Prenota questa ecografia solo se sei nel primo trimestre di gravidanza, nell'intervallo di esecuzione consigliato tra la 6°settimana e la 13°settimana + 6 giorni di gravidanza.
Ricorda di portare con te la documentazione clinica precedente.
Se sei tra la 14° e la 19° settimana di gravidanza e devi prenotare una ecografia (anche di controllo) prenota una Ecografia 2 - morfologica. Dovrai comunque ripetere l'ecografia morfologica nel periodo di riferimento indicato.
Consigliamo di evitare di mettere creme, olii ecc.. uno o due giorni prima del esame.
In cosa consiste l’ecografia ostetrica?
L’ecografia ostetrica è un esame diagnostico sicuro e non invasivo che accompagna le diverse fasi della gravidanza e permette di osservare, attraverso immagini in tempo reale, lo sviluppo dell’embrione o del feto all’interno dell’utero materno.
Si basa sull’uso di ultrasuoni, onde sonore ad alta frequenza del tutto innocue, emesse da una sonda ecografica che, appoggiata sull’addome della futura mamma, restituisce un’immagine nitida del contenuto uterino.
In alcune fasi precoci, come nelle primissime settimane di gestazione, lo specialista può ricorrere anche a una sonda transvaginale per ottenere una visualizzazione più accurata. Durante la gravidanza, sono previste generalmente tre ecografie principali:
- una nel primo trimestre
- una morfologica nel secondo
- una di accrescimento nel terzo trimestre.
L’ecografia ostetrica, in particolare quella del primo trimestre, è un momento molto importante sia sul piano clinico che emotivo: consente di prendere coscienza della gravidanza, di visualizzare per la prima volta il proprio bambino e di raccogliere informazioni fondamentali per la salute materna e fetale.
Quando fare un'ecografia ostetrica nel primo trimestre?
L’ecografia ostetrica del primo trimestre viene generalmente effettuata tra la 10ª e la 13ª settimana + 6 giorni di gestazione. Questo intervallo di tempo non è casuale: rappresenta il momento ideale per raccogliere tutte le informazioni cliniche più significative, a partire dalla datazione esatta della gravidanza, basata sulla misurazione della lunghezza cranio-caudale dell’embrione (CRL).
Durante questa ecografia è possibile anche misurare la translucenza nucale (NT), ovvero lo spessore di un sottile strato di liquido che si accumula nella zona della nuca del feto. Questa misurazione, associata ad altri parametri, consente di stimare il rischio di anomalie cromosomiche, come la sindrome di Down (trisomia 21).
Se si tratta di una gravidanza gemellare, l’ecografia permette di determinare la corionicità, cioè il numero di placente presenti, un’informazione importante per il monitoraggio successivo. Nei casi in cui vi siano fattori di rischio o valori sospetti, si può decidere di approfondire con esami di screening come il test combinato o il test del DNA fetale (NIPT), o con diagnosi invasive come la villocentesi. Si tratta di una delle tre ecografie raccomandate dal Sistema Sanitario Nazionale e che, sebbene non obbligatoria, è fortemente consigliata a tutte le donne in gravidanza, anche in assenza di sintomi o particolari fattori di rischio.
Cosa si vede nella prima ecografia di 6 settimane?
La prima ecografia in gravidanza, spesso eseguita intorno alla 6ª settimana, è detta ecografia precoce o “di conferma” e viene talvolta prescritta prima della visita ostetrica, soprattutto in presenza di sintomi come dolori addominali, perdite ematiche o in caso di gravidanze a rischio. Questa ecografia ha lo scopo di confermare la gravidanza, localizzarne la sede (escludendo, ad esempio, una gravidanza extrauterina), valutare il numero di embrioni e calcolare l’età gestazionale con precisione. A questo stadio iniziale dello sviluppo embrionale, il medico può osservare alcuni elementi fondamentali per stabilire che la gravidanza stia procedendo nel modo corretto. È infatti possibile:
- individuare la camera ovulare (o sacco gestazionale), la struttura che contiene l’embrione, e verificarne la corretta posizione intrauterina.
- identificare il sacco vitellino, un elemento che nutre temporaneamente l’embrione
- osservare un piccolo embrione con attività cardiaca visibile. Tuttavia, la presenza del battito non è sempre rilevabile a sei settimane precise: tutto dipende dalla data effettiva del concepimento e dalla sensibilità dell’apparecchiatura utilizzata.
È importante sapere che l’ecografia a sei settimane è di tipo transvaginale: consente una visualizzazione più precisa rispetto a quella addominale, dato che l’utero è ancora di dimensioni contenute e la camera gestazionale potrebbe non essere ben visibile dall’esterno. Questo esame, dunque, ha una funzione rassicurante e preliminare, ma non sostituisce l’ecografia ostetrica del primo trimestre, più completa e raccomandata a partire dalla 10ª settimana.
Come si svolge l’ecografia del primo trimestre?
L’ecografia del primo trimestre si svolge in un ambiente ambulatoriale e non comporta alcun tipo di dolore o rischio per la madre e il bambino. A seconda dell’epoca gestazionale e della visibilità dell’embrione, l’esame può essere eseguito in due modalità:
- transaddominale, con la sonda appoggiata sull’addome,
- transvaginale, con una sonda sottile introdotta nel canale vaginale per ottenere un’immagine più nitida, soprattutto nelle prime settimane.
La donna viene fatta accomodare in posizione supina, generalmente su un lettino con un monitor visibile, così da poter osservare in tempo reale le immagini dell’utero e del feto. Il medico applica un gel trasparente sull’addome (o sulla sonda transvaginale), che facilita la trasmissione degli ultrasuoni, e fa scorrere lentamente la sonda per visualizzare l’interno dell’utero.
Come ci si prepara all’ecografia ostetrica?
L’ecografia ostetrica del primo trimestre non richiede una preparazione specifica, ma seguire alcune indicazioni può migliorarne l’efficacia. In particolare, è consigliato evitare l’uso di creme o oli sull’addome nei due giorni precedenti l’esame, poiché questi prodotti possono interferire con la trasmissione degli ultrasuoni e rendere le immagini meno nitide.
Nella maggior parte dei casi, non è necessario essere a digiuno, né riempire la vescica, soprattutto se l’esame è previsto con sonda transvaginale. Tuttavia, se il proprio ginecologo consiglia una modalità transaddominale nelle fasi molto precoci, potrebbe suggerire di bere un po’ d’acqua prima della visita per migliorare la visibilità dell’utero. È utile portare con sé la documentazione clinica precedente (come esami del sangue, test di gravidanza o precedenti ecografie), soprattutto se si tratta di una visita in un centro diverso o con uno specialista che non ha seguito fin dall’inizio la gestazione.
Quanto costa l'ecografia Ostetrica 1?
Un'ecografia Ostetrica 1 al Santagostino costa da 90 euro. Attenzione: il prezzo minimo indicato può variare in alcune città.
Specialità
- Ecografia: a cosa serve, come si fa e dove
- Ginecologia
Equipe
Note di preparazione
Note di preparazione per: Ecografia Ostetrica 1
Consigliamo di evitare di mettere creme, olii ecc.. uno o due giorni prima del esame.