Che cos’è una visita algologica?
La visita algologica è un appuntamento specialistico che ha per obiettivi la valutazione, la diagnosi e la gestione del dolore cronico e del dolore acuto. Non si tratta di una semplice consultazione, ma di un percorso strutturato volto a comprendere le cause del dolore e a individuare i trattamenti più efficaci per ogni singolo paziente.
Il dolore cronico non è solo un sintomo, ma può diventare una vera e propria malattia che condiziona il benessere fisico, emotivo e sociale. Per questo motivo la visita algologica riveste un ruolo centrale all’interno della terapia del dolore, con l’intento di restituire al paziente una migliore qualità di vita.
Chi è un medico algologo?
Il medico algologo è uno specialista che si occupa esclusivamente del dolore, delle sue origini e delle modalità per ridurlo o controllarlo. La sua è una specializzazione a sé, che comunque beneficia di un approccio interdisciplinare.
L’algologo valuta non solo l’aspetto fisico del dolore, ma anche le componenti psicologiche ed emotive, che possono amplificarne la percezione. Questo approccio globale consente di proporre terapie mirate e personalizzate.
Perché fare una visita algologica?
Una visita algologica viene prescritta quando il dolore diventa persistente, non risponde ai trattamenti abituali o interferisce in modo significativo con la vita quotidiana. Non si tratta quindi solo di gestire un fastidio temporaneo, ma di affrontare una condizione che può compromettere lavoro, relazioni e autonomia personale.
Le situazioni in cui può essere utile includono:
In tutti questi casi, una valutazione algologica consente di inquadrare meglio il problema e di inserire il paziente in un percorso di terapia del dolore mirato.
In cosa consiste una visita algologica?
La visita si articola in diverse fasi, ciascuna finalizzata a raccogliere informazioni precise per arrivare a una diagnosi corretta.
- Anamnesi: raccolta dettagliata della storia clinica del paziente, dei sintomi, delle terapie già provate e della loro efficacia
- Esame obiettivo: valutazione di tipo fisico incentrata sulle zone colpite dal dolore, sui movimenti che ne risultano limitati e sulle reazioni allo stimolo doloroso
- Valutazione dei referti: analisi di esami strumentali o di laboratorio già eseguiti, utili a chiarire le possibili cause del dolore cronico
- Definizione del piano terapeutico: proposta di un percorso personalizzato che può prevedere farmaci, infiltrazioni, fisioterapia o altre tecniche di controllo del dolore
- L’obiettivo non è solo ridurre l’intensità del dolore, ma migliorare la qualità della vita del paziente, restituendogli autonomia e benessere psicologico.
Terapie e approcci previsti
Le terapie e gli approcci adottati in contesto algologico possono essere diversi e complementari tra loro.
| Trattamento |
Descrizione |
| Farmaci |
Analgesici, antinfiammatori, oppioidi, anticonvulsivanti o antidepressivi, spesso utilizzati in combinazione per modulare il dolore cronico. |
| Infiltrazioni o blocchi nervosi |
Procedure mirate a ridurre la trasmissione del dolore attraverso anestetici locali o corticosteroidi. |
| Tecniche di neuromodulazione |
Comprendono la stimolazione midollare o periferica, utilizzata nei casi di dolore refrattario ai trattamenti convenzionali. |
| Fisioterapia e riabilitazione |
Fondamentali per migliorare la mobilità, ridurre la rigidità e recuperare funzionalità. |
| Terapie complementari |
Agopuntura, tecniche di rilassamento e mindfulness, che possono aiutare a ridurre la percezione del dolore. |
| Supporto psicologico |
Utile quando il dolore cronico ha un impatto significativo sulla sfera emotiva e sociale. |
Come prepararsi alla visita algologica?
Per trarre il massimo beneficio dalla visita è consigliabile presentarsi con tutta la documentazione clinica già disponibile: referti di esami diagnostici, terapie farmacologiche in corso, cartelle cliniche di eventuali ricoveri. Questo permette all’algologo di avere una visione completa e di evitare la ripetizione di indagini già eseguite.
È utile annotare i sintomi principali, la loro durata, l’intensità e le circostanze in cui peggiorano o migliorano. In questa ottica, scrivere e fornire allo specialista un diario del dolore può fornire spunti e informazioni preziose. Inoltre, è importante riferire al medico non solo le terapie in corso, ma anche eventuali effetti collaterali o difficoltà nel seguirle.