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Emottisi, che cos’è e da cosa può essere causata


L’emottisi è la perdita di sangue dalla bocca in seguito a colpo di tosse. Si tratta di un sintomo che può essere la conseguenza di diverse patologie possibili

Che cos’è l’emottisi?

Si definisce emottisi la perdita di sangue proveniente dalle vie respiratorie attraverso la bocca, successiva ad un colpo di tosse.

La presenza di sangue nell’escreato può essere più o meno abbondante e distingue una emottisi massiva da una emottisi minore

Le tracce ematiche possono apparire schiumose, di colore rosa o rosse e con presenza o meno di muco.

L’emottisi è, in realtà, una manifestazione sintomatologica di altre patologie e può essere accompagnata anche da altri segnali utili per formulare una diagnosi e determinare la condizione clinica del paziente.

Tra i sintomi associati all’emottisi ci possono essere dolore al petto, difficoltà respiratorie, perdita di appetito, vomito o perdita di peso.

Ci sono poi dei fattori di rischio che possono comportare sintomi come l’emottisi, tra i quali fumo di sigaretta, tubercolosi, infezione da Hiv, danni alle vie aeree causati da traumi diretti o, ancora, utilizzo di immunosoppressori.

È importante non trascurare mai un segnale come l’emottisi, anche nel caso si presenti in forma lieve. Dietro questo sintomo, infatti, ci potrebbe essere una condizione patologica il cui ritardo nella diagnosi potrebbe portare complicanze più difficili da trattare.

Il rischio più grave è che l’emottisi massiva comporti una ostruzione delle vie aeree e una conseguente compromissione delle loro funzionalità. L’esito può essere talvolta anche fatale per il paziente. Per tale ragione, in questa eventualità e anche in tutti gli altri casi di emottisi severa, è importante rivolgersi tempestivamente al Pronto Soccorso.

Emottisi: le cause principali di questa condizione

L’emottisi è un sintomo piuttosto comune nella maggior parte delle malattie di tipo respiratorio, come le infezioni delle vie aeree. Fino a nove adulti su dieci, infatti, la presenza di tracce ematiche nell’escreato può essere dovuta a bronchiti, polmoniti e tubercolosi. 

L'escreato striato di sangue è frequente in diverse patologie respiratorie minori, come le infezioni delle vie aeree superiori e la bronchite virale.

Nei pazienti fumatori, di età inferiore o uguale ai 40 anni, una causa significativa di emottisi è rappresentata dal cancro polmonare primitivo. Risulta, invece, più raro che una forma tumorale metastatica abbia tra i suoi sintomi l’emottisi. 

Nei pazienti più piccoli, l’emottisi può essere la conseguenza di infezioni delle vie respiratorie basse o dell’inalazione di un corpo estraneo.

Per quanto riguarda le emottisi di tipo massimo, tra le cause più frequenti si possono citare la tubercolosi e le diverse forme di polmoniti, oltre ai carcinomi broncogeni e alla bronchiectasie, una condizione che comporta un’anomala e cronica dilatazione dei bronchi, a sua volta causa di una permanente formazione di quantità variabili di muco.

Come intervenire in caso di emottisi?

Le strategie terapeutiche per il trattamento dell’emottisi dipendono principalmente dalla severità della condizione clinica e dalla quantità di sangue che fuoriesce dalla bocca.

In caso di emottisi massiva, si può procedere intubando le vie aeree non coinvolte nell’emorragia, in modo tale che la condizione dei polmoni non si aggravi o peggiori.

Il sanguinamento si può arrestare attraverso un intervento di broncoscopia, mentre eventuali anomalie nei processi di coagulazione possono essere corrette somministrando al paziente infusioni di piastrine, plasma fresco o altri fattori specifici della coagulazione.

Un altro intervento praticato è l’embolizzazione dell’arteria polmonare coinvolta con angiografia.

Se, invece, l’emottisi non è grave e le quantità di sangue perse sono minime, bisogna concentrarsi innanzitutto sull’identificazione delle cause primitive, dopodiché si procede al loro trattamento. Ad esempio, in caso di infezione delle vie aeree, si può avviare una terapia farmacologica.

Quando preoccuparsi?

Anche se nella maggior parte dei casi, l’emottisi non è associata a condizioni cliniche severe, si tratta di un sintomo che, come detto, non va trascurato. Al contrario, deve far scattare qualche campanello d’allarme nel momento in cui è accompagnata da altre manifestazioni come la lombalgia, un senso generale di malessere e spossatezza, dispnea anche a riposo, suoni respiratori diminuiti se non del tutto assenti o perdita di peso.

L’emottisi non fa trascurata soprattutto tra la popolazione di fumatori

In tutti questi casi, sarebbe opportuno quanto prima rivolgersi al proprio medico.

In presenza di emottisi massiva, ossia di significative quantità di sangue perse, è necessario recarsi tempestivamente al pronto soccorso.