LE CADUTE NELL'ANZIANO: QUALCHE DATO
Le cadute in età geriatrica rappresentano un rischio di aggravamento di disabilità motoria e cognitiva.
Qualche dato italiano:
- il 30-35% di chi ha più di 75 anni e oltre il 40% di chi ha 85 anni e che vive a casa (non in case di riposo) cade almeno una volta all'anno;
- almeno il 40% di chi ha più di 75 anni e che accede al pronto soccorso dopo una caduta viene ricoverato in ospedale;
- circa la metà dei ricoverati con più di 85 anni muore entro un anno dal ricovero se il problema era correlato a una caduta (ad esempio un infarto miocardico, ictus cerebrale o frattura del femore, che in oltre il 95% dei casi avviene in concomitanza di una caduta).
LE CAUSE DELLE CADUTE
Il 30% delle cadute è dovuta all'inadeguatezza degli ambienti di vita, come la scarsa illuminazione, la presenza di ostacoli o calzature pericolose.
Le cause fisiche correlate all'invecchiamento comprendono alterazioni della vista, dell'udito, dell'apparato muscolo-scheletrico e del sistema nervoso centrale e periferico (vedi tabella 1)
Le cause legate a problemi di salute sono moltissime, e nella gran parte dei casi sono sinergiche (vedi tabella 2).
CHE COSA PUÒ FARE IL GERIATRA?
Il medico geriatra individua i fattori fisici e ambientali che influiscono sulle cadute, valuta le opzioni terapeutiche e fornisce consigli per migliorare la protezione in ambito domestico.
Il geriatra imposta o revisiona il trattamento delle malattie che rendono il paziente a rischio di caduta, senza trascurare l'eventuale trattamento e prevenzione dell'osteoporosi; consiglia l'eliminazione di possibili fattori di rischio ambientali, considera la sospensione o la riduzione dei farmaci, può suggerire di fare esercizio fisico, stimolare quando possibile la correzione di deficit visivi e uditivi, favorire la prescrizione di eventuali ausili e l'educazione a un loro corretto utilizzo, l'uso di protettori d'anca, e infine concorrere all'educazione del personale di assistenza.
La persona anziana, valutata dal geriatra per una storia di cadute, se necessario, può essere gestita in collaborazione con altri professionisti quali il fisiatra, cardiologo, neurologo, ortopedico, fisioterapista e l'osteopata.