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Pubblicato inPatologie

I polmoni: quali patologie e come affrontarle

Ci sono alcune patologie polmonari, come ad esempio la fibrosi o l’embolo polmonare, che possono determinare una significativa sofferenza per questi organi. Conoscerne i sintomi può essere di aiuto.

patologie dei polmoni, le più importanti e a quali sintomi prestare attenzione

Le patologie a carico dei polmoni  possono compromettere il normale funzionamento di questi organi.

I polmoni sono gli organi situati nella cavità toracica che ci consentono di respirare e, quindi, sopravvivere. Sono costituiti da numerosissimi alveoli polmonari, piccole camere d’aria di forma esagonale o sferica, attraverso i quali avviene il cosiddetto scambio respiratorio: l’introduzione dell’ossigeno attraverso l’aria che respiriamo e l’eliminazione dell’anidride carbonica.

Vediamo quali sono la posizione e la struttura di questi organi, quali possono essere i principali problemi ai polmoni, come si manifestano a livello sintomatologico e quando è necessario rivolgersi ad uno specialista.

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Cosa sono i polmoni?

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I polmoni sono due organi del sistema respiratorio, che comprende anche naso, faringe, laringe e trachea. Si trovano all’interno della cavità toracica, ai lati del cuore. La loro funzione principale è permettere gli scambi gassosi: assorbono l’ossigeno dall’aria inspirata ed eliminano l’anidride carbonica prodotta dal metabolismo cellulare.

Il polmone destro, quello dei due più pesante, è costituito da tre lobi: superiore, medio e inferiore. Il polmone sinistro, invece, ne ha solo due (superiore e inferiore).

Il tessuto che forma questi due organi è spugnoso e dotato di spiccata elasticità e, quindi, funzionale ai movimenti di espansione e contrazione necessari per poter respirare. I due polmoni sono separati dal mediastino, un’area compresa tra le vertebre del torace e lo sterno.

Partecipano anche alla difesa immunitaria, grazie alla presenza di cellule specializzate come i macrofagi alveolari, che eliminano particelle e microrganismi. La loro superficie interna, ricca di alveoli, offre un’area di scambio compresa tra 50 e 100 metri quadrati. In questo modo l’assorbimento dell’ossigeno, essenziale per l’attività cellulare, ne risulta ottimizzato.

Come è strutturato un polmone?

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Il polmone presenta una struttura altamente specializzata. È rivestito dalla pleura, una membrana doppia che facilita i movimenti respiratori. Internamente, invece, si ramifica l’albero bronchiale: dalla trachea si dividono i bronchi principali, che si suddividono ulteriormente in bronchi secondari, terziari e bronchioli.

bronchioli, sono ramificazioni via via più sottili che raggiungono, nel loro tratto terminale, gli alveoli polmonari. Lo scambio dei gas respiratori avviene qui, in particolare attraverso le centinaia di capillari che li circondano. Questi hanno dimensioni così piccole (5-6 micrometri) da consentire il passaggio di un solo globulo rosso. Qui il sangue si libera di anidride carbonica e si carica l’ossigeno (introdotto con l’aria respirata) che verrà distribuito attraverso la circolazione periferica in tutto l’organismo.

La componente fondamentale dei polmoni sono gli alveoli, le piccole sacche aeree dove avvengono gli scambi gassosi. Sono circondati da una fitta rete di capillari sanguigni che permettono il passaggio di ossigeno e anidride carbonica.

Il tessuto polmonare è composto poi da cellule specializzate quali:

  • pneumociti di tipo I, per lo scambio gassoso
  • pneumociti di tipo II, per la produzione di surfattante. Questa sostanza riduce la tensione superficiale alveolare, così da prevenire il collasso e mantenere l’elasticità polmonare.

C’è poi il sistema linfatico polmonare, che contribuisce alla difesa immunitaria, mentre i macrofagi alveolari eliminano particelle estranee e patogeni, così da assicurare la pulizia delle vie aeree profonde.

Cosa sono le patologie polmonari?

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Sono diverse le patologie polmonari che un soggetto può contrarre. Si definisce malattia polmonare ogni tipo di affezione a carico dei polmoni che determina la compromissione del loro funzionamento.

I polmoni sono una delle tre componenti dell’apparato respiratorio, insieme alle vie aeree e ai muscoli diaframmali e intercostali, che sono muscoli respiratori. Naso e bocca, faringe e nasofaringe e poi trachea, insieme ai bronchi e ai bronchioli, svolgono una funzione di filtraggio. I polmoni raccolgono l’ossigeno, i muscoli diaframmali e intercostali gestiscono lo spazio di cui i polmoni hanno bisogno.

Una patologia polmonare incide, nello specifico, sulla capacità dei polmoni di acquisire ossigeno.

 

Quante patologie polmonari ci sono?

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Le patologie polmonari interessano quattro componenti dell’apparato respiratorio:

  • a carico delle vie aeree intrapolmonari
  • che interessano gli alveoli
  • che interessano i vasi sanguigni intrapolmonari
  • a carico dell’interstizio polmonare.

Le patologie a carico dei polmoni possono essere suddivise anche in base al meccanismo fisiopatologico prevalente, ovvero al modo in cui la malattia altera la funzione respiratoria o le strutture del polmone.

Categoria Descrizione
Malattie ostruttive Si distinguono per l’ostruzione al flusso d’aria, come la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e l’asma. In questi casi i bronchi si restringono o si infiammano, rendendo difficile la respirazione.
Malattie restrittive Causano una riduzione della capacità polmonare, come nel caso della fibrosi polmonare o altre interstiziopatie. I polmoni diventano meno elastici e si espandono con difficoltà.
Malattie infettive Includono polmonite, tubercolosi e infezioni virali (es. influenza, COVID-19), che colpiscono direttamente il tessuto polmonare.
Malattie vascolari polmonari Colpiscono i vasi sanguigni dei polmoni, come l’embolia polmonare o l’ipertensione polmonare.
Malattie neoplastiche Comprendono i tumori maligni (carcinoma polmonare) e benigni che interessano il tessuto polmonare.
Malattie congenite o genetiche Come la fibrosi cistica. Sono dovute ad alterazioni presenti dalla nascita.

Nei paragrafi che seguono, sono approfondite alcune tra le principali patologie polmonari che causano problemi.

Che cosa è la fibrosi polmonare?

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La fibrosi polmonare è una malattia polmonare cronica e progressiva caratterizzata dalla formazione di tessuto cicatriziale, chiamata fibrosi, nei polmoni. La fibrosi danneggia i polmoni, rendendoli rigidi e limitando la capacità di respirare adeguatamente. I sintomi comuni includono dispnea, tosse secca persistente e affaticamento. Le cause possono essere idiopatiche, quindi non conosciute, o correlate a fattori come esposizione a sostanze chimiche o polveri, di natura infettiva o per malattie autoimmuni.

Cos’è un embolo polmonare?

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Un embolo polmonare è una condizione in cui un coagulo di sangue, chiamato embolo, si forma in una parte del corpo, generalmente negli arti inferiori, e si sposta fino ai polmoni, bloccando le arterie polmonari. La conseguenza è una riduzione del flusso sanguigno e dell’ossigenazione dei tessuti polmonari. I sintomi possono essere dispnea improvvisa, dolore toracico, tachicardia e tosse sanguinolenta.

Che cosa è l’edema polmonare?

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L’edema polmonare si ha in seguito ad accumulo liquido nei tessuti polmonari, con conseguente compromissione della capacità di scambio di ossigeno e anidride carbonica. Solitamente, è causato da un’insufficienza cardiaca, che provoca un ristagno di sangue nei polmoni, ma può derivare anche da altre cause come infezioni o danni polmonari. I sintomi possono essere dispnea, tosse e insufficienza respiratoria. Il liquido accumulato crea uno stress aggiuntivo sul cuore e può portare a gravi complicazioni.

Quali sono i sintomi di un enfisema polmonare?

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I principali sintomi dell’enfisema includono dispnea progressiva, specialmente durante lo sforzo fisico, tosse cronica, produzione di espettorato e una sensazione di oppressione al petto.

L’enfisema polmonare, si specifica, è una malattia respiratoria cronica caratterizzata dal danneggiamento irreversibile degli alveoli nei polmoni. Questo danneggiamento porta alla perdita di elasticità delle pareti alveolari, e determina la formazione di sacche d’aria dilatate e la perdita della capacità polmonare.

Polmonite

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La polmonite è un’infiammazione acuta degli alveoli polmonari, e nella maggior parte dei casi è di origine infettiva. Gli alveoli, che normalmente si riempiono d’aria, in questa condizione vengono occupati da liquido o pus.I sintomi principali sono febbre, brividi, tosse produttiva e dolore toracico. Può colpire persone di tutte le età, con un impatto maggiore su anziani e soggetti fragili. Spesso è preceduta da infezioni delle vie respiratorie superiori, come raffreddore o influenza.

Carcinoma polmonare

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Il carcinoma polmonare è un tumore maligno che si sviluppa a partire dalle cellule del polmone. È una delle forme di cancro più frequenti e rappresenta una delle principali cause di mortalità oncologica.La crescita incontrollata delle cellule anomale porta alla formazione di masse che ostacolano la funzione respiratoria. Tra i principali fattori di rischio si trovano l’esposizione al fumo e ad agenti inquinanti. Spesso la malattia si manifesta in modo silenzioso nelle fasi iniziali, con sintomi tardivi come tosse cronica o emottisi. 

Pleurite

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La pleurite è un’infiammazione della pleura, la membrana che riveste i polmoni e la cavità toracica. Si manifesta con un dolore toracico intenso che peggiora con la respirazione profonda o con la tosse.
La pleura normalmente produce una piccola quantità di liquido che agevola il movimento dei polmoni. Ma nei casi di pleurite, questo liquido può aumentare e causare ulteriori disturbi respiratori. Può insorgere come complicanza di infezioni o patologie già presenti a livello polmonare.

Embolia polmonare

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L’embolia polmonare è una condizione acuta causata dall’ostruzione improvvisa di un’arteria polmonare. Il blocco è spesso determinato da un coagulo che impedisce la normale circolazione sanguigna nei polmoni.I sintomi possono essere difficoltà respiratoria improvvisa, dolore toracico e sensazione di affanno marcato. Il cuore deve lavorare di più per pompare sangue attraverso i polmoni ostruiti. L’embolia rappresenta una situazione critica perché riduce l’ossigenazione del sangue e di tutto l’organismo.

Dove si avverte il dolore ai polmoni?

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I polmoni sono costituiti principalmente da aria e si trovano all’interno della gabbia toracica, protetti dalle costole e circondati da cute e muscoli respiratori. Quest’ultimi favoriscono i movimenti di espansione e contrazione che consentono la respirazione. Si tratta di un apparato molto complesso, per cui è difficile capire quale sia l’origine di un fastidio nel momento in cui si avverte dolore.

I cosiddetti dolori ai polmoni, spesso, non sono riconducibili a questi due organi. La gabbia toracica è, infatti, il target prevalente del sistema nervoso periferico che trasmette la sensazione di dolore.

I polmoni, inoltre, non sono innervati per cui l’eventuale fastidio ha, nella maggior parte nei casi, origine diversa. I dolori dovuti ad una specifica patologia polmonare sono molto rari.

Ciò che, invece, è estremamente innervata è la pleura, una membrana sierosa costituita da due foglietti:

  • pleura parietale che riveste i polmoni e li divide dalla parete toracica
  • pleura viscerale, aderente alla superficie polmonare interna

La sensazione di dolore può, quindi, emergere in caso di fenomeno irritativo o processo infiammatorio a carico del foglietto pleurico.

La maggior parte dei dolori toracici, però, è dovuta a problemi di natura muscolare, prevalentemente a carico dei:

  • muscoli intercostali
  • muscolo piccolo spinato
  • diaframma.

Come capire se si hanno problemi o patologie polmonari?

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Ci sono dei fattori da tenere in considerazione nel momento in cui si avverte un disturbo, sia in generale sia, nello specifico, quando si parla di apparato respiratorio. In primo luogo, un campanello d’allarme può derivare dalla persistenza nel tempo del dolore.

Per riuscire a capire l’origine di una determinata condizioni clinica, ci sono dei sintomi associati alla sensazione di dolore, in presenza dei quali è possibile che una certa patologia riguardi l’apparato respiratorio.

Tra le manifestazioni sintomatologiche principali a cui prestare attenzione in questo caso avremo:

La difficoltà a respirare è un sintomo piuttosto soggettivo per cui la capacità empatica del medico è molto importante, soprattutto in questi casi. Il suo compito, infatti, è quello di stabilire se la dispnea sia legata ad un oggettivo problema di salute o sia dovuta a problematiche di tipo psicologico (ad esempio un attacco di panico).

patologie polmoni, prevenzione

Cosa fare in caso di sospetta patologia polmonare?

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La prima azione da compiere è svolgere una visita pneumologica. In seguito ad anamnesi ed esame obiettivo, lo pneumologo può prescrivere esami di approfondimento:

  • radiografia del torace: utile per una prima valutazione di polmoni, pleura e struttura ossea del torace
  • TAC del torace: fornisce immagini dettagliate per identificare noduli, masse o infiammazioni
  • spirometria: misura la funzionalità respiratoria e la capacità polmonare
  • emogasanalisi: valuta l’ossigenazione e lo scambio gassoso nel sangue arterioso
  • test allergologici e infettivologici: indicati in caso di sospetto coinvolgimento immunologico o infezioni
  • broncoscopia: permette di osservare direttamente le vie respiratorie e raccogliere campioni per analisi.

Fattori di rischio per le patologie polmonari

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Come per tutte le condizioni cliniche, anche nel caso dei problemi ai polmoni e dei disturbi respiratori in generale esistono fattori di rischio che possono aumentare la probabilità di sviluppare patologie.

Tra le principali cause che possono comportare problemi di tipo respiratorio, ci sono:

  • fumo (compreso quello passivo)
  • inquinamento (particolato, smog)
  • alcuni farmaci per l’ipertensione e le malattia cardiovascolari in generale
  • allergie
  • influenze stagionali (soprattutto in soggetti a rischio)

Anche un eccessivo consumo di latte e derivati può favorire la produzione di catarro.