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La visita chirurgica senologica è una valutazione specialistica effettuata dal chirurgo senologo, il medico che si occupa in modo specifico della prevenzione, diagnosi e trattamento delle malattie della mammella.
Non si tratta di un semplice controllo di routine, ma di un esame approfondito che combina l’osservazione clinica, la palpazione del seno e la raccolta dettagliata della storia clinica della paziente.
Questo incontro rappresenta spesso il primo passo per inquadrare correttamente eventuali problematiche, distinguendo tra alterazioni benigne, come fibroadenomi, cisti o mastopatie fibrocistiche, e patologie di natura più complessa, tra cui il carcinoma mammario.
La visita non è invasiva, non comporta dolore e consente di impostare, se necessario, un percorso diagnostico o terapeutico personalizzato.
La visita ha due principali finalità:
La prevenzione e la diagnosi tempestiva sono fondamentali: riconoscere in fase iniziale un tumore al seno (carcinoma mammario) aumenta notevolmente le possibilità di trattamento efficace e di guarigione.
Questa visita non riguarda però solo il sospetto di neoplasia. Il chirurgo senologo valuta anche disturbi benigni che possono comunque incidere sulla qualità della vita della donna, come:
In molti casi, la visita serve anche per monitorare condizioni già diagnosticate, per controllare l’efficacia delle terapie in corso. Infine, un altro obiettivo importante è quello educativo: durante l’incontro, lo specialista può insegnare alla paziente come eseguire l’autopalpazione, spiegare i fattori di rischio più rilevanti e consigliare lo stile di vita più adatto per la salute del seno.
La visita chirurgica senologica è indicata in diverse situazioni. È innanzitutto necessaria quando si deve pianificare un intervento di chirurgia plastica o ricostruttiva della mammella, o nei casi di ginecomastia maschile. In assenza di sintomi, viene consigliata come forma di prevenzione a partire dai 30-35 anni, con controlli periodici che diventano più ravvicinati con l’aumentare dell’età o in presenza di fattori di rischio, come familiarità per tumore al seno, obesità, precedenti malattie mammarie, gravidanze o terapie ormonali. È fortemente raccomandata in caso di comparsa di segnali d’allarme, quali:
Anche le donne che hanno già avuto un tumore al seno possono sottoporsi a questa visita per monitorare eventuali recidive, valutare i risultati dell’intervento e definire eventuali terapie adiuvanti.
La visita chirurgica senologica si articola in più fasi, tutte mirate a raccogliere informazioni precise sullo stato di salute del seno e ad escludere o confermare la presenza di eventuali patologie.
In genere l’incontro inizia con un colloquio approfondito tra medico e paziente: in questa prima parte il chirurgo senologo raccoglie l’anamnesi, ossia la storia clinica personale e familiare, verificando la presenza di fattori di rischio. Questo momento è essenziale perché consente di inquadrare il quadro generale e di capire se ci sono condizioni che meritano particolare attenzione. Segue poi l’esame obiettivo del seno, che prevede l’osservazione e la palpazione accurata delle mammelle e delle regioni ascellari. Il chirurgo senologo ricerca eventuali noduli, indurimenti, secrezioni dal capezzolo o alterazioni cutanee come retrazioni o arrossamenti.
In base a quanto emerso, lo specialista può ritenere opportuno integrare la valutazione con esami strumentali di primo livello, come l’ecografia mammaria o la mammografia, oppure prescrivere indagini più approfondite, ad esempio la risonanza magnetica. Talvolta la visita si conclude con la programmazione di un piccolo prelievo (agoaspirato o biopsia) per analizzare in laboratorio il tessuto sospetto. L’obiettivo è arrivare a una diagnosi precisa e personalizzare il percorso di cura o di prevenzione.
La durata della visita chirurgica senologica è generalmente breve, solitamente compresa tra i 15 e i 30 minuti, a seconda della complessità del caso e delle necessità diagnostiche della paziente.
Prepararsi a una visita chirurgica senologica non richiede particolari accorgimenti medici, ma ci sono alcune semplici attenzioni che possono facilitare il lavoro del senologo e rendere l’incontro più efficace.
Innanzitutto, è consigliabile portare con sé tutta la documentazione clinica precedente: referti di mammografie, ecografie, esami del sangue, cartelle cliniche di eventuali interventi o terapie già effettuate. Questo materiale permette allo specialista di avere una visione completa della storia clinica. Un altro aspetto importante riguarda la raccolta di informazioni personali: segnare la data dell’ultima mestruazione, eventuali cambiamenti notati nel seno (noduli, secrezioni, dolori, arrossamenti), oppure la presenza di fattori di rischio noti. Dal punto di vista pratico, non sono necessarie preparazioni particolari. Tuttavia alcuni specialisti consigliano, soprattutto nelle donne in età fertile, di programmare la visita nei primi giorni successivi al ciclo mestruale, quando il seno risulta meno teso e più facilmente valutabile. Dopo la visita, non è richiesto alcun periodo di riposo, e l’intero percorso è pensato per essere il più confortevole possibile per la paziente, garantendo un’analisi completa e accurata senza disagi.
Una visita Chirurgica Senologica (ricostruttiva Ed Estetica) al Santagostino costa da 95 euro. Attenzione: il prezzo minimo indicato può variare in alcune città.