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Un algoritmo per dormire meglio

ottobre 2022

Da oggi il Percorso Insonnia si arricchisce di un dispositivo innovativo, basato sull’algoritmo “Dormi”, certificato come medical device, per una misurazione della qualità del sonno ancora più precisa e accurata.

Dormire bene per vivere meglio: abbiamo tutti esperienza di quanto un buon sonno possa avere ripercussioni positive su salute, umore e prestazioni. Eppure, secondo i più recenti dati, 1 italiano su 4 soffre di insonnia cronica o transitoria e sono all’incirca 12 milioni gli individui in Italia con un disturbo del sonno.

Santagostino è in prima linea nella cura dell’insonnia con un percorso specifico che coinvolge un’équipe di medici specialisti, a partire dal neurologo da cui parte l’anamnesi del paziente per arrivare alla diagnosi di disturbo d’insonnia. Da oggi il Percorso Insonnia si arricchisce di un dispositivo innovativo, basato sull’algoritmo “Dormi”, certificato come medical device, che consente un monitoraggio della qualità del sonno ancora più precisa e accurata.

 

“L’innovazione tecnologica è sin dall’inizio parte della nostra mission e un elemento che ci identifica – dichiara Luca Foresti, CEO di Santagostino – Per questo scegliamo i migliori partner con cui sviluppare soluzioni avanzate che possano migliorare il lavoro dei professionisti sanitari e la qualità di vita dei pazienti. L’algoritmo Dormi, che siamo orgogliosi di presentare al pubblico, è un ulteriore tassello in questa direzione”.

Sviluppato dalla start up SleepActa, spin-off dell’Università di Pisa che da anni si occupa di studiare il sonno e i suoi disturbi, insieme al Prof. Ugo Faraguna, neurofisiologo, docente presso il polo universitario e responsabile del laboratorio del sonno Sonnolab, “Dormi” è un algoritmo di intelligenza artificiale che analizza e rielabora tutti i dati raccolti durante il sonno attraverso un dispositivo wearable da indossare per una settimana. L’algoritmo, attraverso questi dati, come per esempio i movimenti, i battiti, ecc.., è in grado di riportare una vera e propria fotografia del sonno del paziente. In base all’esito viene poi proposto il percorso terapeutico più adatto, alla fine del quale è possibile effettuare una successiva misurazione per valutare i miglioramenti nel profilo del sonno ottenuti tramite la terapia.

“Abbiamo accolto con curiosità ed entusiasmo questa novità – commenta il dott. Stefano Porcelli, psichiatra, psicoterapeuta e responsabile dell’area psichiatrica-psicologica-neurologica del Santagostino – Per la prima volta, infatti, sperimentiamo una misurazione quantitativa validata all’interno di un percorso di psicoterapia. Questo ci permetterà di affiancare alle attuali valutazioni effettuate tramite questionari, e quindi per loro natura soggettive, una valutazione strumentale oggettiva, utile sia in fase di inquadramento iniziale sia per monitorare l’efficacia del percorso terapeutico al termine dello stesso.”