Cos’è il vaccino difterite tetano e pertosse?
Il vaccino difterite-tetano-pertosse è una protezione fondamentale contro queste tre gravi malattie infettive. Esistono due tipologie di vaccino:
- DTPa, somministrato ai bambini
- dTpa per adolescenti e adulti.
A cosa serve il vaccino difterite tetano pertosse?
Questo vaccino trivalente protegge da tre malattie:
- difterite: causata dal batterio Corynebacterium diphtheriae, che produce una tossina in grado di danneggiare le mucose respiratorie. I sintomi iniziali sono mal di gola, febbre leggera e debolezza generale. Una caratteristica distintiva è la formazione di una membrana grigiastra su tonsille e faringe, che può causare difficoltà respiratorie. In assenza di trattamento la tossina può diffondersi nel corpo, provocando complicanze cardiache come miocardite e aritmie, oltre a danni al sistema nervoso, con conseguenti paralisi e insufficienza respiratoria
- tetano: è provocato dal batterio Clostridium tetani, le cui spore possono entrare nel corpo attraverso ferite contaminate. La tossina tetanica colpisce il sistema nervoso centrale, causando spasmi muscolari dolorosi e rigidità. I sintomi iniziano spesso con il trisma (difficoltà ad aprire la bocca), seguito da spasmi del collo, del tronco e degli arti. Complicanze gravi includono laringospasmo, insufficienza respiratoria e, nei casi più severi, morte
- pertosse: dovuta al batterio Bordetella pertussis. Inizia con sintomi simili a un raffreddore, ma evolve in attacchi di tosse violenti e prolungati, spesso seguiti da un suono acuto durante l'inspirazione. Nei neonati e nei bambini piccoli, la pertosse può portare a complicanze gravi come polmonite, convulsioni, encefalopatia e, in alcuni casi, morte.
La vaccinazione serve a prevenire queste malattie e le loro complicanze.
Com’è composto e come agisce?
Il vaccino DTPa, dTpa è composto da:
- Tossoidi difterico e tetanico: tossine inattivate che stimolano il sistema immunitario senza causare la malattia.
- Componenti acellulari della pertosse: parti purificate del batterio Bordetella pertussis, responsabili della malattia.
Una volta somministrato, il vaccino induce il sistema immunitario a produrre anticorpi specifici contro queste tossine e batteri, fornendo una protezione efficace contro le infezioni future.
Quando viene somministrato?
I tempi della somministrazione variano in base ai pazienti. Nei bambini, il ciclo primario prevede tre dosi somministrate a:
- 2 mesi
- 4 mesi
- 11-13 mesi.
Si hanno quindi richiami a 6 anni e a 14 anni. Per quanto riguarda gli adulti, è raccomandato un richiamo ogni 10 anni con il vaccino dTpa, soprattutto per chi è a rischio o in contatto con neonati. Le donne in gravidanza devono ricevere una dose di richiamo del vaccino dTpa tra la 27ma e la 36ma settimana di gestazione; preferibilmente tra la 28ª e la 32ª settimana. Con questa somministrazione si protegge il neonato nei primi mesi di vita, quando è più vulnerabile alle complicanze della pertosse.
In che modo viene somministrato?
Nei bambini entro il primo anno, le iniezioni vengono effettuate nella parte anterolaterale della coscia, poiché in questa fascia di età il muscolo deltoide non è ancora sufficientemente sviluppato. La dose standard è di 0,5 ml. Per adolescenti e adulti, il vaccino dTpa viene somministrato nel muscolo deltoide del braccio, sempre per via intramuscolare. Anche in questo caso, la dose standard è di 0,5 ml. La somministrazione per via intramuscolare è preferita perché consente un assorbimento ottimale del vaccino e riduce il rischio di reazioni locali.
Controindicazioni del vaccino difterite tetano pertosse
Come controindicazioni ci possono essere reazioni allergiche gravi (anafilassi) a una precedente dose di vaccino o a un suo componente. In caso di febbre o disturbi generali, giudicati importanti dal medico, è meglio non sottoporsi al vaccino.
Effetti collaterali del vaccino difterite tetano pertosse
Entro uno o due giorni sono possibili effetti collaterali come reazioni locali nella sede dell’iniezione:
- arrossamento
- dolorabilità
- gonfiore
- indurimento
- eritema
- ingrossamento delle linfoghiandole.
Possono inoltre verificarsi, di solito entro 2 o 3 giorni, dalla somministrazione:
- febbre, anche alta
- vomito
- diarrea
- esantemi
- irritabilità
- pianto continuo o anomalo.
Nella maggioranza dei casi, questi effetti collaterali sono di lieve entità e durata. Molto raramente possono verificarsi reazioni più gravi a carico del sistema nervoso, dell'apparato gastro-intestinale, della cute e del tessuto sottocutaneo. Tuttavia la frequenza di effetti collaterali gravi è sempre di gran lunga inferiore alle complicanze delle malattie da cui i vaccini proteggono. Solo in casi eccezionali si possono manifestare reazioni allergiche gravi che costituiscono pericolo di vita per il bambino.