni precise sui punti della superficie corneale, creando una mappa topografica completa. I dati sono poi valutati per la diagnosi di diverse patologie oculari e per le successive scelte terapeutiche.
A cosa serve la pachimetria corneale?
L'esame permette di individuare alterazioni dello spessore corneale che potrebbero indicare patologie come il cheratocono. Questa patologia degenerativa causa un progressivo assottigliamento e deformazione della struttura corneale. La pachimetria è fondamentale per la misurazione della pressione oculare. Lo spessore corneale influenza infatti i valori della pressione intraoculare, parametro di riferimento per la diagnosi e il monitoraggio del glaucoma.
L'esame è essenziale nella valutazione pre-operatoria per diversi tipi di interventi:
- chirurgia refrattiva laser: per determinare la quantità di tessuto corneale disponibile
- cross linking: per valutare l'idoneità al trattamento del cheratocono
- trapianto di cornea: per pianificare l'intervento e valutare il tessuto ricevente
La pachimetria è prescritta anche per monitorare l'efficacia di terapie in corso e per il follow-up post-operatorio di pazienti sottoposti a interventi oculari.
Quando viene chiesta la pachimetria corneale?
La pachimetria corneale viene prescritta in diverse situazioni cliniche. L'oculista richiede questo esame quando sospetta patologie corneali o quando deve valutare l'idoneità per trattamenti che potrebbero essere stabiliti. L'esame è indicato per pazienti con sintomi come
- vista offuscata
- distorsione delle immagini
- mal di testa frequenti associati a problemi visivi.
Questi sintomi possono essere indicativi di alterazioni corneali che richiedono un approfondimento diagnostico. La pachimetria viene richiesta prima di un intervento di chirurgia corneale per valutare le caratteristiche anatomiche dell'occhio.
È fondamentale anche per pazienti candidati al cross linking, un tipo di trattamento per il cheratocono. Il test è necessario per pazienti con familiarità per patologie corneali o per coloro che presentano fattori di rischio specifici. È inoltre richiesto per il monitoraggio di pazienti con diagnosi di patologie degenerative corneali.
Come si effettua?
La pachimetria corneale è un esame semplice e rapido, e non richiede alcuna preparazione. È comunque importante informare il medico se si stanno assumendo farmaci o se si utilizzano lenti a contatto.
Il paziente viene fatto accomodare davanti allo strumento, mantenendo lo sguardo fisso su un punto luminoso. Il pachimetro viene quindi avvicinato delicatamente alla superficie oculare. Lo strumento emette onde agli ultrasuoni che attraversano la cornea per poi venire riflesse dalla superficie posteriore.
Il tempo che le onde impiegano nel compiere il percorso permette di calcolare lo spessore corneale.
Nel caso di utilizzo della tecnologia OCT, vengono svolte delle scansioni fotografiche. L'esame dura pochi minuti per entrambi gli occhi. Il paziente non avverte alcun dolore durante la procedura. E viene applicato un collirio anestetico. Non sono previsti effetti indesiderati particolari, anche se a volte può verificarsi una leggera lacrimazione. È importante seguire le indicazioni del medico riguardo l'eventuale necessità di assumere farmaci o di effettuare controlli successivi. I risultati devono essere interpretati dallo specialista in base al quadro clinico complessivo del paziente.
Pachimetria Corneale: quanto costa?
La prestazione Pachimetria Corneale al Santagostino costa da 68 euro . Attenzione: il prezzo minimo indicato può variare in alcune città.
Specialità
- Oculistica
Equipe
Note di preparazione
Note di preparazione per: Pachimetria Corneale
E' indicato non indossare lenti contatto il giorno dell'esame e portarle con sé in sede di visita.