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Pubblicato inPrevenzione e Benessere

Nicotina, quali danni produce al nostro organismo?

La nicotina è un alcaloide in grado di produrre una grande quantità di danni all’organismo. Scopriamo quali e perché è importante smettere di fumare.

nicotina, danni, dipendenza, come smettere
  • Cosa fa la nicotina al corpo? Meccanismo della dipendenza
  • Come agisce sull’organismo?
  • Che danni provoca la nicotina?
  • Ulteriori danni a carico dell’organismo
  • Fumo e cancro
  • Importanza dello smettere di fumare
  • La nicotina è una sostanza alcaloide di origine vegetale e in grado di produrre effetti stimolanti. Può essere definita come sostanza psicoattiva in grado di innescare una dipendenza particolarmente importante in chi la assume.

    Questo alcaloide si trova con particolare concentrazione nelle foglie della Nicotiana tabacum, o più comunemente tabacco, con una concentrazione che solitamente può variare dall’1% all’8%. Per quanto riguarda la sua assunzione, in una sigaretta la nicotina è presente in una quantità ricompresa tra 1 mg e 3 mg.

    Per mezzo del fumo viene assorbito circa il 90% della nicotina contenuta in una sigaretta, oltre ad una quantità variabile di catrame e altre sostanze cancerogene. Il quantitativo di nicotina varia anche in base alla modalità di assunzione: in un sigaro del peso di 9 gr, la percentuale di tabacco è del 5%, pari a 450 mg.

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    Che tipo di droga è la nicotina?

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    La nicotina è classificata come droga psicoattiva e, come anticipato, appartiene al gruppo degli alcaloidi. Gli alcaloidi sono sostanze organiche di origine vegetale che contengono azoto e hanno azione farmacologica sul sistema nervoso.

    Sono composti naturali prodotti come difesa dalle piante contro predatori e parassiti. Caffeina, morfina e chinina sono alcaloidi.

    Nicotina, dove si trova, fonti vegetali

    In che forma viene assunta la nicotina?

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    La nicotina viene assunta attraverso diversi dispositivi. Alcuni dei quali sono utilizzati nei trattamenti per la dipendenza.

    Tipo di assunzione Assorbimento e azione
    Sigarette, sigari e pipe La nicotina viene inalata nei polmoni e assorbita rapidamente attraverso gli alveoli polmonari, raggiungendo il cervello in pochi secondi.
    Sigarette elettroniche e dispositivi a tabacco riscaldato È assunta sotto forma di aerosol e segue lo stesso meccanismo di assorbimento polmonare, con tempi molto rapidi.
    Tabacco da masticare La nicotina viene rilasciata nella saliva e assorbita lentamente dalle mucose della bocca.
    Tabacco da fiuto L’assorbimento avviene attraverso la mucosa nasale, con effetto più graduale rispetto all’inalazione polmonare.
    Cerotti transdermici La sostanza attraversa la pelle ed entra lentamente nel flusso sanguigno, mantenendo livelli costanti per molte ore.
    Gomme e spray nasali Nelle gomme viene assorbita attraverso la mucosa orale, mentre nello spray l’assorbimento è rapido attraverso la mucosa nasale.

    Cosa fa la nicotina al corpo? Meccanismo della dipendenza

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    Si può affermare che la nicotina agisce come importante sostanza psicoattiva in grado di alterare i circuiti cerebrali, fino alla creazione di una dipendenza.

    Dopo essere stata assunta, entra in pochi secondi nel sangue e raggiunge il cervello. Qui, si lega ai recettori nicotinici dell’acetilcolina, neurotrasmettitore implicato nei processi di controllo muscolare, peristalsi dell’intestino, attenzione, memoria e apprendimento. Questo legame stimola il rilascio di dopamina, neurotrasmettitore che genera sensazioni di piacere e gratificazione, attivando il circuito della ricompensa.

    Gli effetti della nicotina sono immediati ma tutto sommato di breve durata, e questo fa sì che il cervello ricerchi nuove dosi per ottenere nuovamente la sensazione di benessere. Il meccanismo chimico alla base della dipendenza è proprio la ripetuta stimolazione dopaminergica, che induce il sistema nervoso ad adattarsi riducendo la sensibilità dei recettori.

    Questo meccanismo, quindi, spiega perché assunzione dopo assunzione, e con l’andare del tempo, sia necessaria una quantità sempre maggiore di nicotina per ottenere gli stessi effetti.

    Come agisce sull’organismo?

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    Nel momento in cui avviene l’inalazione del fumo di sigaretta, la nicotina entra nel circolo ematico fino a raggiungere, entro l’arco di tempo di 10 secondi, i recettori nicotinici che si trovano nell’amigdala.

    Per mezzo del legame tra i recettori e la nicotina avviene il rilascio di sostanze con azione psicotropa. Tra queste si possono indicare:

    • dopamina, che dà al soggetto una sensazione di gratificazione e di gioia
    • norepinefrina, dalla funzione eccitante, in grado di ridurre l’appetito
    • endorfine, che svolgono una azione a contrasto di stati d’ansia
    • serotonina, capace di ridurre l’appetito e in grado di produrre un miglioramento dell’umore
    • acetilcolina, una ulteriore sostanza eccitante.

    Dopo due ore dall’assunzione, il livello di nicotina nel sangue si dimezza e l’effetto della nicotina svanisce. Ma dal momento che la nicotina induce una forte assuefazione, torna la voglia di sigarette. Questo meccanismo determina presto una dipendenza da nicotina.

    La tabella che segue riassume gli effetti della nicotina sul corpo e sulla salute generale.

    Ambito Effetti
    Sistema nervoso Stimola i recettori nicotinici dell’acetilcolina, aumentando il rilascio di dopamina e noradrenalina, con conseguente dipendenza e attivazione del sistema nervoso centrale.
    Umore Produce un temporaneo senso di piacere e rilassamento, seguito però da irritabilità e nervosismo quando i livelli di nicotina calano.
    Facoltà cognitive Può migliorare temporaneamente l’attenzione e la memoria a breve termine, ma l’uso cronico è associato a deficit cognitivi e dipendenza.
    Cuore e circolazione Aumenta la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa, riduce l’ossigenazione dei tessuti e incrementa il rischio di malattie cardiovascolari.

    Che danni provoca la nicotina?

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    I danni della nicotina possono essere diversi, e variano anche in base al dosaggio nell’assunzione. Basse assunzioni possono determinare:

    • aumento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa
    • un leggero aumento della sudorazione
    • una accelerazione del metabolismo
    • soppressione della fame
    • riduzione dello stress.

    Questi effetti si producono per l’aumento del rilascio di adrenalina, dovuto alla interazione dell’acetilcolina con i recettori nicotinici. Quando il soggetto si espone a dosaggi elevati, questi recettori patiscono effetti opposti a quelli appena visti, perché la nicotina li blocca, e si producono effetti quali:

    Nei casi di astinenza da nicotina, i fumatori particolarmente accaniti possono provare stitichezza, episodi bulimici e condizioni quali ansia e nervosismo.

    Ulteriori danni a carico dell’organismo

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    Questo alcaloide è in grado di produrre effetti particolarmente deleteri per alcune persone. Innanzitutto i soggetti che soffrono di reflusso gastroesofageo, gastrite, ulcere duodenali o gastriche. La particolare severità dei suoi effetti è data dall’aumento indotto di acidità gastrica. Anche i soggetti cardiopatici e ipertesi possono subire effetti più significativi, dato l’aumento della pressione arteriosa.

    Le donne incinte devono assolutamente smettere di fumare, qualora siano fumatrici, dal momento che la nicotina è presente nel latte materno in diretta proporzione al tabacco che è stato fumato.

    Il neonato, qualora la madre fosse dedita ad un eccessivo consumo di sigarette, potrebbe patire diversi disturbi come vomito, tachicardia, irrequietezza e inappetenza. Senza considerare la possibilità che il feto subisca un ritardo non solo nella crescita, ma anche nello sviluppo polmonare e in quello mentale.

    Fumo e cancro

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    Il fumo incide sulla fertilità, e va specificato come la nicotina è una sostanza certamente tossica di per sé, e non cancerogena. Questa considerazione deve essere comunque opportunamente inquadrata: durante la combustione di una sigaretta sono presenti 4000 sostanze dannose, e tra queste ci sono circa 60 sostanze cancerogene, come il benzopirene e le nitrosamine. Senza dimenticare altre sostanze velenose come il cianuro e l’arsenico.

    Il fumo rappresenta la causa di tumore al polmone nell’85%, 90% dei casi, oltre ad essere legato al rischio di insorgenza di tumori della bocca, colon, vescica, pancreas, tra gli altri.

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    Importanza dello smettere di fumare

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    Smettere di fumare è l’unica scelta in grado di ridurre nel breve e lungo termine gli effetti collaterali del tabacco. I benefici si hanno già nelle prime 12 ore, con battito cardiaco rallentato, pressione più bassa e livelli di monossido di carbonio, nel sangue, che tornano alla normalità.

    Dopo dieci anni da quando si è smesso di fumare si ha una riduzione del rischio di ictus pari a un non fumatore, e il rischio di tumore al polmone si dimezza. Ricordandosi inoltre di iniziare a praticare una regolare attività fisica, che insieme al benessere che dà svolge anche un’azione di prevenzione rispetto a molte patologie.