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Esame Audiometrico Vocale (audiometrista)

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Che cos’è l’esame audiometrico vocale?

L’esame audiometrico vocale è un test che misura la capacità uditiva legata alla comprensione del linguaggio. A differenza di quanto accade con l’audiometria tonale, con la quale è possibile analizzare la percezione dei suoni puri a diverse frequenze, questo esame valuta il modo in cui il paziente riconosce e ripete le parole pronunciate a intensità differenti.  

Viene eseguito in una cabina silente, quindi priva di stimoli sonori ambientali, con cuffie collegate a un audiometro. Il paziente ascolta liste di parole bisillabiche o trisillabiche, ripetute da una voce registrata o dall’operatore. Il risultato permette di stabilire se esiste una difficoltà nella comprensione verbale e quanto essa incida sulla qualità della vita quotidiana.

A cosa serve l’esame audiometrico vocale?

Questo test viene svolto a integrazione dei risultati ottenuti con l’audiometria tonale. Non basta sapere se una persona sente un suono, ma è importante capire quanto riesca a interpretare correttamente il linguaggio parlato.  

I risultati forniscono informazioni preziose per:  

  • identificare eventuali perdite uditive, come ad esempio ipoacusia, che non emergono chiaramente con altri esami
  • valutare la comprensione del parlato in persone che lamentano difficoltà a seguire conversazioni
  • monitorare l’efficacia di impianti acustici o impianti cocleari
  • guidare lo specialista nella scelta della terapia o del supporto più adatto alla condizione del paziente.

Quando viene richiesto?

L’audiometria vocale è indicata in diverse situazioni cliniche. Viene richiesta dallo specialista quando il paziente riferisce problemi come:  

  • difficoltà a capire le parole in ambienti rumorosi
  • percezione confusa o distorta del linguaggio
  • peggioramento della capacità uditiva rispetto a esami precedenti
  • necessità di valutare l’adattamento a un apparecchio acustico.

 Può essere utile anche nei controlli periodici per chi ha già ricevuto una diagnosi di ipoacusia, o utilizza dispositivi di amplificazione sonora.

Come si fa l’esame audiometrico vocale?

Il test si svolge in ambiente protetto da rumori esterni. Il paziente indossa delle cuffie che sono collegate a un audiometro. Da queste cuffie ascolta sequenze di parole registrate. A ogni stimolo deve ripetere ciò che ha sentito, anche se non è certo della risposta.   L’audiometrista varia progressivamente l’intensità delle parole, registrando il numero di quelle comprese correttamente. Da queste risposte si ottengono tre soglie fondamentali.

Tipo di soglia Definizione Cosa percepisce il paziente
Soglia di detezione Livello minimo a cui il paziente percepisce la presenza di uno stimolo vocale, anche senza comprenderlo Rilevamento base: il paziente avverte che c'è un suono/voce presente, ma non distingue alcuna parola o significato. È consapevole solo della presenza dello stimolo acustico.
Soglia di percezione Livello a cui inizia a distinguere i suoni delle parole, riconoscendone la struttura senza afferrarne il significato Riconoscimento strutturale: il paziente distingue che si tratta di parole e ne percepisce la struttura sonora (numero di sillabe, ritmo), ma non comprende ancora il significato delle parole.
Soglia di intellezione Livello in cui il paziente riesce a ripetere in modo corretto almeno il 50% delle parole ascoltate Comprensione effettiva: il paziente non solo sente e distingue le parole, ma ne comprende il significato e riesce a ripeterle correttamente. Raggiunge una comprensibilità del 50%, soglia considerata clinicamente significativa per la discriminazione verbale.

 

Questi dati permettono di tracciare una curva di intellezione vocale, utile per capire come varia la comprensione del parlato al variare dell’intensità sonora.   La durata dell’esame è breve: in genere tra i 15 e i 20 minuti, a seconda della collaborazione del paziente e del protocollo utilizzato.

Eventuali norme di preparazione

L’audiometria vocale è un test semplice e non invasivo. Non richiede preparazioni particolari né digiuno. È consigliabile però arrivare all’appuntamento con le orecchie libere da tappi di cerume, perché la loro presenza può alterare i risultati.  

Chi utilizza apparecchi acustici dovrà comunicarlo allo specialista, che deciderà se eseguire l’esame con o senza dispositivo. È utile anche portare con sé eventuali referti di esami precedenti, così da consentire un confronto nel tempo.  

In conclusione, l’esame audiometrico vocale è uno strumento essenziale per comprendere non solo quanto un paziente “senta”, ma soprattutto quanto riesca a interpretare il linguaggio parlato. Permette di completare la valutazione della capacità uditiva e di orientare in modo preciso le strategie terapeutiche e riabilitative.

Quanto costa il esame Audiometrico Vocale (audiometrista)?

Un'esame Audiometrico Vocale (audiometrista) al Santagostino costa 50 euro. Attenzione: il prezzo minimo indicato può variare in alcune città.

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