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Cistoscopia

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Per effettuare questa prestazione bisogna aver fatto prima una visita con un nostro specialista. Per maggiori informazioni chiama lo 02.89701701 oppure scrivi un'email a informazioni@santagostino.it

Ti informiamo che il primo accesso a questa prestazione avviene solo dopo aver eseguito al Santagostino almeno una di queste prestazioni che trovi qui elencate.

Per effettuare questa prestazione bisogna aver fatto prima una visita con un nostro specialista. Per maggiori informazioni chiama lo 02.89701701 oppure scrivi un'email a informazioni@santagostino.it

Che cos'è la cistoscopia?

La cistoscopia è un esame diagnostico endoscopico che consente di esplorare visivamente l’interno della vescica e dell’uretra, il canale che collega la vescica all’esterno del corpo. 

Grazie a uno strumento chiamato cistoscopio, dotato di telecamera e luce, il medico può osservare in dettaglio le pareti della vescica e rilevare eventuali anomalie o patologie. Tra le condizioni più comunemente individuate ci sono:

L’esame permette inoltre, se necessario, di prelevare piccoli campioni di tessuto da sottoporre ad analisi istologica per un approfondimento diagnostico. La procedura è utilizzata sia negli uomini sia nelle donne, con alcune differenze legate all’anatomia dell’uretra.

Quando si esegue la cistoscopia?

La cistoscopia viene prescritta dal medico per indagare una serie di disturbi urinari o sintomi che possono indicare la presenza di patologie della vescica o delle basse vie urinarie.

  • Ematuria: presenza di sangue nelle urine, visibile a occhio nudo o rilevabile tramite esame delle urine.
  • Dolore pelvico cronico: soprattutto se associato a disturbi urinari persistenti.
  • Infezioni urinarie ricorrenti: cistiti o infezioni del tratto urinario che si ripresentano nonostante la terapia.
  • Incontinenza urinaria o ritenzione urinaria: difficoltà a svuotare completamente la vescica o perdita involontaria di urina.
  • Vescica iperattiva: frequente bisogno di urinare o urgenza minzionale.
  • Sospetto ingrossamento della prostata o altre anomalie strutturali.

L’esame viene inoltre utilizzato come follow-up nei pazienti già trattati per tumori della vescica, permettendo di monitorare periodicamente la situazione e individuare tempestivamente eventuali recidive In alcuni casi, la cistoscopia viene eseguita per individuare calcoli o lesioni precancerose difficili da rilevare con altri esami, oppure quando test diagnostici precedenti, come la tomografia computerizzata o l’ecografia, hanno fornito risultati sospetti o parziali.

Come si svolge una cistoscopia?

La cistoscopia è una procedura ambulatoriale che può essere eseguita sia in anestesia locale sia, nei casi più complessi, sotto anestesia spinale o generale.  Prima dell’inserimento del cistoscopio, il medico applica un gel lubrificante e anestetico nell’uretra, per ridurre il fastidio durante l’introduzione dello strumento. Il paziente viene posizionato sul lettino con la vescica svuotata e le ginocchia leggermente piegate.

Esistono due principali tipi di cistoscopi: flessibili e rigidi. Il cistoscopio flessibile, utilizzato in regime ambulatoriale, consente un’esplorazione più confortevole, mentre quello rigido, spesso impiegato in sala operatoria, permette l’esecuzione di procedure terapeutiche o biopsie più complesse.

Durante l’esame, la vescica viene riempita con soluzione sterile, che ne consente la distensione e garantisce una migliore visibilità delle pareti. Attraverso il monitor collegato al cistoscopio, il medico può osservare con precisione la mucosa vescicale e l’uretra. Se necessario, è possibile eseguire una biopsia prelevando piccoli campioni di tessuto da analizzare in laboratorio.

Al termine della procedura, il paziente può tornare alle normali attività quotidiane, seguendo alcune semplici precauzioni, come bere abbondante acqua per facilitare la diuresi e ridurre eventuali irritazioni dell’uretra.

Quanto dura l’esame?

L’intero esame diagnostico ha una durata generalmente breve, dai 5 ai 10 minuti, ma può richiedere più tempo se si effettuano biopsie o interventi terapeutici.

La cistoscopia è dolorosa?

La cistoscopia non è considerata un esame doloroso, ma può provocare un leggero fastidio o sensazione di pressione, soprattutto durante l’inserimento del cistoscopio nell’uretra. Il disagio varia in base all’anatomia del paziente: negli uomini, a causa dell’uretra più lunga, l’inserimento può risultare leggermente più sensibile, mentre nelle donne è generalmente rapido e ben tollerato. Durante l’esame, l’introduzione di soluzione sterile serve a distendere la vescica. Questo può provocare un lieve stimolo a urinare, una sensazione normale che scompare al termine della procedura medica.

Come prepararsi all’esame?

La preparazione alla cistoscopia è generalmente semplice e non richiede ricovero ospedaliero. Prima di procedere, è essenziale svuotare la vescica e informare il medico su eventuali allergie a farmaci o anestetici (come la lidocaina) e sull’assunzione di farmaci anticoagulanti che possono aumentare il rischio di sanguinamento. In alcuni casi, il medico può richiedere di eseguire un’urinocoltura nei giorni precedenti, per escludere infezioni urinarie in atto, che costituiscono una controindicazione temporanea all’esame. 

Controindicazioni ed effetti collaterali

Sebbene la cistoscopia sia generalmente sicura, esistono alcune controindicazioni e potenziali effetti collaterali da tenere in considerazione. L’esame non può essere eseguito in caso di cistite o infezioni urinarie attive in quanto può peggiorare la situazione e favorire complicazioni.

È necessario individuare delle procedure alternative anche per chi è allergico al lattice, al gel anestetico o ad altri materiali utilizzati durante la procedura. Da evitare anche in caso di stenosi uretrali o con particolari conformazioni anatomiche che rendono difficoltoso l’inserimento del cistoscopio. Tra gli effetti collaterali più comuni, vi sono:

  • bruciore o fastidio durante la minzione nelle ore o nei giorni successivi all’esame.
  • Presenza di sangue nelle urine, di solito in quantità lieve e temporanea.
  • Aumento della frequenza urinaria o urgenza minzionale transitoria.

Questi sintomi tendono a risolversi spontaneamente entro pochi giorni. È comunque importante contattare il medico se si manifesta febbre, dolore intenso, difficoltà a urinare o sanguinamento abbondante. Nel lungo termine la procedura non comporta generalmente rischi permanenti per la vescica o l’uretra.

Cistoscopia: quanto costa?

La prestazione Cistoscopia al Santagostino costa da 240 euro . Attenzione: il prezzo minimo indicato può variare in alcune città.

Specialità

  • Urologia

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